Rassegna stampa

Cardin promuove la rassegna “Zow”: «Ora supportateci»

Ha chiuso sabato scorso con poco meno di 20 mila visitatori la sesta edizione di Zow Pordenone. Al termine della quarta e ultima giornata di manifestazione, che ha registrato circa 7 mila presenze, è stato di oltre il 9% l’incremento complessivo degli ingressi rispetto alla precedente edizione. Molto importante in particolare rilevare come si sia confermato l’elevatissimo tasso di internazionalità della rassegna, che ha contato sulla presenza di operatori provenienti da più di 80 differenti Paesi. Si è ulteriormente consolidata questa forte presenza, rilevata in oltre 4500 ingressi, con un aumento del 26,9% rispetto alla precedente edizione del 2005. «In questo senso – ha commentato il presidente di Pordenone Fiere Alvaro Cardin – siamo senz’altro contenti di ospitare una delle pochissime manifestazioni fieristiche che realmente crescono, e che contribuiscono veramente a sviluppare un business che per il territorio del pordenonese rimane fondamentale: quello legato all’industria del mobile». È stata veramente una manifestazione dai numeri di significato, Zow Pordenone: le presenze di operatori registrati sono infatti ancor più interessanti da considerare quando le si abbini ai Paesi esteri e alle Regioni italiane di loro provenienza. «Credo che la Fiera, in questa occasione – ha continuato Cardin – abbia dato un messaggio molto forte e di tutta evidenza di quale e quanto valido sia il potenziale che è in grado di rendere disponibile in termini di marketing territoriale». «Mi auguro – ha concluso il presidente Cardin – che l’impatto che Zow ha mostrato ancora una volta di avere per l’economia del nostro territorio, quella del mobile ma anche quella dei servizi dell’indotto, dia la chiara evidenza di come a Pordenone intendiamo promuovere l’utilizzo del mezzo fieristico: in certe occasioni è momento di stimolo e di divertimento, in altre si sa trasformare in occasione di sviluppo economico per il territorio. Abbiamo bisogno di infrastrutture sempre più flessibili e funzionali, dai padiglioni ai parcheggi e alla viabilità; e abbiamo da parte nostra la volontà e la disponibilità a far squadra a Pordenone, ripetendo quanto accade anche in altre realtà della nostra Regione. Dobbiamo guardare con criteri di unitarietà e solidarietà – ha poi concluso Cardin – ai fatti concreti e non alle critiche, che tante volte corrono il rischio di essere più che altro solo autolesionistiche».

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