Rassegna stampa

Allo studio «Piemonte Agri Qualità» – Aiuti per la partecipazione alle fiere

Pubblichiamo ampi stralci delle “Azioni” previste dalla Deliberazione della Giunta regionale 11 marzo 2011, n. 30-1718 che ha approvato le “Linee di indirizzo, orientamento e priorita’ per la promozione agricola e agroalimentare 2011” con le disposizioni per gli interventi previsti con l’articolo 41 della Lr n. 63/78 e dell’articolo 8 della Lr n. 13/99. Il provvedimento (delibera e documento allegato) è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale n.13 del 31 marzo scorso. La Regione ha messo a disposizione 15,6 milioni.

Deliberazione della Giunta Regionale
11 marzo 2011, n. 30-1718
Approvazione delle “Linee di indirizzo, orientamento
e priorità per la promozione agricola e agroalimentare 2011″ e delle disposizioni per gli interventi previsti
con l’articolo 41 della Lr n.63/78
e dell’articolo 8
della Lr n.13/99.
Azioni
1.Rafforzare l’immagine del Piemonte come terra di qualità, promuovendo l’informazione e la conoscenza riguardo ai prodotti, il territorio e le politiche regionali attraverso:
Lo sviluppo di un piano comprensivo e coordinato di comunicazione e promozione “Piemonte Agri Qualità” che coniuga l’identità territoriale del Piemonte, le sue produzioni agroalimentari e le politiche regionali di qualità sotto un’unica immagine e impronta comunicativa (brand) e un marchio ben definito “Piemonte agri-qualità” (come da progetto approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 27-12515 del 09/11/2009).
Tutte le azioni promozionali facenti parte di questo piano di comunicazione si esplicano in vari settori ma sono tutte coordinate e riconducibili al “sistema Piemonte”.
Il progetto è stato oggetto di presentazione ufficiale nell’ambito della conferenza stampa dell’11 gennaio 2010 presso il Museo di Scienze naturali, durante il quale oltre alla presentazione del progetto nel suo insieme è stato presentato anche il logo identificativo.
Il progetto prevede:
la definizione di un logo e di un nuovo brand;
la realizzazione di un piano promozionale coordinato del sistema agricolo e agroalimentare di qualità del Piemonte;
la realizzazione di un piano di comunicazione coordinato del sistema agricolo e agroalimentare di qualità del Piemonte.
Il logo e il nuovo brand “Piemonte Agri Qualità” nello specifico verranno utilizzati per identificare le politiche di qualità attuate dalla Regione Piemonte e le relative produzioni riguardanti:
i sistemi di certificazione esistenti;
il sistema di valorizzazione e certificazione di cui al punto 2. che la Regione Piemonte intende avviare (Pat, filiera Ogm free, produzioni integrate, produzioni delle terre alte e produzioni delle aree parco);
le iniziative, manifestazioni, attività informative e pubblicitarie realizzate dall’amministrazione regionale legate alle proprie produzioni e politiche di qualità.
Si è provveduto a predisporre il regolamento d’uso del marchio di valorizzazione e del logo “Piemonte Agri Qualità”.
Il regolamento è stato sottoposto all’esame delle Province e delle Camere di commercio le quali hanno ritenuto lo stesso meritevole di approvazione nell’ambito di una convenzione che disciplina gli impegni reciproci che verrà sottoscritta nel corso del primo semestre del 2011.
In tale ambito viene previsto che il Marchio di valorizzazione “Piemonte Agri Qualità” dopo il suo deposito all’ufficio marchi e brevetti da parte dell’Amministrazione regionale venga gestito operativamente dal sistema camerale.
