Rassegna stampa

Cagnoni: «Un’alleanza non è più rinviabile»

Brunello Cavalli

«Da tempo sostengo l’opportunità di un’integrazione con altri poli fieristici, e in particolare con Bologna. Per raggiungere questo obiettivo non mancano le difficoltà, ora tuttavia, di fronte agli attacchi di una concorrenza sempre più agguerrita, mi sembra che finalmente si sia aperto un dibattito più pressante».

Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera, plaude ai segnali d’intesa che arrivano da Bologna, e in particolare dal sindaco del capoluogo emiliano, Sergio Cofferati. Secondo Cagnoni l’integrazione tra i due quartieri fieristici darebbe vita «a un polo di assoluto rilievo nazionale e internazionale, capace di sviluppare un giro di affari annuo di circa 200 milioni, con positive sinergie sia in Italia che all’estero».

In attesa di arrivare a un accordo concreto con Bologna, il quartiere espositivo romagnolo sta intensificando i legami con il proprio territorio. «Abbiamo varato un importante progetto di marketing territoriale che nella sua prima fase triennale, dal 2007 al 2009, vedrà Rimini Fiera sostenere, insieme agli enti locali, una serie di iniziative in città», spiega Cagnoni. Vi saranno ad esempio eventi legati alla moda, in occasione delle due edizioni annuali di First Alternative, oppure al benessere personale, in occasione di RiminiWellness. In questo modo si cercherà di «legare fiera e territorio».

Tra le novità del 2007 quattro nuove manifestazioni: First Alternative, Globe, Key Energy e Design Show, oltre al debutto negli Emirati Arabi di Sia Guest Dubai. Al via, infine, nella primavera di quest’anno la costruzione del nuovo Palacongressi. Sarà gestito da Rimini Fiera, che ha chiuso il 2006 con un fatturato consolidato di 88 milioni di euro.

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