Rassegna stampa

Art Basel, fantasia in fiera

di Gabi Scardi

Art Basel: apertura anticipata di qualche giorno rispetto agli anni scorsi; team dirigenziale rinnovato, con Annette Schönholzer, fino all’anno scorso direttore per Operazioni e Finanza, e Marc Spiegler, prima direttore Strategia e Sviluppo, oggi co-direttori di Art Basel e di Art Basel Miami Beach. Ma nessuna preoccupazione: vero e proprio evento, eccitante paradiso per i collezionisti, ambìta occasione di consacrazione per qualsiasi gallerista, Art Basel negli anni è andata crescendo sotto ogni aspetto e ora, alla trentanovesima edizione, si attesta saldamente come maggiore fiera d’arte contemporanea del mondo. Tra qualche giorno, con qualsiasi condizione metereologica, il mondo dell’arte sarà lì, nel padiglione affacciato sulla Messe Platz.

L’anno scorso Art Basel ha ospitato 300 gallerie rigorosamente selezionate, ognuna delle quali ha portato il meglio impegnandosi in attività speciali all’interno del proprio stand: mostre personali di giovani artisti, mostre a tema, presentazioni di libri, conferenze, performance. L’esito pressoché certo delle vendite spiega lo sforzo dei galleristi per aggiudicarsi uno spazio malgrado l’impegno economico che la partecipazione comporta.

In occasione dell’edizione 2007 visitatori, specialisti, appassionati e curiosi affluiti a Basilea sono stati circa 55mila, e 2.000 sono stati gli operatori mediatici. I collezionisti privati arrivano ormai da tutti i continenti e con ogni mezzo; pare siano numerosi aerei privati. E l’ultimo giorno il catalogo era esaurito.

È probabile che quest’anno l’exploit si ripeta: Art Basel mette in fibrillazione i potenziali compratori del mondo intero, presentando opere di grande qualità del XX secolo e opere più recenti di artisti notissimi o emergenti. Il primo giorno è quello decisivo per chi si voglia aggiudicare i pezzi più interessanti, necessariamente pochi, di un numero selezionatissimo di artisti, tanto che i galleristi tendono a portare a Basilea opere sufficienti per poter riallestire nei giorni successivi con pezzi non ancora venduti. Per questa edizione si è ricandidato il 99% degli espositori dello scorso anno. I selezionati sono di nuovo 300, su oltre mille candidature. La fiera è divisa in sezioni. Tra le altre Art Premiere con 16 giovani gallerie promettenti da Belgio, Cina, Danimarca, Germania, Francia, Gran Bretagna, India, Portogallo, Svezia e Usa. Art Premiere che si svolge quest’anno all’insegna dell’accostamento e del confronto tra artisti diversi per generazione, per carattere e per approccio. E Art Statements, che punta al futuro con 31 personali di giovani artisti. Una Giuria attribuirà a due dei progetti i Premi Bâloise, 25mila Chf ciascuno, che verranno inoltre acquistate dalla compagnia di assicurazioni e donate a importanti istituzioni come la Kunsthalle Hamburg e il Museo d’arte moderna Stiftung Ludwig Wien.

Tra le sezioni più attese Art Unlimited, piattaforma per la produzione artistica contemporanea con 60 progetti di carattere museale proposti da altrettante gallerie. Interessanti sono anche Art Film, programma di film su artisti e di artisti che viene presentato allo Stadtkino Basel, Art on Stage, originata da una cooperazione con il Teatro di Basilea – presenterà una performance il duo Michael Elmgreen e Ingar Dragset – e le Art Basel Conversations che contribuiscono a giustificare la presenza ad Art Basel di critici e curatori, per i quali la fiera costituisce un concentrato di informazioni. Infine con i Public Art Projects è lo spazio antistante agli edifici della fiera a diventare palcoscenico per dieci progetti realizzati nello spazio pubblico da artisti di fama internazionale: oltre all’italiano Luca Vitone, Dan Graham, Isa Genzken, Roxy Paine, Thomas Baumann, Conrad Shawcross, Subodh Gupta, Sol LeWitt, Tobias Rehberger e Ugo Rondinone.

E mentre dal 2 al 5 giugno sarà visibile la rassegna Design Miami/Basel, e le fiere collaterali proliferano, in concomitanza con Art Basel i musei della città propongono il meglio della programmazione: Fernand Leger presso la Fondazione Beyeler, Chaim Soutine e Robert Delaunay al Kunstmuseum Basel, Andrea Zittel – Monika Sosnowska allo Schaulager, L’arte e le macchine al Museo Jean Tinguely, Focus: Olafur Eliasson e Above-the-Fold al Kunstmuseum Basel – Museum fur Gegenwartskunst (la lista delle mostre dei musei si trova su www.museenbasel.ch). Il nuovo team dirigenziale va per ora sul sicuro, muovendosi sulle tracce di Samuel Keller. Le gallerie italiane sono aumentate: la Galleria Fumagalli di Bergamo e Lorenzelli di Milano si sono aggiunte ad A arte Invernizzi, Alfonso Artiaco, Galleria Continua, Monica De Cardenas, Galleria Massimo De Carlo, Emi Fontana, Studio L a Città, Giò Marconi Gallery. Massimo Minini, Noire Contemporary Art, Giorgio Persano, Galleria dello Scudo, Christian Stein, Tega, Franco Noero, Zero, Magazzino d’Arte Moderna, T293.

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