Le azioni specifiche di promozione dei prodotti, dei produttori, del territorio saranno realizzate direttamente o in partnership con gli enti locali e altri enti o organismi interessati, in modo da razionalizzare e ottimizzare le risorse finanziarie, e saranno indirizzate a:
rafforzare il rapporto diretto tra prodotto agricolo e consumatore, attraverso una strategia di comunicazione in grado di spiegare i processi produttivi e le attuali tecniche agricole, far conoscere le proprietà qualitative e organolettiche degli alimenti, fare riscoprire il ciclo naturale delle stagioni e le proprietà salutari dei prodotti;
rafforzare il rapporto diretto tra prodotto agricolo e ristorazione, attraverso una strategia di comunicazione in grado di far conoscere le produzioni tipiche locali e le loro proprietà qualitative e organolettiche;
incrementare la conoscenza dei prodotti di qualità nel mercato comunitario, sia presso i punti vendita e la grande distribuzione, sia nei confronti di buyers esteri e ristoratori esteri, sia nei confronti della stampa.
Alcune di tali azioni specifiche di promozione dei prodotti, dei produttori, del territorio saranno inoltre realizzate nell’ambito dell’avviamento del sistema di valorizzazione e certificazione di cui al punto 2, in particolare:
realizzazione di progetti pilota nelle province del Piemonte in collaborazione con i soggetti territorialmente interessati (enti locali, sistema camerale, organizzazioni professionali, associazioni eccetera) allo scopo di creare “reti sinergiche” tra gli operatori e che permettano di valutare la percezione dei residenti in determinate zone sulla tradizionalità delle produzioni agroalimentari del proprio territorio; valorizzare il patrimonio enogastronomico attraverso una migliore conoscibilità di tali produzioni; promuovere accordi con i ristoratori del territorio per la proposizione loro offerta di almeno un menù tradizionale; promuovere accordi con comuni ed enti locali per la fornitura nelle mense scolastiche dei prodotti del territorio;
organizzazione di seminari o convegni dove illustrare i risultati raggiunti con i progetti pilota e occasione di promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali;
realizzazione di accordi o convenzioni con le associazioni che raggruppano i ristoratori, per la costituzione di una rete di ristoranti e trattorie che garantiscano la somministrazione di menù tradizionali locali, legati ai prodotti tipici, ai Pat e alle ricette tradizionali, in modo da assicurare sempre al turista la possibilità di poter gustare le produzioni tradizionali del territorio in cui si trova in quel momento. All’interno di questa rete dovrebbero trovare posto in particolare le attività di ristorazione connesse a siti storici e di forte richiamo turistico;
partecipazione ad eventi, fiere, mostre e promozione del sistema dei prodotti agroalimentari della rete e ideazione di una fiera-mercato dei prodotti tipici da organizzare in collaborazione con i soggetti interessati a livello locale, cui parteciperanno i produttori facenti parte della rete, per promuovere, far degustare, vendere i prodotti e nell’ambito della quale si promuoverà anche il territorio a livello turistico-commerciale;
ideazione di progetti di educazione alimentare e al gusto, nell’ambito dei quali promuovere la conoscenza e somministrare i prodotti agroalimentari piemontesi: scuole, mense, ospedali, orti scolastici, orti in città eccetera;
realizzazione dell’elenco delle ricette gastronomiche tradizionali del Piemonte con la realizzazione del repertorio fotografico di tale elenco per la loro valorizzazione.
Il progetto di comunicazione e promozione prevede che il nuovo brand e l’immagine e logo ben definiti caratterizzino anche uno specifico piano di comunicazione sulle produzioni e politiche di qualità regionali che consisterà:
nella realizzazione un portale web “Piemonte Agri Qualità” accessibile all’indirizzo www.piemonteagri.it che permetta al cittadino consumatore di conoscere le politiche di qualità, orientarsi verso scelte consapevoli di acquisto, avere a disposizione un catalogo completo e aggiornato delle produzioni piemontesi di qualità.
Per la realizzazione di tale portale è stato assegnato al CSI incarico per il suo sviluppo ed è stata costituita una commissione interassessorile tecnica di supporto all’elaborazione dei testi ed al loro aggiornamento.
