
Cabassi conferma la cessione del sito
Si allarga sempre più l’ombrello del gruppo Fiera Milano su Expo 2015. Dopo le dichiarazioni di due giorni fa del presidente di Fondazione Fiera Milano, Gianpiero Cantoni, relative alle trattative in corso per l’acquisizione delle aree della famiglia Cabassi, ieri è arrivata la conferma da parte dei costruttori milanesi. Matteo Cabassi, a margine di un forum in svolgimento a Santa Margherita Ligure ha dichiarato all’agenzia Radiocor che «con senso di responsabilità sia noi sia la Fondazione Fiera stiamo trovando una soluzione. Questo è l’unico modo per fare l’Expo».
Nel dettaglio, la soluzione che a luglio era stata proposta dal presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, prevede che Fondazione Fiera Milano, soggetto di diritto privato ma con soci pubblici e proprietario di 520mila metri quadri destinati a ospitare l’Expo, acquisti i 260mila metri di proprietà dei Cabassi, differendo il pagamento al 2017 quando le superfici verranno valorizzate. Se la trattativa andrà a buon fine le aree verranno messe a disposizione della società Expo 2015 in comodato d’uso gratuito.
Una via d’uscita al braccio di ferro venutosi a creare tra Regione e Comune di Milano nei mesi scorsi benvista dal leghista Leonardo Carioni, consigliere di amministrazione di Expo 2015 e presidente di Sviluppo sistema fiera che ne rivendica la paternità: «È una soluzione che avevo proposto più di un anno fa, ma non era stata presa in considerazione. Se va in porto consente di ridare slancio a tutto il gruppo». Tanto più che la crescita del ruolo della Fondazione quale player di primo piano nel risiko per le aree avvenuta nelle ultime settimane è andata di pari passo con un altro assist fatto a favore del gruppo fieristico milanese. A metà settimana l’amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala aveva annunciato l’imminente accordo con Fiera Milano Spa per l’utilizzo di alcuni spazi e la cessione di servizi in outsourcing durante i sei mesi dell’esposizione universale. Dichiarazioni confermate ieri da Michele Perini, presidente dell’operatore fieristico: «Abbiamo dato la nostra disponibilità, stiamo parlando, ma bisogna pianificare».
Per quanto riguarda la società Expo 2015, il cda di ieri si è chiuso senza grandi novità. La presidente Diana Bracco ha fornito rassicurazioni sulla situazione patrimoniale: con i 7,5 milioni arrivati dal ministero delle Infrastrutture e la prospettiva di incassare il saldo da parte di Comune e Provincia (2,3 milioni in tutto), il bilancio per i prossimi mesi è a posto. L’attenzione al contenimento dei costi resta comunque alta: ieri è stato deciso che l’architetto Stefano Boeri dimessosi dalla consulta perché candidato alla poltrona di sindaco di Milano, non sarà sostituito.
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