
Bologna e Firenze si mettono in pista per l’Expo Universale
Bologna e Firenze potrebbero presentare la loro candidatura per ospitare l’Expo Universale del 2012. Un sogno? Mica tanto, perché i sindaci delle due città, Sergio Cofferati e Leonardo Domenici, ne hanno parlato l’estate scorsa nel famoso viaggio in treno sulla ‘Direttissima’ che ha posto le basi per una stretta alleanza, esplorando le sinergie tra i due capoluoghi regionali. E un anno fa l’idea era stata ventilata dal presidente della Gam, Lorenzo Sassoli de’ Bianchi. Le condizioni per poter presentare al Bureau International des Expositions a Parigi, l’istituzione che esamina le candidature e decide la città (o l’area) che dovrà ospitare l’Expo, si stanno mettendo a punto, tassello dopo tassello. La domanda dovrà essere presentata da Bologna e Firenze, come sede unica, tra la fine del prossimo anno e gli inizi del 2007, corredata dai progetti e dagli eventi. A dare spessore alla candidatura congiunta giocano diversi fattori. Come gli Europei di calcio del 2012 che si giocheranno in Italia: le due città sono fra le otto dove si terrà la competizione e la Provincia di Bologna sta già esaminando i progetti dei siti dove sorgerà il nuovo stadio. «L’Expo – spiega l’assessore provinciale al Turismo, Marco Strada – è un grande evento mondiale, molto superiore come visibilità e complessità a ‘Bologna 2000, città europea della culura’. Basta ricordare i dati dell’Expo di Aichi (Giappone) che ha chiuso i battenti lo scorso 25 settembre, con oltre 15 milioni di visitatori da tutto il mondo incassando sui 500 milioni di euro. A mio avviso ci sono le condizioni ragionevoli per proporre l’evento a Bologna e a Firenze, congiuntamente, anche alla luce del protocollo firmato tra i due Comuni, che ha come obiettivo strategico un’alleanza che punta allo sviluppo economico, turistico, culturale e infrastrutturale. Sottolineo poi che la forza della candidatura congiunta parte dal fatto che Aichi non è una città, ma una sorta di regione, con un bacino di 7 milioni di abitanti in diversi centri. E’ chiaro che il supporto convinto delle due Regioni sarà determinante». In queste settimane sono accaduti eventi che indicano la volontà di procedere assieme. Come l’incontro a Sasso Marconi in occasione della presentazione della guida turistica dell’area, pensata anche in funzione di Firenze. In quella occasione c’erano, tra gli altri, Fabio Roversi Monaco, Marco Cammelli e Aldo Bacchiocchi, oltre alla comunità del Mugello. Ma anche le recenti dichiarazioni di Cofferati a un convegno di Unicredit non lasciano dubbi, inoltre le occasioni di incontro o di parlarsi tra i due sindaci sono frequenti e continue. Ma è tutto il pacchetto infrastrutturale che potrebbe dare forza alla candidatura congiunta. Nel 2012 saranno operative l’Alta velocità ferroviaria e la Variante di valico (che collegheranno rispettivamente in mezz’ora e 50 minuti i due capoluoghi), oltre alla grande risorsa dell’aeroporto intercontinentale di Bologna e ai due poli fieristici. La macchina che deve proporre la candidatura di Bologna e Firenze all’Expo 2012 è già al lavoro. A breve ci saranno incontri con due colossi dell’industria italiana (Enel ed Eni), inoltre le due Camere di commercio, le Fondazioni bancarie di Bologna e Firenze, Ascom, Confesercenti, Legacoop, lo stesso monsignor Vecchi e (pare) Luca Cordero di Montezemolo sono già stati informati del percorso comune che dovrà rafforzare la candidatura. L’Expo darebbe una visibilità mondiale a Bologna e apporterebbe un contributo formidabile al Made in Italy, senza mettere in secondo piano la cultura, l’enogastronomia e i percorsi religiosi. Le stesse università (anche la Johns Hopkins a Bologna e l’Istituto europeo di Fiesole) sono capisaldi di valore mondiale. E i due enti lirici con il Maggio musicale fiorentino e a Bologna il Teatro Comunale, con eventi collaterali come Bologna Festival e Musica Insieme, sono catalizzatori di grande spessore. Naturalmente è necessario anche il supporto dello Stato: la legge quadro 135/2001 sul turismo prevede sistemi locali integrati e ciò va nella direzione della creazione di un ‘quadrante’ Bologna-Firenze che diventerebbe un’area fortemente integrata a supporto della candidatura. Marco Tavasani