
Approvato l’emendamento sul bonus fiere all’estero censurato dalla Commissione Ue
Primo «sì»alla Comunitaria 2005
ROMA – Primo giro di boa per la Comunitaria 2005. Ieri, la Camera ha dato infatti il via libera alla legge, che passa così all’esame del Senato, dopo aver incassato qualche modifica rispetto al testo preparato dalla commissione per le Politiche dell’Unione europea. Soddisfatto il relatore Andrea Di Teodoro (Fi): «Tutti gli emendamenti proposti da Governo e commissione – afferma – sono stati approvati».
È stata quindi recepita la proposta dell’Esecutivo di avviare il recupero delle agevolazioni Tecno-Tremonti per la partecipazione a fiere estere. Si tratta della detassazione delle spese sostenute dalle imprese a questo fine, riconosciuta dall’articolo 1 del decreto legge 269/03 e bocciata a metà dicembre 2004 dalla Commissione Ue (si veda «Il Sole-24 Ore» del 16 giugno).
Le aziende che hanno utilizzato questo incentivo, una volta entrata in vigore la Comunitaria, dovranno restituirlo, fatta eccezione per le Pmi alle prese con la prima partecipazione a una fiera in un nuovo mercato (quelle, cioè, che rispettano le condizioni dettate dall’articolo 5, lettera b,delregolamento 70/2001/CE), come già lasciavano intendere le istruzioni a Unico 2005.
Sempre il Governo, con un diverso emendamento, ha inserito nella Comunitaria 2005 il recepimento di due direttive.Una,la 2003/41/CE,interviene sull’attività e la supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali. «Si tratta di una direttiva – spiega Di Teodoro – già inserita nella Comunitaria 2004. Il Governo ha voluto però riproporla per fissare criteri specifici di delega».
L’altra direttiva (la 2004/36/CE) detta parametri di sicurezza per gli aerei di compagnie extra-comunitarie che utilizzano aeroporti dell’Unione.
La Comunitaria 2005 è la prima presentata dopo la riforma della legge «La Pergola» (la n. 86/89, che detta le norme generali sulla partecipazione dell’Italia al processo normativo comunitario e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari), varata con la legge 11/2005, la cosiddetta legge «Stucchi».
Il riordino ha ampliato i contenuti delle leggi comunitarie, in modo da adeguarli alle nuove esigenze emerse soprattutto dopo la riforme del Titolo V della Costituzione. Tra l’altro, la Comunitaria deve contenere disposizioni idonee a dare attuazione a ogni atto dell’Unione europea che vincoli l’Italia.
In tutto, le direttive recepite con il provvedimento approvato dalla Camera sono una dozzina.
I settori principalmente interessati sono immigrazione e sicurezza; sanità tutela dell’ambiente; agricoltura; istruzione; trasporti e comunicazioni; attività produttive; finanze.