Rassegna stampa

Cibus-Tuttofood, c’è l’accordo

Come anticipato dal Sole 24 Ore, ieri è stato siglato un protocollo di intesa tra Fiere di Parma e Fiera Milano International per definire i termini della collaborazione tra le due società nel settore agroalimentare. Un memorandum che mette fine anche ai lunghi contenziosi legali tra i due enti. Le società organizzano rispettivamente Cibus e Tuttofood e non a caso, l’accordo, tra l’altro, prevede che Cibus Parma resti la manifestazione di riferimento (è al 50% di Federalimentare). Cibus continuerà a essere dedicata al retail e a svolgersi negli anni pari. E proseguirà lo sviluppo internazionale che ne ha fatto la terza manifestazione del settore al mondo. Tuttofood invece continuerà il suo sviluppo per diventare rapidamente la fiera di riferimento a livello mondiale per la ristorazione e più in generale per i consumi fuori casa. Parma e Milano si sono date tempo fino al 30 giugno 2009 per definire i termini della collaborazione che sarà sottoposta ai cda di Fiera Milano, proprietaria del marchio Tuttofood, e di Federalimentare, comproprietaria del marchio Cibus.
«Federalimentare ha sempre sostenuto l’esigenza di razionalizzare l’offerta fieristica e di specializzare la domanda», commenta la firma del protocollo Gian Domenico Auricchio, presidente di Federalimentare. «Sempre di più, infatti, l’industria alimentare deve favorire i processi esportativi e conquistare i mercati esteri».
«Un accordo importante che non sancisce solo una tregua, ma un grande passo avanti in un momento di crisi globale e in vista di Expo 2015», commenta a sua volta il sindaco di Parma Pietro Vignali. «Si è creato un asse tra la Food Valley e la grande capitale dell’Expo 2015, che andrà a vantaggio di tutti, razionalizzando le forze e valorizzando le eccellenze».
«Una collaborazione importante per un settore che rappresenta non solo il tema di Expo 2015, ma un comparto economico chiave per l’Italia», ha invece dichiarato il sindaco di Milano Letizia Moratti. «Una strategia vincente che porterà occupazione, sviluppo, e valorizzazione delle eccellenze dei nostri territori».

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