Rassegna stampa

Cariplo ha già fatto pulizia

Un patrimonio netto di oltre 6 miliardi di euro e partecipazioni dirette in aziende quotate come IntesaSanpaolo, Generali, Mediaset. Azioni che oggi (dati al 9 febbraio) registrano una plusvalenza di 147 milioni. Ma la Fondazione Cariplo, presieduta da Giuseppe Guzzetti, ha cominciato a far pulizia, svalutando alcune delle partecipazioni così da rispettare i valori di mercato. Passo importante per non trovarsi spiazzata se la crisi economica durasse più del dovuto. Una decisione che altre grandi (e piccole) fondazioni bancarie hanno invece preferito evitare benché l’andamento dei mercati mondiali faccia considerare tali minusvalenze come «durevoli» viste le previsioni e le stime dei think thank internazionali. Qualche problema arriverà sul fronte dividendi, visto che IntesaSanpaolo non sarà generosa come un tempo: le erogazioni, a quanto si sa, verranno però salvaguardate dal poderoso fondo di stabilizzazione (500 milioni di euro).
A2A, Fiera Milano e Acsm
Ma andiamo con ordine. La svalutazione ha infatti riguardato soltanto alcune delle partecipazioni dirette. Nello specifico sono: A2A (da 1,426 a 1,271 euro), Fiera Milano (da 7,5 a 4,25 euro) e Acsm (da 1,942 a 0,92 euro). Svalutazioni, è bene precisarlo, decise a fine 2008. Si poteva dunque fare uno sforzo in più ma la svalutazione decisa è comunque un segnale sulla direzione da prendere. Va poi considerato che il portafoglio (a fine 2007) valorizzato agli attuali prezzi di mercato presenta, come si diceva, una plusvalenza implicita pari a 147,3 milioni.
Previsioni dividendi
Anni d’oro per i dividendi bancari. E per le fondazioni che sono i principali azionisti di molti istituti di credito italiani. Anche il 2008, figlio dell’ultima annata pre-crisi, darà buoni frutti: per l’ente Cariplo, il contributo dividendi sarà superiore a quello del 2007. In base alle stime di Analisi mercati finanziari, la Fondazione lombarda percepirà un dividendo totale di 237,7 milioni superiore ai 231,8 milioni dell’anno precedente. Lo scenario muterà per il 2009. A confermarlo è la stessa fondazione: «Nel 2009, il contributo dei dividendi sarà modestissimo. Per questo motivo o le gestioni potranno sopperire, in funzione degli andamenti dei mercati e della abilità dei gestori, oppure bisognerà ancora attingere al fondo di stabilizzazione per le erogazioni».
Come vanno le gestioni
E si arriva alle gestioni patrimoniali, vero piatto forte. Dall’ente Cariplo fanno sapere che il valore complessivo del patrimonio gestito da Polaris (vedi anche articolo in basso) a fine 2008 ammontava a 5,215 miliardi di euro, investito in questo modo: 41% comparto monetario, 29% obbligazionario a breve, 24% bilanciato e 5% azionario. «A fine 2008 – prosegue la fondazione – nonostante il modestissimo profilo di rischio delle gestioni, verrà registrato nell’insieme un rendimento a prezzi di mercato negativo, a causa del crollo dei listini azionari a cui la gestione bilanciata è comunque esposta anche se in modo marginale». Nel 2007 il risultato delle due gestioni Polaris, la bilanciata e la monetaria (partite nel mese di agosto), ha presentato rispettivamente un rendimento dell’1,44% e dell’1,25%. Risultati che migliorano se si sommano gli effetti dell’operazione di riscatto delle quote detenute nel fondo Geo pari a 120 milioni (che però è «una tantum») e gli interessi maturati prima del passaggio della liquidità alla Polaris. Da segnalare inoltre che è stato dato incarico ad Etica Sgr di monitorare il patrimonio dell’ente in modo da valutarlo secondo criteri sociali e ambientali. L’obiettivo è di ottenere un rating etico dei singoli comparti e individuare eventuali titoli «incoerenti con una condotta socialmente responsabile».

Il futuro di Futura
C’è poi una possibile quotazione in Borsa tra le partecipate dalla Fondazione Cariplo. È Futura Invest, società specializzata nell’investimento in fondi chiusi e aziende non quotate. L’ente ha conferito a Futura le quote del fondo Fondamenta per un valore di 44,7 milioni. Nella società sono entrati altri azionisti di peso ma il progettato sbarco a Piazza Affari è stato rinviato a causa della crisi. E in attesa di tempi migliori.

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