
BENINATI SCOMMETTE SUL RILANCIO DELLA FIERA
Un intervento immediato del Governo Cuffaro per evitare la bancarotta della Fiera di Messina è stato invocato, ieri, durante la seduta della commissione Bilancio dell’Ars. Ammonta a circa 2 milioni e mezzo di euro il debito accumulato nel corso degli anni. Una somma determinata soprattutto dal pagamento del canone di locazione dell’area, proprietà dell’Autorità Portuale, sulla quale sorge il quartiere fieristico. Ma per il messinese Nino Beninati non è ancora scritta la parola fine e questo non determinerà il collasso dell’Ente di Viale della Libertà. Il rilancio della Fiera passa, innanzituto, attraverso la cancellazione dei debiti pregressi, secondo Beninati. Il Governo regionale, dopo Pasqua, potrebbe approvare una norma per l’accensione di un mutuo da destinare all’Ente messinese che si finanzia con i proventi delle proprie attività e che, nonostante riesca a chiudere in attivo, non può investire se non nel pagamento dell’affitto. L’esponente di Forza Italia ha, infatti, inserito la Fiera di Messina nei fondi comunitari del programma 2007/2013. Approvata la concessione del contributo da parte dell’Unione Europea, l’Ente potrà beneficiare di finanziamenti per la ristrutturazione e l’individuazione di nuovi siti. Quest’ultima, secondo Beninati, è una delle clausole fondamentali per il rilancio dell’attività fieristica. L’assessore non esclude la costruzione di una nuova cittadella su superfici idonee in grado di offrire, al tempo stesso, spazi adeguati a sostenere lo sviluppo e la sempre maggiore competizione con le altre realtà del mediterraneo ed i servizi.