Rassegna stampa

Chiuso l’iter per la Fortezza

Se per il proprio rilancio Firenze Fiera attendeva la piena disponibilità della Fortezza da Basso, ora il piano non dovrebbe avere più ostacoli.
La regione ha approvato, su mandato del comune e della provincia di Firenze con i quali detiene paritariamente la proprietà della struttura, la concessione d’uso per 30 anni a partire da gennaio di quest’anno. Il canone annuo è stato fissato in 407.373 euro, vale a dire il 10% del canone stimato dall’agenzia del Territorio in poco più di 4 milioni. Una riduzione assai consistente, prevista dalle norme regionali (Lr 48/2008) per le concessioni di immobili destinati a finalità espositive e congressuali. L’operazione procede dunque nella forma dell’assegnazione diretta, senza richiesta di deposito cauzionale e comprensiva di polizza assicurativa contro i rischi di incendio, scoppio e fulmine.
Il complesso immobiliare consiste nella struttura della cinquecentesca Fortezza, adiacente ad altre due strutture, già in uso a Firenze Fiera, con le quali costituisce il quartiere congressuale-espositivo dell’area metropolitana di Firenze: il Palazzo dei congressi, ospitato nella Villa Vittoria, gioiello dell’architettura ottocentesca e il Palazzo degli affari, progettato dall’architetto Pierluigi Spadolini ed inaugurato nel 1974. Notevole il valore strategico della cittadella congressuale-espositiva, a cominciare dal fatto che è facilmente raggiungibile dalla stazione centrale.
Oggi, dopo il decreto di concessione appena approvato dalla Regione, il cuore del complesso, la Fortezza, sembra pronto per veder partire il piano di potenziamento annunciato da tempo. Già un paio di mesi fa, il presidente di Firenze Fiera, Carlo Bossi, incontrando la commissione di controllo del consiglio regionale, ha precisato che è già operativo il gruppo di lavoro per il progetto unitario di recupero della struttura, uno strumento urbanistico che non prevede un successivo esame da parte della regione.
La superficie espositiva lorda dovrebbe passare da 52 a 70mila mq ed è prevista la realizzazione di un auditorium. Si dovrebbe trovare una soluzione anche per quei padiglioni che hanno un’autorizzazione provvisoria in scadenza nel gennaio 2012. Secondo le prime stime l’impegno finanziario si aggira tra gli 80 ed i 100 milioni di euro, che dovrà essere coperto in misura prevalente da Firenze Fiera. Circa i tempi, il sindaco di Firenze ha già promesso l’avvio della gara entro l’edizione 2012 di Pitti Uomo e la fine dei lavori entro il 2015. Intanto alla regione si lavora per collegare questo con gli altri due poli fieristici della Toscana, Arezzo e Carrara. «La politica regionale – dichiara Cristina Scaletti, assessore al Turismo – intende soprattutto favorire la loro messa in rete, per massimizzare le sinergie e ottimizzare le economie di scala. L’obiettivo è far crescere la competitività del sistema. Per dare un ulteriore supporto incrementeremo l’azione promozionale attraverso specifiche campagne di comunicazione, tese soprattutto a sottolineare l’immagine unitaria del sistema polo-fieristico toscano».
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