
Antico e moderno s’incontrano in Fiera
Antico e moderno si alleano al l’ombra della Madonnina. É un “gemellaggio” sorprendente e sicuramente interessante, quello varato da Milano Internazionale Antiquariato e da Miart, che mira a far convergere negli spazi della Fiera tanto collezionisti di oggetti d’epoca che investitori in opere contemporanee. Inaugurata ieri e allestita sino al 16 maggio nello storico padiglione Nervi, la prima manifestazione, che si avvale della partecipazione di centoventi antiquari italiani e stranieri, intende armonizzare l’attività mercantile con la tutela e la trasmissione del patrimonio artistico e culturale, allineandosi in primo luogo allo spirito commerciale e imprenditoriale del capoluogo lombardo ma soprattutto alla sua storia e alle sue tradizioni: lo scopo dichiarato degli ideatori, ExpoCts e Sindacato Provinciale Mercanti d’Arte Antica di Milano, è di sottolineare questa realtà con una rassegna di alto standard qualitativo in grado di fornire garanzie agli habitué e di compiere attività formativa nei confronti dei collezionisti alle prime armi. L’esposizione consente di ammirare capolavori di livello museale, ma nel rispetto della sua connotazione di mostra-mercato presenta anche esemplari semplicemente curiosi destinati a quanti amano circondarsi di oggetti inusuali, quali un’ambra messicana risalente a 30 milioni di anni fa, la rarissima meridiana in ardesia scolpita e un bastone ottocentesco in dente di facocero, ebano e avorio. »Particolarmente ricca appare la sezione dei dipinti con belle tele di soggetto religioso, ma non mancano le tematiche, quali “battaglie” e “nature morte”, attualmente sulla cresta dell’onda nel favore collezionistico, e due splendide allegorie di Luca Giordano, l’una simboleggiante L’Aurora, in vetrina dall’antiquario Pratesi, l’altra raffigurante La Giustizia disarmata, l’Amore e i Vizi, esibita nello stand di Alessio Nobili. E altrettanto doviziosi risultano i comparti dei mobili, ben rappresentato da pregevoli esemplari di ebanisteria di ogni epoca e stile, dei gioielli, dei vetri del ‘900, dell’arte orientale. »
Quale manifestazione collaterale, è stato ricostruito un intero salotto, completo di arredi, dipinti e oggetti d’arte, della casa del collezionista Alighiero De Micheli, donato al Fai in legato testamentario e finora accessibile soltanto ai soci del Fondo su appuntamento, mentre una raffinata selezione di fassamani, binocoli da teatro, pince-nez, lenti d’ingrandimento, provenienti dal Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore ricrea un’atmosfera d’altri tempi illustrando la produzione del passato, ora oggetto di attento collezionismo, di questi utilissimi strumenti. Un’aria totalmente diversa si respirerà invece al Miart che dal 13 al 16 maggio troverà spazio nell’enorme padiglione 3 (Porta 6 Febbraio). Come di consueto sarà strutturato nei tre settori Moderno, Anteprima, Contemporaneo. Se quest’ultimo anche nell’edizione 2004 prevale per dimensioni e numero di espositori (quasi tutti gli operatori stranieri appartengono a questo ambito), a dimostrazione del crescente interesse che il segmento sta conquistando sullo scenario internazionale, Anteprima, riservato alle gallerie di tendenza, si amplierà con manufatti d’artista nei campi del vetro, della ceramica, del tessuto, con qualche sconfinamento nel mondo del design. La rassegna, gestita da Fiera Milano International, punta a coinvolgere un numero sempre crescente di istituzioni: quest’anno è iniziata la collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Beni culturali della Provincia di Milano ed è stata attivata una partnership con il Ministero degli Affari Esteri, Banca Intesa e la Triennale di Milano che ha prodotto quale risultato la mostra «Italiani agli Esteri – Cento anni di arte Italiana alla Farnesina», in programma dall’11 al 30 maggio negli spazi della Triennale. Parallelamente è stato predisposto un programma culturale articolato in convegni e conferenze, incontri ed eventi: da «Domus – Redazione aperta» in cui si alterneranno architetti, artisti e fotografi di fama internazionale ad «AltaAttenzione», riservata a dodici giovani artisti italiani, alla performance su arte, avanguardie e tecnologie «Le Forme del digitale», alle conversazioni, promosse da Artegiovane Milano, focalizzate sui metodi di restauro e conservazione dell’opera contemporanea.