
Catania, modello per il Sud
Il ruolo di EtnaFiere, le opportunità per gli imprenditori, il rilancio del territorio e delle infrastrutture. E per il ministro Alemanno occorre puntare su agroalimentare e turismo
Il sistema Catania non soltanto esiste da tempo, con progetti già avviati o in fase di realizzazione, ma rappresenta soprattutto la prima grande opportunità che enti pubblici e imprenditori privati devono cogliere per trasformare realmente, da qui a breve, il capoluogo etneo in un modello di sviluppo economico da seguire per tutto il meridione. È uno dei messaggi confortanti che sono emersi ieri nella prima giornata del convegno, che si protrarrà ancora oggi alle Ciminiere, sul tema: ´Completare gli attrattori economici del sistema Catania. La Fiera di Catania e il sistema fieristico nazionale’, organizzato dalla Provincia regionale con l’Autorità portuale, la Camera di commercio, EtnaFiere e Milano Finanza, al quale hanno preso parte i maggiori esponenti della vita politica, economica, culturale della città e della Sicilia, con le conclusioni del primo appuntamento affidate al ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno. ´La Provincia’, ha detto Raffaele Lombardo, presidente dell’ente, ´partecipa da attore protagonista al completamento di questi attrattori economici. Lo fa con EtnaFiere, importante tassello che si innesta nel sistema di infrastrutture che, una volta realizzate, renderanno il territorio etneo efficiente su più fronti: l’interporto, ormai in fase di appalto; il porto, in fase di rilancio turistico e commerciale; la zona industriale e il polo tecnologico, in grado di competere con Usa, Giappone e Nord Europea dell’hi-tech; l’aeroporto, a cui si spera possa affiancarsi presto l’aeroporto intercontinentale del Mediterraneo. E lo fa con il Parco tematico dei divertimenti, che sorgerà alle falde del vulcano e a pochi chilometri da Taormina, rappresentando un forte richiamo per il turismo’. La peculiarità di queste grandi opere rispetto al passato è rappresentata dal fatto che nascono direttamente pensate dal territorio per il territorio e che vedono in piena sinergia la collaborazione tre enti pubblici e imprenditori locali. Una vivacità economica, quella etnea, che riconosce anche Antonio Pogliese, presidente di EtnaFiere, che è intervenuto su ´Il montaggio della Fiera a Catania: le opportunità da cogliere e le difficoltà da superare’. ´Credo che ragionare sulla realizzazione della Fiera in maniera sistemica, considerando tutte le evoluzioni in atto’, ha detto Pogliese, ´sia un fatto epocale a cominciare dalla cultura d’impresa e sull’impresa. Oggi assistiamo, infatti, ad una radicale presa di coscienza da parte degli amministratori locali che le grandi opere si possono realizzare tenendo conto di molteplici fattori: le peculiarità del territorio, le risorse disponibili in termini di produzioni tipiche, e soprattutto la stretta collaborazione con gli imprenditori privati, utilizzando i nuovi sistemi di project financing e di agevolazioni per la creazione di nuove imprese’. Un pragmatismo che Pogliese ha ricondotto poi allo stato attuale di EtnaFiere: ´Il cda è già stato convocato per le valutazioni relative alla costruzione della struttura, per la definizione del project financing, per la trasformazione della società da srl a spa e per delineare le sinergie con tutti i protagonisti dello scenario economico in cui operiamo, per poter inserire EtnaFiere nel sistema fieristico nazionale’. Che EtnaFiere sarà specialistica è già stato annunciato e adesso tre tavoli tecnici, coordinati da Elita Schillaci, preside della facoltà di economia dell’università di Catania, dovranno discutere del progetto logistico-costruttivo, di quello logistico-gestionale e, in particolare, della specializzazione che la nuova struttura dovrà assumere. La presenza di Alemanno inoltre, ha dimostrato come anche il governo nazionale abbia focalizzato l’attenzione sulla vivacità economica della città: ´Catania’, ha detto il ministro, ´rappresenta un importante esempio di potenzialità da fruttare per l’apertura del mediterraneo. Ormai da tempo il territorio ha messo in campo la realizzazione di grandi opere che faranno certamente decollare questa realtà in molti settori, come l’agroalimentare e il turismo. In particolare, per il rilancio dell’agricoltura, bisogna perseguire la qualità e la sicurezza dei prodotti’.