Rassegna stampa

APPROVATO IN CONSIGLIO IL DDL “ATTUAZIONE DI INIZIATIVE FINALIZZATE AL RILANCIO DELL’ATTIVITà CONVEGNISTICA E CONGRESSUALE”

COMUNICATO STAMPA Torino, 17 maggio 2006 APPROVATO IN CONSIGLIO IL DDL “ATTUAZIONE DI INIZIATIVE FINALIZZATE AL RILANCIO DELL’ATTIVITà CONVEGNISTICA E CONGRESSUALE”. A Regione, Comune e Camera di Commercio la proprietà del Centro Congressi, la gestione rimane in capo a Expo 2000 S.p.A. Dopo l’approvazione in Giunta il 26 settembre 2005, il DDL presentato dall’Assessorato al Turismo, “Attuazione di iniziative finalizzate al rilancio dell’attività convegnistica e congressuale”, è approdato in Consiglio e quindi in I Commissione (Programmazione; bilancio, patrimonio; organizzazione e personale; politiche comunitarie; enti strumentali e partecipazioni regionali), dove è stato licenziato con maggioranza il 21 aprile 2006. Trasmesso successivamente al Presidente del Consiglio è stato approvato nella seduta di ieri, martedì 16 maggio 2006. I primi tre articoli sanciscono la divisione tra proprietà del Centro Congressi e gestione dell’attività convegnistica, che continua a spettare a Expo 2000 S.p.A., con le trasformazioni necessarie delle norme statutarie e una “congrua ricapitalizzazione”. Poche le modifiche apportate in prima commissione: i tre emendamenti approvati hanno provveduto a ridefinire le finalità di cui all’art. 1 (Al fine di preservare e potenziare la vocazione congressuale del territorio regionale e del suo capoluogo, la Regione, d’intesa con il sistema delle autonomie locali, promuove e favorisce la realizzazione delle condizioni necessarie per una gestione economicamente equilibrata della relativa attività imprenditoriale, attraverso la partecipazione in appositi organismi societari); a espungere il riferimento diretto all’ “auspicato ingresso” della Provincia di Torino nella società di gestione di cui all’art. 3 e ad eliminare il connotato della doverosità in capo agli obblighi di contribuzione, di cui al comma 3 dell’articolo 3 (Nel corso di trasformazione in società consortile lo statuto può prevedere […] l’obbligo per i soci di contribuire finanziariamente al funzionamento dell’organizzazione consortile). L’art. 4 stabilisce i limiti di partecipazione della Regione Piemonte, che per la “partecipazione alla società immobiliare non può superare il 38,75% del capitale sociale” e per quanto riguarda la “società di gestione” il 30%. Premessa Con la legge n. 7 del 25 febbraio 1991, la Regione Piemonte, d’intesa con la Camera di Commercio di Torino, l’Unione Industriale di Torino, l’A.N.F.I.A., il Gruppo F.I.A.T. ed altri soggetti privati, ha partecipato alla costituzione di Expo 2000 S.p.A.. La società per i primi otto anni della sua esistenza ha operato come centro fieristico regionale, secondo quanto stabilito dalla “Disciplina delle attività fieristiche”. L’art. 4 dello Statuto stabilisce che la società “ha lo scopo di gestire e sviluppare, anche per conto terzi, le attività, le strutture ed i servizi fieristico-espositivi e di promozione; promuovere la migliore collocazione sui mercati di beni e servizi offerti dalle imprese e dal sistema economico piemontese; promuovere e favorire le iniziative in materia tendenti ad incrementare sia direttamente sia indirettamente lo sviluppo della città di Torino e della Regione Piemonte”. A fianco di questa attività, dal 1994, la Società ha avviato quella congressuale che, a seguito della cessione del ramo d’azienda fieristico, avvenuta nel 1998, è divenuta di fatto, quella esclusiva, per dovendo essere considerata marginale rispetto all’oggetto sociale. Da un punto di vista economico i risultati della Società si caratterizzano per un costante trend negativo, nonostante taluni segnali di miglioramento riscontrabili nell’ultimo esercizio. Situazione attuale Attualmente la compagine sociale risulta composta da Regione Piemonte, che in qualità di azionista di riferimento detiene il 32,78% del capitale sociale, F.I.A.T. Partecipazioni S.p.A. con il 24,50%, Camera di commercio di Torino con il 18,08%, Unione Industriale di Torino con il 12,03%, ANFIA con l’11,49% e tutta una serie di soci minori che detengono congiuntamente l’1,12%. Expo 2000 svolge la propria attività nel Centro congressi del Lingotto. Gli immobili utilizzati dalla Società risultano dalla stessa detenute in forza di un contratto di concessione in uso stipulato in data 15 marzo 1996 con l’allora proprietà Investimenti e Gestioni. Il medesimo contratto prevede un canone forfetario commisurato al 10% del fatturato. Situazione critica In data 15 settembre 2003 Expo 2000, assieme ai suoi due azionisti che detengono le partecipazioni di maggior rilievo (Regione Piemonte e F.I.A.T. S.p.A.), sono stati informati da Investimenti e Gestioni che la nuova proprietà, Piemongest, ha richiesto un notevole adeguamento del canone. La richiesta verrebbe a compromettere definitivamente la possibilità di sopravvivenza di Expo 2000, almeno alle attuali condizioni di partecipazione nella compagine sociale e con l’attuale assetto proprietario del Centro Congressi. I due azionisti pubblici (Regione e Camera di commercio) concordano nel ritenere che l’attuale attività di Expo 2000 coinvolga interessi economici prevalentemente circoscritti alla dimensione comunale e provinciale ed è quindi, su questa premessa, che gli stessi hanno sollecitato i rispettivi enti esponenziali ad intervenire direttamente nella stessa società; in particolare, con il Comune di Torino è stata raggiunta al riguardo un’intesa per quanto concerne l’aspetto strategico. Impegni assunti a sostegno dell’attività congressuale La serrata trattativa tra tutti gli enti pubblici coinvolti (Regione, Provincia, Città e Camera di Commercio) ha avuto come esito la condivisione di un percorso comune che delinea per sommi capi i futuri impegni che gli stessi soggetti pubblici e, in misura diversa, un importante soggetto privato (gruppo F.I.A.T., quale proprietario del Centro Congressi e nel contempo socio di Expo 2000 S.p.A.) intendono assumere ai fini del mantenimento e dello sviluppo dell’attività congressuale presso il Centro Congressi del Lingotto. I soggetti coinvolti hanno delineato i contenuti di un’operazione che prevede: A) acquisizione da parte della Regione, della Città di Torino e della Camera di commercio di Torino, della proprietà dell’immobile attualmente destinato a Centro Congressi, tramite una società per azioni a prevalente partecipazione pubblica, ma con una significativa presenza di capitale privato; B) l’affidamento ad Expo 2000 S.p.A., previa rivisitazione dello statuto e dell’assetto azionario (con ingresso della Città di Torino in qualità di socio controllore), della gestione, nel Centro Congressi, dell’attività congressuale e convegnistica. La separazione della titolarità della proprietà immobiliare dalla competenza gestionale, che teoricamente avrebbero potuto coesistere in capo allo stesso soggetto giuridico, si è resa necessaria per non gravare la società di gestione della totalità degli oneri derivanti dall’acquisizione della proprietà del Centro Congressi. La presenza di F.I.A.T. nella società immobiliare, anche se potenzialmente limitata per i primi 4 anni di attività, sarà essenziale per la fase di avviamento, consentendo di reperire rapidamente cospicue risorse finanziarie. Torna alla Home Page

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