
Cibus, intesa fino al 2016
Nicola Dante Basile
MILANO
La crisi economica non dà tregua, ma l’offerta alimentare italiana non si può fermare. Soprattutto sui mercati internazionali, dove però è necessario giocare d’anticipo, comunicando per tempo il nuovo che avanza. Una leva d’impresa strategica familiare a Fiera Milano e a Fiera di Parma, due grandi enti peraltro concorrenti nel segmento delle esposizioni di prodotti alimentari made in Italy.
È grazie a questa leva che Fiera Milano International ha annunciato di avere già venduto buona parte delle superfici espositive (38mila metri quadrati) programmate per la seconda edizione di TuttoFood, la mostra biennale dell’alimentazione in programma dal 10 al 13 giungo del 2009 a Milano.
Ed è sempre il fattore anticipazione che ha spinto Fiera di Parma e Federalimentare a rinegoziare la venticinquennale alleanza nella gestione del salone Cibus. L’accordo firmato ieri sera dai due presidenti – Giandomenico Auricchio per gli industriali e Franco Boni per l’ente parmense – estende infatti al 2016 la durata della collaborazione, mettendo così a tacere le voci che davano il Cibus prossimo al trasloco all’ombra della Madonnina.
A questo proposito Auricchio, anche come responsabile del Comitato fiere di Confindustria (Cfi), considera «il dialogo tra enti fieristici anche concorrenti essenziale, perché utile alla competizione e allo sviluppo economico dell’intero Paese». Aggiungendo che «mai come oggi occorra ricercare sinergie piuttosto che antagonismi, perdenti per tutti». In questo senso il presidente di Fiera di Parma Boni ha osservato che «l’estensione del contratto è il risultato dell’ottimo lavoro svolto finora con Federalimentare. Collaborazione che consolida i progetti e permette di pianificare gli investimenti per adeguare gli spazi espositivi ai miglior standard europei».
Standard d’avanguardia che sia per Parma, sia per Milano rispondono a un nuovo concept fieristico organizzato su basi settoriali. Concept e servizi innovativi ed essenziali per i buyer provenienti da tutto il mondo. Uno per tutti è la decisione di Fmi di sostituire il catalogo cartaceo del prossimo TuttoFood con una semplice chiave Usb. Una delle tante novità che ha aiutato a vendere meglio gli spazi disponibili.
A sei mesi dall’evento, infatti, le prenotazioni acquisite – dichiara il direttore generale di Fmi, Paolo Taverna – coprono il 70% degli spazi disponibili. Hanno già aderito singole imprese e consorzi di tutte le regioni italiane e grande sarà la presenza estera, grazie all’accordo che Fmi ha fatto con gli americani del Fancy Food, mentre sono in corso trattative epr un accordo con la rete dei distributori giapponesi». Ed è di ieri la decisione delle associazioni delle carni Eblex (Inghilterra)e Hcc (Galles) di partecipare con i propri associati produttori a TuttoFood.