Il portale web permetterà di avere a disposizione informazioni oltre che sulle produzioni di qualità piemontesi e sui produttori certificati anche informazioni su itinerari turistico-enogastronomici. A tal fine è stato dato incarico a Ima Piemonte per la realizzazione di immagini fotografiche sul paesaggio piemontese e per la definizione dei relativi itinerari e all’Università degli Studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo per la realizzazione della raccolta ragionata e sistematizzata di ricette territoriali storiche da inserire nel portale Piemonte Agri Qualità.
Si prevede il completamento del portale e la sua messa in linea nel corso del 2011.
nella realizzazione una campagna di comunicazione e promozione coordinata “Piemonte Agri Qualità” che prevede la produzione di materiali pubblicitari e promozionali ed inserzioni su quotidiani e riviste (a seguito di una adeguata pianificazione media).
Il progetto coordinato, articolato nei diversi strumenti, ha i seguenti obiettivi:
informare ovvero diffondere la conoscenza complessiva sulle produzioni agroalimentari del Piemonte e sulle politiche regionali di qualità;
aiutare il cittadino consumatore ad orientarsi verso scelte consapevoli di acquisto che tengano presente, oltre alla conoscenza dei prodotti rientranti nei sistemi di qualità alimentare, anche delle regole fondamentali di educazione alimentare e di educazione al consumo sostenibile;
creare attenzione, empatia, emozione, interesse e curiosità intorno all’identità territoriale del Piemonte e alle sue produzioni agroalimentari anche al fine di promuovere il turismo enogastronomico regionale e la commercializzazione delle sue produzioni di eccellenza.
Il progetto coordinato riguarderà quindi principalmente tre macro tematiche: educazione alimentare e al consumo sostenibile, educazione al consumo consapevole sui sistemi di qualità certificata e produzioni e territorio e verrà pianificato con l’obiettivo di raggiungere sia i cittadini di Torino e della Regione Piemonte, sia i residenti al di fuori del territorio regionale e nazionale.
2. Valorizzare le produzioni agroalimentari piemontesi attraverso:
La creazione di un sistema di certificazione per quelle produzioni che non sono attualmente contemplate in sistemi di qualità riconosciuti a livello comunitario, in particolare per:
a. Le produzioni agroalimentari tradizionali;
b. La produzione integrata;
c. La produzione Ogm free;
d. Le produzioni delle “terre alte” (montane);
e. Le produzioni delle “aree Parco”.
Con l’articolo 2 del Disegno di legge regionale n. 101 “Disposizioni collegate alla Legge Finanziaria per l’anno 2011” presentato il 10 Dicembre 2010 è stata approvato Il sistema di certificazione delle produzioni di qualità del nostro territorio al fine di favorire non solo la conoscenza del patrimonio enogastronomico e delle sue caratteristiche specifiche ai consumatori, ma di contribuire al raggiungimento anche degli obiettivi di ampliamento delle attività economiche, comprese quelle relative alle piccole produzioni, di tutto il territorio regionale, quindi anche delle zone più marginali.
Il sistema di certificazione attesta non l’origine del prodotto ma la conformità del prodotto stesso a determinate caratteristiche produttive predefinite in un disciplinare.
Un prodotto certificato è un prodotto che risponde quindi a dei criteri qualitativi distinti, costanti, oggettivi, misurabili, tracciabili, valorizzabili, verificabili e soprattutto verificati che vengono riportati sull’etichetta.
(Omissis)
a) Le produzioni agroalimentari tradizionali – Progetti pilota
Si sono attivati, nel corso del 2010, dei progetti pilota in collaborazione con i soggetti territorialmente interessati e a seguito di specifici incontri coordinati unitariamente sul territorio dalle Province e dalle camere di commercio, sono stati individuati 16 prodotti rientranti nell’elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali ritenuti meritevoli di essere utilizzati quali test.
