
Centro fiere, ora si cambia
Bogliari: “Vogliamo iniziative tutto l’anno”
BASTIA UMBRA – Umbriafiere cambierà volto da qui ai prossimi anni ed il primo passo in questa direzione è costituito dai lavori di ristrutturazione della copertura e di adeguamento degli impianti tecnologici dei padiglioni espositivi, per poi culminare tra qualche anno in una struttura completamente rinnovata, più bella, funzionale e tecnologica. Lazzaro Bogliari, presidente del centro fieristico regionale, si mostra entusiasta per quello che dovrà venire, per il progetto “faraonico”, come ama definirlo, che interesserà il centro Maschiella, una struttura “che dovrà coniugare l’efficienza, l’estetica e la polifunzionalità, il tutto in un’ottica di sempre maggiore imprenditorialità. Una struttura, ancora, che dovrà vivere dodici mesi all’anno anche negli intervalli tra una fiera e l’altra, e che dovrà essere piacevole per quanti vengono a visitarla e a viverla”. Ma vediamo questi lavori in cosa consisteranno. Cominciamo da quelli più imminenti, che avranno inizio a maggio, non appena sarà conclusa la rassegna Assisi Antiquariato. Si tratta, come detto di manutenzione e restyling, e il finanziamento è per metà a carico del Comune di Bastia Umbra e per la restante parte da fondi regionali e fondi Cipe per un importo totale del quadro economico pari a 2,5 milioni di euro. Sono progettati da un raggruppamento di professionisti umbri e prevedono la ricopertura dei padiglioni espositivi, il più vecchio dei quali ha più di 20 anni, con una tecnologia all’avanguardia. Si tratta, questo, di un primo passo verso l’attenzione che viene posta nei confronti di questo importante e strategico centro fieristico. Per il progetto, invece, che restituirà un centro fieristico completamente rinnovato anche all’esterno è necessario elaborare una proposta dei piani finanziari ed una ricerca dei piani finanziari stessi, con l’ausilio di Sviluppumbria ed Unioncamere. È un lavoro che verrà eseguito a stralci, probabilmente due, il primo interesserà l’ingresso, le pensiline e il centro congressi, e necessiterà di un intervento prevalentemente pubblico. Il secondo, invece, riguarda il resto ed è previsto per questo l’ingresso dei privati. E l’obiettivo che il presidente si prefigge, è che entro cinque anni siano avviati i primi stralci. “L’appoggio dell’ente pubblico è fondamentale – ha sottolineato Bogliari – che deve capire l’importanza del sostegno all’economia umbra. Poiché un centro fieristico ubicato in questa posizione, equidistante da Roma e Firenze, è strategico per promuovere l’intera Regione, la sua arte, la sua cultura, e tradizioni. Inoltre, in Umbria non esistono ad oggi strutture che siano in grado di accogliere oltre mille persone ed eventi di richiamo di ampio raggio”.