Rassegna stampa

Asia e Roubini le star del Mipim «inglese»

Moltiplicare le opportunità di business grazie a un’intensa attività di networking è la parola d’ordine della prossima edizione di Mipim che sarà, fra l’8 e l’11 marzo, come sempre a Cannes.
Un’edizione all’insegna del cauto ottimismo: i più importanti attori del mercato del real estate internazionale sono già iscritti, fanno sapere gli organizzatori di Reed Midem. Attesi circa 18mila partecipanti, in leggera crescita rispetto al 2010.
Il cambio alla guida della manifestazione, Filippo Rean sostituisce Nadine Castagna nel ruolo di direttore generale, è la prima novità: il 25 gennaio Rean sarà a Milano (a Palazzo Turati, in via Meravigli 9/b, alle 11) per incontrare la community locale del real estate. «Il Mipim è come uno specchio per l’immobiliare mondiale – anticipa –. Notiamo segnali positivi, dopo due anni duri, come il ritorno fra gli espositori di importanti investitori o un numero più consistente degli altri anni di progetti presentati al Mipim Awards».
A leggere questi segnali, offrendo un’accurata analisi della situazione economica mondiale, è stato chiamato Nouriel Roubini: aveva predetto, quasi inascoltato, che a dare il via alla discesa negli inferi della crisi globale sarebbero stati i mutui subprime. Insieme alla Gran Bretagna, cui è dedicata questa edizione, sarà la star del Mipim 2011.
Fitto il programma di incontri molti dei quali dedicati a paesi emergenti dal punto di vista immobiliare: Turchia, Africa del Sud, Brasile, Medio Oriente («il mercato del futuro» li ha definiti lo scorso anno Nadine Castagna), cui dal 2010 Mipim ha aperto le porte, dopo avere organizzato per anni un appuntamento ad hoc. Ma la giornata di inaugurazione sarà dedicata all’Asia con una forte attenzione ai progetti e ai fondi di interesse degli investitori internazionali.
«I nuovi orizzonti non saranno solo geografici – continua Rean – ma anche tematici. Dedicheremo una conferenza all’immobiliare della sanità, in forte crescita nei paesi occidentali». Si tornerà inoltre a parlare di social housing e di green building. Nel primo caso, in particolare, è previsto l’intervento della Global housing foundation, organizzazione senza scopo di lucro riconosciuta dalle Nazioni Unite nata per creare sinergie tra pubblico e privato. Sul fronte della sostenibilità, si porrà l’attenzione sulla ricerca di standard comuni.
«Per quanto riguarda i progetti – precisa ancora il direttore generale di Mipim – quelli proposti sono in gran parte “misti”, combinano cioè l’immobiliare commerciale, residenziale, turistico e terziario considerando la dimensione ambientale e una buona integrazione nel tessuto urbano». Come nel caso, aggiunge Rean, del progetto di Baku White City in Azerbaidjan il cui obiettivo è rivitalizzare un sito di 221 ettari nel cuore della città di Baku, nata agli inizi del boom petrolifero di quel paese. Lo stesso spirito si ritrova in Hudson Yards, piano relativo a un’area di 60mila mq nel cuore di Manhattan, oppure in Akademichesky pensato da Renova stroy group a Yekaterinburg in Russia o, ancora, nel progetto belga del l’ecoparco Ecolys.
Mipim ripresenterà il formato dello speed matching e ne proporrà di nuovi, come il “power meeting” o “l’investment lab”, per una forte interazione fra relatori e pubblico, essenzialmente concentrati sul tema dell’investimento.
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