Rassegna stampa

Anche Lodi nella fiera più grande del mondo?

Lodi, 20 gennaio – La Fiera più grande del mondo. Potrebbe nascere in Lombardia e vantare un milione di metriquadri espositivi, in grado di scalzare dal podio la grande Fiera di Osaka, in Giappone, che oggi è la prima realtà espositiva mondiale. Non stiamo parlando della nuova Fiera di Milano. O meglio: non da sola. Il nuovo polo fieristico che verrà inaugurato in primavera a Rho si configura infatti come la più grande Fiera d’Europa, ma non del mondo. Il sogno invece è quello di un grande sistema fieristico lombardo, in grado di rivalutare le varie fiere provinciali, inserendole in un unico progetto insieme alla Fiera di Milano.

Il progetto – Stando al settimanale “Il Lunedì”, in edicola a Pavia dal 17 gennaio, la settimana scorsa tutte le Camere di Commercio lombarde avrebbero riunito i propri vertici a Milano per studiare la fattibilità di integrare il sistema fieristico lombardo in un progetto unico. Dalle parole ai fatti: una società specializzata con sede a Roma sarebbe già stata incaricata di studiare la fattibilità di un piano che riunisca i poli fieristici delle 11 province lombarde, che faccia perno, ovviamente, su MilanoFiere. Un progetto ambizioso, che vanterebbe un milione di metriquadri espositivi. E in cui troverebbe spazio anche il polo di Lodi, una fiera che oggi ancora nemmeno esiste, se non sulla carta. Ma che dovrebbe diventare realtà entro la metà del 2006, a San Grato.

L’ultimo incontro – Sull’importanza strategica di un raccordo operativo tra le fiere delle varie province concorda anche il presidente della Camera di Commercio di Lodi, Enrico Perotti (nella foto). “Lunedì scorso (il 17 gennaio, ndr) ho partecipato alla Conferenza programmatica del sistema fieristico lombardo. E’ stato un momento di riflessione importante per iniziare e discutere delle sinergie che possono essere messe in atto. Partiamo da una considerazione di base: al di là dell’ubriacatura da internet e da commercio elettronico, le mostre e le fiere restano fondamentali per mettere in moto il sistema economico. E la nuova Fiera di Milano darà un impulso formidabile all’economia lombarda e italiana”. Nell’incontro di lunedì, il più atteso era l’intervento di Piergiacomo Ferrari, amministratore delegato di Fiera Milano Spa (nonché lodigiano). Che nella sua relazione si è concentrato però quasi esclusivamente sui numeri e i progetti del nuovo polo espositivo milanese. Accennando, per quanto riguarda il sistema lombardo, solo della possibilità di mettere in comune alcune attività, dal marketing ai servizi di allestimento. A rilanciare prepotentemente l’idea di un sistema fieristico è stato invece Antonio Intiglietta, il potentissimo presidente della Ge.Fi (Gestione Fiere) che gestisce la stragrande maggioranza delle fiere in Lombardia. “Intiglietta ha ribadito con forza che il polo di Milano è importante, ma non deve far dimenticare le opportunità offerte dal sistema fieristico minore – spiega Perotti -. In questa logica di aggregazione può trovare collocazione anche il polo espositivo che nascerà a San Grato”. Quello del Centro servizi per le imprese è un tasto dolente che Enrico Perotti non tocca volentieri: “La realizzazione del Centro servizi, che includerà il polo fieristico, sta vivendo una storia travagliata che speriamo di chiudere quanto prima, con due imprese che in tempi diversi hanno disdettato il contratto, e un cantiere ancora fermo al palo. Fortunatamente questa dovrebbe essere la volta buona”. La Provincia di Lodi si è fatta carico di ricontabilizzare le opere e di rivedere il progetto: a breve un nuovo appalto. E lo stesso presidente della Provincia Osvaldo Felissari, nel suo intervento di sabato scorso nell’ambito del Congresso provinciale dei DS, aveva sottolineato l’opportunità di stabilire un rapporto tra la nuova Fiera di Milano e il polo di Lodi.

Il futuro di Lodi – “E’ nell’ottica di un circuito regionale che potrà trovare il suo spazio ideale anche il nostro polo fieristico – continua Enrico Perotti -. Senza voli pindarici, credo che Lodi potrebbe benissimo ospitare appuntamenti di settore e di nicchia, come una fiera del grana oppure della ceramica artistica. Eventi che avrebbero senso e risalto solo se inseriti in un sistema fieristico lombardo”. In un sistema regionale troverebbe spazio anche la Fiera dell’agricoltura di Codogno ? “Quella di Codogno è una fiera storica e importante per il settore agricolo – risponde Perotti -, di cui nessuno nega l’importanza. Il polo fieristico di Codogno, insieme a quello di Borghetto Lodigiano e alla futura area di Lodi, costituisce già il sistema fieristico provinciale”. Resta da capire come inserirla in un ipotetico sistema regionale.

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