I prodotti agroalimentari tradizionali individuati a livello provinciale sono:
Alessandria: Cipolla di Castelnuovo Scrivia, Salame Nobile del Giarolo;
Asti: Cardo gobbo di Nizza Monferrato, Sedano dorato astigiano;
Biella: Paletta, Miele;
Cuneo: Porro di Cervere, Ramassin del saluzzese;
Novara: Salame della duja, Fideghin;
Torino: Ciliegia di Pecetto, Toma del lait brusc;
Verbania: Erbe officinali, Ossolano;
Vercelli: Fagiolo di Saluggia, Toma Val Sesia.
Quali organismi tecnici a supporto delle Province piemontesi, delle Camere di Commercio e delle Associazioni di Produttori per la definizione dei disciplinari di produzione dei prodotti agro-alimentari tradizionali sono stati individuati i seguenti soggetti:
il Creso per la filiera ortofrutticola;
l’Agenform per la filiera zootecnica e lattiero-casearia.
È stata inoltre approvata la bozza di convenzione tra Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e Province con la quale Unioncamere Piemonte mette a disposizione del progetto quale soggetto deputato alla definizione del Piano dei controlli e della certificazione sperimentale dei prodotti l’Azienda speciale Laboratorio della Camera di commercio di Torino e Agroqualità.
b) La produzione integrata
È stato attivato il tavolo di lavoro con il Settore Fitosanitario per la definizione di un sistema di qualità regionale sperimentale di certificazione di processo per la produzione integrata e prevedendo una eventuale armonizzazione con il sistema nazionale “produzione integrata” che è in via di approvazione.
c) Le produzioni delle “aree Parco”
È stato attivato un tavolo di lavoro con il Settore Parchi e gli enti gestori delle aree parco per la definizione del progetto sperimentale di certificazione dei prodotti rientranti in tali aree e nel contempo si sono presi in considerazione quali progetti piloti i progetti già approvati e finanziati attraverso la misura Interreg Alcotra riguardanti sistemi di certificazione di prodotti ricadenti sui territori transfrontalieri.
In merito alle produzioni Ogm Free e a quelle delle “terre alte” (montane) si rimane in attesa della approvazione definitiva da parte della Commissione europea del “pacchetto qualità” sopra citato.
Il programma di attività 2011
Nel corso del 2011 si prevede di approvare definitivamente entro il primo semestre 2011 il regolamento di attuazione del sistema di qualità regionale “Piemonte Agri Qualità” unitamente alla sua comunicazione di notifica in sede comunitaria.
Si provvederà alla attivazione da parte delle Province e delle Camere di commercio dei sedici tavoli provinciali relativi ai progetti pilota dei prodotti agroalimentari tradizionali individuati, a cui parteciperanno i produttori e gli organismi tecnici al fine di definire i disciplinari di produzione, il piano dei controlli e le verifiche di fattibilità in campo.
Qualora da parte dei sopra citati soggetti emergano problematiche non risolvibili rispetto al prodotto scelto, l’Amministrazione regionale, d’intesa con le Province e le Camere di commercio, provvederà ad individuare un nuovo prodotto oggetto di attività sperimentale.
Si provvederà anche alla attivazione, entro il primo semestre 2011, di 4 progetti pilota per la produzione integrata, da scegliersi prioritariamente tra le aziende appartenenti alle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli, d’intesa con le stesse.
Si provvederà alla attivazione, entro il primo semestre 2011, di 4 progetti pilota per le produzioni in area parco da scegliersi prioritariamente nell’ambito delle aziende agricole ricadenti nell’ambito di parchi che hanno attivato progetti di certificazione delle produzioni agricole (Gran Paradiso, Parco del Po Alessandrino, Lame del Sesia, Parco del Po Cuneese).
3. Promuovere l’alimentazione consapevole dei cittadini attraverso la rete delle fattorie didattiche
(Omissis)
4. Sostenere il settore produttivo favorendo la promozione del comparto agroalimentare piemontese dei prodotti di qualità certificata sul mercato nazionale e internazionale attraverso misure di finanziamento a valere su fondi comunitari per:
4.1. La promozione dei prodotti aderenti ai sistemi di qualità riconosciuti (Dop, Igp, Doc, Docg e sistema biologico) attraverso il Programma di sviluppo rurale – Misura 133 “Attività di informazione e promozione riguardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare”;
FINALITÀ E OBIETTIVI
La misura si propone di sensibilizzare i consumatori all’esistenza e alle caratteristiche dei prodotti tutelati dai sistemi di qualità, attraverso il sostegno alle associazioni di produttori per le attività di informazione e promozione.
