Rassegna stampa

Bari fa rotta sui Balcani

BARI * Accelerazione della dimensione internazionale ed intensificazione degli scambi con l’Est europeo: la 67esima edizione della Fiera del Levante che domani mattina sarà aperta dal premier Berlusconi, punta con decisione sui Balcani, sull’ulteriore allargamento ad Est e sulla cooperazione euromediterranea.

Nei prossimi giorni il presidente della Fiera, Luigi Lobuono, firmerà a Novi Sad, capitale della Vojvodina, un altro accordo per l’ingresso della Serbia nel “network fieristico” realizzato in questi anni con altri 8 paesi dell’area balcanica per offrire agli imprenditori italiani e meridionali un pacchetto unico, “chiavi in mano”, di partecipazione alle rassegne specializzate di quei paesi. «Vogliamo caratterizzare sempre di più la Fiera del Levante sul piano internazionale – ha spiegato Lobuono durante la presentazione alla stampa della Campionaria che quest’anno segna un incremento del 3,7% nel numero degli espositori(in tutto 1900, di cui 260 esteri) e del 4,2% nella superficie espositiva coperta(145.000 mq.) -. Siamo sempre più un centro servizi in grado di sostenere le Pmi, italiane e meridionali, nei loro progetti di internazionalizzazione non solo nei paesi balcanici, ma anche nel Mediterraneo, grazie agli accordi bilaterali sottoscritti pure con la Libia, per la Fiera di Tripoli, la Turchia e molto presto anche con il Senegal». Agli imprenditori che vogliono delocalizzare o comunque accedere a quei mercati la Fiera offre, grazie agli accordi sottoscritti, una serie di benefici sui prezzi, sulla logistica ed assicura assistenza permanente agli espositori italiani e meridionali impegnati all’estero.

Sulla vocazione della Fiera verso l’Est europeo pesa però il destino incerto del Corridoio Adriatico numero 8. Per questo domani tutti attendono da Berlusconi un impegno chiaro per il rilancio, durante il semestre italiano di presidenza della Ue, della rete transnazionale che dai porti di Bari e Brindisi dovrebbe collegare l’Europa, attraverso i Balcani, al Mar Nero.

«Questa rete transnazionale – ha sottolineato il presidente della Fiera che è anche sede del Segretariato Tecnico del Corridoio 8 – è strategico non solo per il Mezzogiorno ma per tutte le imprese italiane perché i collegamenti vanno pensati sulla dorsale tirrenico-adriatica e quindi attraverso i due porti pugliesi le aziende potranno accedere in quei mercati».

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