
Biancheria per la casa, buoni segnali dall’export
Focus sulle esportazioni: è questo il primo comandamento delle aziende produttrici di biancheria per la casa che da domani a domenica si riuniranno alla Fortezza da Basso di Firenze per la quinta edizione di Immagine Italia&Co., fiera dedicata alle anteprime delle collezioni di biancheria per la casa, nautica e Spa e all’abbigliamento intimo. Tra le aziende che esporranno alla Fortezza da Basso ci sono molti nomi noti del settore biancheria per la casa, come Caleffi, Mastro Raphael, Cinelli Piume e Piumini, Gruppo Zambaiti, Liu Jo Casa, Tessitura Toscana Telerie.
Sono oltre tremila in Italia le imprese attive nel settore (dati del Sistema Camere di commercio), di cui 339 nella sola Toscana, protagonista del comparto con l’11,1% di produttori di biancheria nel Paese. Il peso delle esportazioni, nel giro d’affari delle aziende del comparto, è considerevole. E, soprattutto, è in crescita: nel periodo gennaio-settembre 2011, a livello nazionale, sono state esportati prodotti per un valore di oltre 257 milioni di euro, il 6,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2010. L’Europa continua a essere la destinazione principale dei flussi export del settore, con un market share pari al 68%, seguita da Asia (14,3%) e America, con un 12,1% che riguarda quasi esclusivamente Stati Uniti e Canada. I mercati principali si confermano la Francia, dove viene esportato il 12,4% del volume totale, la Germania (12,1%) e gli Stati Uniti (11,2%), ma sono importanti anche la Spagna (7,2%) e la Svizzera (6,3%).
Sebbene il settore non sia stato certo risparmiato dalla crisi economica (dal 2007 al 30 settembre 2011 il numero delle imprese è diminuito dell’1,8%) le aziende guardano al 2012 con moderata fiducia e puntano al rilancio. Complici creatività e know-how, le opportunità per crescere arrivano proprio dai mercati esteri: per questo la fiera Immagine Italia&Co, in collaborazione con PistoiaPromuove, ha scelto di ospitare, accanto ai compratori provenienti da Usa, Russia, Arabia Saudita, Kuwait e Qatar anche buyer in arrivo da Paesi emergenti come Argentina, Repubblica Domenicana, Perù, Armenia, India e Albania, per un totale di 70 buyer stranieri da 31 paesi accreditati.© RIPRODUZIONE RISERVATA