
Cantoni al vertice della Fondazione Fiera
Il senatore del Pdl Gianpiero Cantoni, 70 anni milanese doc, è il nuovo presidente di Fondazione Fiera Milano. Ieri si è celebrata la staffetta con l’uscente Luigi Roth, che lascia dopo 9 anni la guida del Consiglio generale dell’ente.
Come anticipato, le due vicepresidenze (in quota Comune di Milano e Camera di Commercio) vanno a Vittorio Bellotti (area Lega) e al capo di Confcommercio Carlo Sangalli, che a sua volta lascerà la vice presidenza della controllata Fiera Milano Spa (il suo posto potrebbe prenderlo l’attuale consigliere Renato Borghi). Gli altri 6 membri che compongono il comitato esecutivo sono Pietro Accame (indicato dalla Provincia di Milano), Marco Accornero (area artigianato), Adalberto Corsi (area Enti organizzatori), Luciano Martucci (area Assolombarda), Francesco Milone e Roberto Vallini (indicati dalla Regione).
Completano il Consiglio generale a 26 membri, insieme ai 9 del “board” decisionale: Giandomenico Auricchio, Carlo Bonomi, Gervasio Bortolanza, Giuseppe Castelli, Cristian Chizzoli, Rodolfo Citterio, Giovanni Deodato (espresso da palazzo Chigi e fino all’ultimo papabile per il comitato esecutivo), Giorgio De Pascale, Stefano Fugazza, Tiziano Mariani, Zeffirino Melzi, Primo Minelli, Simona Annamaria Norreri, Enzo Pagliano, Giorgio Rapari, Giovanni Rossi e Armando Vagliati. Confermato dg di Fondazione Corrado Peraboni, che è anche il nuovo segretario del Consiglio, al posto di Calaprice.
Esaurita dunque con Roth la fase “infrastrutturale” di Fondazione e approvato il bilancio al 30 giugno 2009 (patrimonio netto pari a 608,3 milioni, indebitamento a 133,8 e fondo rischi ed oneri a 182 milioni), con tanto di plusvalenza lorda di 57,9 milioni da conferimento del ramo di azienda marchi a favore della Spa (che ha influenzato i componenti straordinari del conto economico), i dossier che attendono Cantoni nel prossimo triennio sono stringenti.
Il primo nodo da sciogliere è il futuro dei terreni dove sorgeranno i padiglioni di Expo 2015. La società guidata da Lucio Stanca ha raccolto la disponibilità dei proprietari (gruppo Cabassi e Fondazione fiera) a discutere di una vendita dell’area, rivedendo il comodato d’uso previsto nel dossier di candidatura. Nel frattempo l’agenzia del territorio sta valutando i terreni su cui dopo l’evento potrebbe sorgere un centro di produzione della Rai.
Il secondo nodo sul tavolo del neo presidente è il raccordo con la Spa guidata da Enrico Pazzali, in mezzo al guado di una delicata razionalizzazione interna. Dal riassetto novembrino è nato un organizzatore unico di fiere tra i maggiori europei (80 milioni di fatturato) ma gonfio di personale in eccesso (180 dipendenti) e zavorrato da 35 milioni di ricavi persi sul triennio 2006-2009. Troppi in una congiuntura a forte surplus di offerta. «Sono molto onorato di questo mio nuovo incarico», ha commentato l’ex presidente di Bnl. «Metto a disposizione tutta la mia competenza e la mia disponibilità per proseguire l’ottimo lavoro fatto in questi anni».
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