
Bologna investe sul benessere
BOLOGNA – La Fiera di Bologna vuole diventare «leader in tutto il comparto del benessere», perché «lo star bene è una grande area di interesse per il pubblico». Va in questa direzione l’acquisizione della maggioranza di Sana, il Salone internazionale del naturale, dalla famiglia Rossi che l’ha ideata. «Svilupperemo questo settore», afferma il presidente di BolognaFiere, Luca Cordero di Montezemolo, in occasione dell’inaugurazione del primo Sana gestito dall’ente espositivo emiliano. Un’occasione per fare il punto sulle strategie di sviluppo nel momento in cui tra le fiere «c’è un clima concorrenziale al massimo livello».
Oltre a Sana, nel comparto del benessere, BolognaFiere, forte di un fatturato previsto per il 2005 di 110 milioni, ha acquisito il Cosmoprof e si prepara a fare shopping in Asia puntando alla più grande fiera cinese della salute.
Per vincere la concorrenza, che in questo momento viene soprattutto dal nuovo quartiere fieristico di Milano, tuttavia, «bisogna rafforzarsi ulteriormente». Per questo Montezemolo conferma che il nuovo piano di investimenti «sta andando avanti». Si tratta di «uno sforzo enorme» che comporterà l’impegno di risorse per 200 milioni di euro in nove anni. L’iniziativa consentirà di costruire altri 50mila metri quadrati coperti. Il primo passo è già stato fatto con l’acquisizione di un immobile nell’area ex Calzoni per una spesa di sei milioni di euro. All’orizzonte resta l’ipotesi di ingresso in Borsa. In proposito è già pronto un dossier ma, precisa il presidente di Bologna Fiere, «per ora non ne stiamo parlando».
A margine dell’inaugurazione di Sana 2005 Montezemolo, rispondendo alle domande dei giornalisti, fa anche chiarezza sulle recenti polemiche sorte in ambito locale dopo che il segretario provinciale dei Ds, Salvatore Caronna, lo aveva criticato per le affermazioni su Unipol e sul mondo cooperativo. Un attacco che l’ex assessore, Gian Luca Galletti, aveva interpretato come una prima mossa della sinistra per allontanare il presidente della Fiat e di Confindustria dalla poltrona di presidente di Bologna Fiere. A questa carica Montezemolo era stato confermato per tre anni, nel giugno scorso, dai soci pubblici dell’ente espositivo (Comune, Provincia, Regione, Camera di commercio) cui spetta tale nomina.
«Ho massimo rispetto per le istituzioni locali – ha detto Montezemolo – con cui ho stima e collaborazione, e le istituzioni sanno che il mio incarico è sempre a loro disposizione. Purtroppo, facendo il presidente di Fiat e di Confindustria, non posso essere sempre a Bologna, come vorrei. Sono qui per spirito di servizio e da parte mia c’è la massima disponibilità, impegno e amore per questa città. All’interno della Fiera – ha proseguito – abbiamo sempre fatto di tutto per distinguere il ruolo fondamentale delle istituzioni dalla politica e dai partiti. Anche recenti fatti del nostro Paese dimostrano quanto sia importante tenere separata la politica dall’economia».
Sempre a margine del Sana, dalle istituzioni arrivano a Montezemolo attestazioni di fiducia.