
Cabina di regia unica per le fiere italiane
Una regia centrale per organizzare le fiere evitando localismi e sovrapposizioni di manifestazioni e lo sviluppo dell’internazionalizzazione per rilanciare la crescita economica del paese: a parlare è Gian Domenico Auricchio, presidente di Cfi, il Comitato fiere industria di Confindustria. «Nello scacchiere internazionale – ha affermato ieri Auricchio durante l’assemblea generale di Cfi, che celebra i suoi 25 anni anni di attività – il sistema fieristico italiano si posiziona al quarto posto nel mondo per importanza e numero di manifestazioni, dopo Stati Uniti, Cina e Germania. In questo contesto le fiere di livello internazionale organizzate in Italia dagli associati Cfi, hanno forte rilevanza e assicurano un significativo apporto al sistema delle imprese, confermando il loro ruolo strategico per lo sviluppo degli scambi con l’estero e la promozione del made in Italy».
L’internazionalizzazione rappresenta la grande sfida dei prossimi anni ha ribadito Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, intervenuta all’assemblea dove ha confermato il sostegno di Viale Astronomia alle strategie di sviluppo di Cfi. «Paesi come Cina, Brasile, Russia – ha detto – cresceranno molto. Anche gli Stati Uniti si stanno riprendendo, mentre l’Europa, Italia compresa, restano indietro. La crescita italiana è trainata dall’export. Perciò tutti, da Confindustria alle singole aziende, dobbiamo lavorare moltissimo sul tema dell’internazionalizzazione e le fiere sono uno tra gli strumenti più importanti per crescere in questa direzione». E ha concluso: «Servono un coordinamento di strategie tra Cfi e Confindustria, iniziative di politica industriale e una regia centrale per l’organizzazione fieristica».
Parole che hanno trovato l’approvazione di Auricchio: «Cfi – ha aggiunto – non può che condividere pienamente le proposte di Confindustria enunciate nel progetto Italia 2015 dove al primo posto si pone la richiesta della modifica del titolo V della Costituzione per rivedere e razionalizzare la ripartizione di competenza tra stato, regioni ed enti locali. La difesa del patrimonio fieristico richiede il ritorno a una presenza dello stato che coordini concretamente, attraverso una cabina di regia, i comportamenti di tutti i soggetti della filiera fieristica in una logica di reale sistema al servizio delle imprese e dell’economia nazionale».
In effetti, secondo Auricchio, «il trasferimento della competenza normativa alle regioni ha favorito l’emergere di localismi a fronte della globalizzazione dei mercati con un’enorme dispersione di risorse economiche sviluppando una concorrenza tra fiere con iniziative simili che favoriscono le più compatte manifestazioni estere».
Per l’innovazione del settore fieristico, si deve elaborare un progetto di medio e lungo periodo che coinvolga «da una parte i maggiori quartieri fieristici italiani – conclude Auricchio – e dall’altra i più importanti operatori dell’indotto con particolare attenzione a quelli dell’ospitalità e delle risorse del territorio».
Nel 2009, annus horribilis dell’economia, le fiere hanno tenuto pur avendo risentito dell’impatto negativo. Sono state 55 le manifestazioni specializzate internazionali organizzate da Cfi su una superficie espositiva totale di 1,9 milioni di metri quadrati netti (-9,7% rispetto al 2008) con 39.341 espositori (-5,6%) di cui quasi un terzo stranieri, in crescita del 3%. I visitatori totali invece sono stati oltre 3 milioni (-5%). Per quest’anno invece si prevedono valori in rialzo. A partire dal numero di fiere, che saranno 67, su una superficie totale esositiva di 2,2 milioni di metri quadrati con 45mila espositori e 3 milioni di visitatori.
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Il sistema espositivo
GLI EVENTI
67
Il numero di fiere organizzate dagli associati Cfi nel 2010
GLI SPAZI
2,2 milioni
I metri quadrati netti occupati dalle fiere di quest’anno
GLI ESPOSITORI
45mila
Il numero di espositori previsti dal Cfi per le esposizioni 2010
I VISITATORI
3 milioni
Il totale di persone che Cfi stima visiteranno le mostre del 2010
STRANIERI
32,2%
La quota di espositori stranieri alle fiere Cfi l’anno scorso