Gli obiettivi perseguiti sono:
sensibilizzare i consumatori all’esistenza e alle caratteristiche dei prodotti inseriti nei sistemi di qualità;
espandere e ricercare nuovi sbocchi di mercato per i prodotti di qualità.
BENEFICIARI
Le associazioni di produttori, cioè organizzazioni di qualsiasi natura giuridica che raggruppano operatori partecipanti attivamente ai sistemi di qualità alimentare sostenuti dalla misura 132 del Programma di sviluppo rurale, come di seguito riportate:
a) consorzi di tutela dei prodotti agricoli e agroalimentari a denominazione riconosciuti ai sensi del Regolamento CE 510/06 e loro associazioni o raggruppamenti;
b) consorzi di tutela di vini a denominazione riconosciuti ai sensi del Titolo VI del Regolamento Ce n. 1493/99 (sostituito dal Regolamento Ce n. 479/2008) e loro associazioni o raggruppamenti;
c) consorzi o associazioni di produttori biologici ai sensi del Regolamento Ce n. 2092/91 e successive modificazioni e integrazioni, (dal 1°gennaio 2009 sostituito dal Regolamento CE n. 834/2007) e loro associazioni o raggruppamenti;
d) organismi associativi (associazioni di produttori riconosciute ai sensi della vigente normativa, altri organismi associativi operanti nel settore agricolo e loro consorzi), aventi sede nel territorio regionale e loro associazioni o raggruppamenti.
Sono altresì ammissibili le Ati o Ats di operatori singoli o associati aventi sede nel territorio regionale, che dovranno presentare un impegno a costituirsi in Ati o Ats entro 60 giorni dall’approvazione del progetto.
I componenti del beneficiario devono essere “produttori” ed essere inseriti nei rispettivi sistemi di controllo ai sensi del Regolamento Ce 510/06 (Dop, Igp) e del Regolamento Ce n. 479/2008 (Docg, Doc) per le produzioni del successivo punto 3. e ai sensi del Regolamento Ce n. 834/2007 per le produzioni biologiche e la cui produzione deve essere ubicata nel territorio della Regione Piemonte.
Per ogni anno di competenza ogni beneficiario potrà presentare una sola domanda di aiuto o potrà partecipare a un solo raggruppamento per la presentazione di un progetto comune.
Sono escluse le organizzazioni professionali e/o interprofessionali che rappresentino uno o più settori.
TIPOLOGIA DI INTERVENTI AMMISSIBILI
Sono sovvenzionabili unicamente le attività di informazione, promozione e pubblicità sul mercato interno comunitario.
Tali attività dovranno attirare l’attenzione sulle specifiche caratteristiche o vantaggi dei prodotti interessati, in particolare sulla qualità, sugli specifici metodi di produzione, sugli elevati standard di benessere animale e sul rispetto dell’ambiente, legati al sistema di qualità alimentare interessato (Dop, Igp, Doc Docg biologico), e potranno comprendere la divulgazione di conoscenze scientifiche e tecnologiche relative a tali prodotti.
I progetti devono riguardare attività da realizzare nell’anno di competenza dalla data di presentazione della domanda al 31 dicembre 2011.
La misura si attua tramite il sostegno di programmi di intervento che prevedono le seguenti azioni nel mercato interno comunitario:
AZIONE 1: Attività di educazione al consumo consapevole rivolte al consumatore finale;
AZIONE 2: Attività di informazione, promozione e pubblicità rivolte al mondo della ristorazione;
AZIONE 3: Attività di informazione, promozione e pubblicità rivolte agli operatori: buyers, giornalisti, addetti di settore nazionali o esteri;
IMPORTO DEL CONTRIBUTO AMMESSO
Viene posto a bando per l’attuazione della presente misura l’importo complessivo di 10.977.273 euro.
