Rassegna stampa

Carrù rinnova l’antico rito della Langa portando domani il bue grasso in fiera

Manca veramente poco perché la "Fiera del bue grasso" festeggi un secolo di vita.

Nonostante si abbiano notizie di mercati del bestiame sin dal 1473, è dal 1910 che il secondo giovedì del mese di dicembre il popolo della Langa si ritrova a Carrù, nella piazza del mercato, per ammirare i migliori rappresentati della razza bovina piemontese.

Il motivo che allora spinse l’amministrazione comunale e il Comizio agrario di Mondovì a organizzare la fiera fu la grave carenza, nella zona, di animali da macello. L’esposizione, generando un complessivo aumento dei prezzi, creò la necessità di istituire un mostra-mercato nella quale si riunissero tutti gli esemplari e gli stessi alevatori potessero contrattare direttamente con i macellai.

E così, se dicembre vuol dire Natale e Natale vuol dire bollito, il dodicesimo mese dell’anno s’identifica sul calendario delle macellerie come il periodo in cui la domanda di tagli aumenta in vista della preparazione del cenone della vigilia e del pranzo natalizio, occasioni nelle quali non ci accontenta di carne qualunque, ma si esige la migliore, quella del bue piemontese per l’appunto. Bue – castrato verso i tre mesi di vita e poi alimentato per cinque anni con fieni naturali – quello di Carrù che viene analizzato con attenzione da personaggi coriacei, capaci di realizzare un’immediata radiografia con il solo sguardo, in grado di prevedere se la carne sarà degna di un bollito piemontese doc.

Mentre un tempo la fiera costituiva un vero e proprio appuntamento per l’acquisto degli esemplari, sui quali contrattavano allevatori e macellai dopo aver inaugurato la giornata bevendo alle 8 del mattino una bella tazza di brodo bollente e dolcetto, oggi quella del "bue grasso", è soprattutto una mostra, nella quale i bovini da macello di razza piemontese, spesso già venduti, sono suddivisi nelle categorie buoi, manzi, vitelle, vitelli, vacche, manze, torelli e tori e sono premiati da una giuria composta da veterinari e allevatori che attribuiscono le gualdrappe ai capi migliori.

Diventata uno degli appuntamenti più importanti del Piemonte, la Fiera regionale del bue grasso, giunta alla 95ª edizione, si terrà domani, giornata nella quale non si potrà rinunciare a sedersi di fronte al mitico bollito nostrano, coronato da sale e bagnet russ, a base di pomodoro, verd con prezzemolo, aglio e acciughe, oltre a cugnà e salsa cren.

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