Rassegna stampa

Bando europeo per il salvataggio

Il progetto di rilancio della Fiera di Messina passa dalla Provincia regionale. L’ente (uno dei soci della Fiera) ha inviato alla Gazzetta dell’Unione europea un bando per reclutare esperti in marketing e gestione aziendale per “l’affidamento di un servizio di consulenza gestionale finalizzata alla realizzazione di un progetto di riqualificazione aziendale e promozione della Fiera (piano d’impresa)”. La somma a disposizione è di 250mila euro. La prospettiva è quella di trasformare l’ente che vanta 70 anni di storia in una Spa, anche se la Regione non ha ancora decretato in tal senso.
L’ente fiera, nota per l’organizzazione della Campionaria di agosto, sta attraversando un periodo difficile. La gestione rimane commissariata dal 30 ottobre 2002. A lavorare per tirare fuori dalle secche l’attività della cittadella fieristica – 5 ettari in area demaniale che ricade nelle competenze dell’Autorità portuale – è il commissario Urania Papatheu, a cui è stato recentemente rinnovato l’incarico sino al settembre 2005.
Il bilancio consuntivo 2003, in attesa di approvazione da parte della Regione, sconta però un parere contabile negativo da parte dei revisori dei conti. É stato chiuso con un utile di un milione 878mila euro e l’aumento del 55 per cento dei ricavi. Numeri incoraggianti che però non hanno per nulla rassicurato i sindacati e tanto meno la classe politica locale che teme la liquidazione. Intanto la Fiera ha firmato un condono di tre milioni con l’Autorità portuale relativi a vecchi canoni di affitto dell’area mai pagati dal 1988 al 1994. Sotto accusa poi una serie di costi tra i quali spiccano quelli di consulenza, capitolo che per l’esercizio in corso dovrebbe essere incrementato del 190 per cento. “Basta solo confrontare l’utile conseguito nel 2003 – getta acqua sul fuoco Urania Papatheu – e rapportarlo all’enorme perdita registrata l’anno precedente e pari a 2 milioni 751mila euro, per individuare con estrema chiarezza tutto il percorso fatto in un solo anno dalla Fiera. Questi risultati sono il frutto di scelte precise di questo commissario e dei consulenti”.

Il collegio dei revisori contabili presieduto da Giuseppa Mendolia, dal canto suo, ha espresso una serie di perplessità smontando il bilancio consuntivo e contestato il bilancio di previsione 2004. “Il presunto risultato positivo dell’esercizio 2004 di 911mila euro è determinato in massima parte da sopravvenienze attive di incerta realizzazione”. Su tre workshop previsti nel documento, ne risultava inserito solo uno (dedicato all’artigianato) all’interno del piano promozionale 2004 dell’assessorato alla Cooperazione, “per un importo di gran lunga inferiore al contributo istituzionale previsto nell’entrata in bilancio”.
Papatheu, il 4 agosto, ha inviato alla Regione una nota nel quale ribatte fermamente ai rilievi. E sottolinea: “Il collegio dei revisori dei conti non ha alcun potere di approvare i bilanci, ma è solo tenuto a stendere una relazione che accompagna gli stessi”.
“Se avessero effettuato l’elementare raffronto tra le previsioni e i risultati – continua Papatheu – si sarebbero resi conto che il bilancio di previsione del 2003, non solo era ineccepibile, ma addirittura conteneva dati e previsioni che non solo sono confermati, ma anche ampiamente superati (in senso positivo) in sede di consuntivo 2003”.
Per l’ultimo scorcio del 2004 l’ente ha già programmato manifestazioni dedicate agli sposi, al florovivaismo, all’infanzia.

Newsletter