Per l’anno di competenza 2011 è stata assegnata una dotazione finanziaria di 5.000.000 euro.
Dato che la misura 133 si riferisce alle attività di informazione e promozione legate agli operatori partecipanti alla misura 132 si ritiene indispensabile assegnare a ciascun sistema di qualità una dotazione finanziaria proporzionale al peso sull’export agroalimentare complessivo del relativo comparto come si rileva dall’indagine Inea e i cui risultati sono in linea col numero di potenziali beneficiari e l’effettiva partecipazione degli agricoltori alla misura 132 come desunto dal documento di valutazione in itinere Psr.
Per il sistema di qualità Doc-Docg è assegnata una dotazione finanziaria di 3.500.000 euro pari al 70%.
Per i sistemi di qualità Dop/Igp e Biologico è assegnata una dotazione finanziaria di 1.500.000 euro pari al 30%.
La quota non assorbita da un sistema di qualità verrà assegnata agli altri sistemi senza tener conto di tale limite.
Il contributo viene erogato in conto capitale ed è pari al:
70% della spesa ammessa per progetti di attività di tipo informativo e promozionali;
50% della spesa ammessa per progetti di attività pubblicitarie;
la restante quota del 30% o 50% non può derivare da altri finanziamenti statali, regionali o comunitari relativamente alle stesse attività ed è a carico del beneficiario che deve dimostrare di essere in grado di poter far fronte alla copertura della quota di propria spettanza.
Per iniziative che riguardano produzioni ottenute sul territorio di più Regioni o Province autonome, la quota del contributo sarà proporzionale alla percentuale di produzione ottenuta sul territorio della Regione Piemonte.
(Omissis)
4.2. La promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi nell’ambito dell’Ocm Vino.
Finalità della misura:
La misura si propone di sostenere l’attività di promozione e informazione verso i Paesi terzi dei produttori di vino riguardo a tutte le categorie di vini a denominazione di origine protetta, ad indicazione geografica nonché i vini spumante di qualità, i vini spumante di qualità aromatico, i vini senza indicazione geografica e con l’indicazione della varietà.
L’obiettivo prioritario è il rafforzamento o la ricerca di nuovi sbocchi di mercato del comparto vitivinicolo piemontese.
Destinatari:
associazioni di produttori in qualsiasi forma giuridica, organizzazioni professionali e interprofessionali;
produttori singoli e associati anche in raggruppamenti temporanei di imprese.
Produzioni oggetto del sostegno:
La promozione riguarda tutte le categorie di vini a denominazione di origine protetta, i vini ad indicazione geografica di cui all’allegato IV del Regolamento Ce 479/08 nonché i vini spumante di qualità, i vini spumante di qualità aromatico.
Entità del sostegno:
Contributo erogato in conto capitale pari al massimo al 50 % delle spese sostenute per svolgere le attività di promozione e informazione.
La percentuale di intervento pubblico potrà essere integrata con fondi regionali, fino ad un massimo del 70% in caso di progetti esclusivamente non commerciali;
spesa minima ammissibile per ciascun paese di 100mila euro (Iva esclusa);
La restante quota del 50% o 30 % non può derivare da altri finanziamenti statali, regionali o comunitari.
Criteri e priorità:
I progetti che risulteranno ammissibili in relazione ai requisiti di accesso, saranno valutati e selezionati sulla base dei criteri di priorità di seguito riportati, approvati con la Dgr n. 1-11406 del 18 maggio 2009 e la determinazione dirigenziale n. 843 del 29/07/2010 di approvazione del bando regionale.
1) Numero di soggetti aggregati facenti parte del beneficiario;
2) Progetti economicamente più vantaggiosi per la quota di finanziamento pubblico, in quanto presentati da beneficiari che chiedono un contributo inferiore almeno del 5% rispetto a quello massimo concedibile del 50% e del 30%, in ordine decrescente di intensità % della riduzione;
3) Qualità del progetto (valutazione complessiva del progetto: obiettivi, contenuti e coerenza delle metodiche di attuazione e del relativo piano finanziario).
I progetti idonei sono ammessi a finanziamento, secondo l’ordine della graduatoria, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Ambiti territoriali dell’azione promozionale:
Paesi Extra-Ue
Risorse disponibili: previste dal DM 4123 del 22 luglio 2010 Campagna 2010-2011 si sono attivate risorse per 7.812.565,00 Campagna 2011 – 2012 si attiveranno risorse per 7.000.000 di euro
ANNUALITÀ 2011
Il bando relativo ai progetti promozionali riguardanti l’annualità 2010-2011 si è chiuso il 30 settembre 2010 con la presentazione di 24 progetti per una spesa complessiva di euro 16.776.902,00 e per un importo complessivo a contributo di 7.812.565 euro.
Proposta progetto paese
Al fine di rafforzare la presenza piemontese su mercati strategicamente interessanti si è presentato alla filiera vitivinicola la proposta di un progetto paese sul mercato Usa coordinato dal Centro estero per l’internazionalizzazione del Piemonte con possibilità di finanziamento al 70%, in quanto progetto esclusivamente non commerciale.
ANNUALITÀ 2012
Il bando relativo ai progetti promozionali riguardanti l’annualità 2011-2012 si aprirà entro la metà luglio 2011 e verrà messa a bando una dotazione di almeno 7.000.000 euro.
Proposta progetto paese
Si ritiene necessario continuare la collaborazione con il Centro estero per l’internazionalizzazione del Piemonte per sostenere il comparto vitivinicolo piemontese sui mercati internazionali ed in particolare sui quei mercati che hanno elevate prospettive di crescita e quindi si riproporrà alla filiera la proposta di costruire insieme un progetto paese cofinanziato dalla Regione Piemonte
Il mercato/i obiettivo individuato/i sarà comunque oggetto di discussione in sede di tavolo di filiera con una priorità verso quei paesi che oggi risultano strategicamente interessanti quali la Cina e l’area del sud est asiatico.
Procedura:
Disposizioni per accedere all’aiuto saranno stabilite nel rispettivo bando di attuazione.
Normativa di riferimento:
Regolamenti (Ce) n. 479/08 e 555/08 relativi all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo Dgr n. 1-11406 del 18/05/2009 (Bu n. 20 del 21/05/2009). Dm n. 4123 del 22/07/2010 e successive modifiche Determinazione dirigenziale n. 843 del 29/07/2010.
5. Sostenere il settore produttivo favorendo la promozione dei prodotti agroalimentari piemontesi, il loro territorio di provenienza e le tradizioni attraverso misure di finanziamento a valere su fondi regionali per le attività di promozione agricola e agroalimentare delle Province.
Finalità dell’iniziativa:
La misura di finanziamento si propone di sostenere le Amministrazioni provinciali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari piemontesi.
(Omissis)
6. Valorizzare e promuovere i vini piemontesi, il loro contesto produttivo e territoriale attraverso il finanziamento delle enoteche regionali, botteghe del vino e cantine comunali riconosciute ed operanti ai sensi della Lr 37/80.
(Omissis)
7. Promuovere l’informazione e la conoscenza da parte del consumatore dei prodotti piemontesi e della qualità attraverso iniziative a regia regionale tra cui manifestazioni fieristiche da attuare anche in collaborazione con l’Istituto marketing agroalimentare per il Piemonte (Ima) e il Centro estero per l’internazionalizzazione del Piemonte (Ceip);
Tali iniziative vengono realizzate sia attraverso interventi promozionali diretti e compartecipati della Regione sia attraverso la concessione di contributi per azioni e attività promozionali ai vari soggetti pubblici e privati indicati nella suddetta Dgr.
7.1. Interventi promozionali diretti e compartecipati della Regione
Le iniziative a livello internazionale si svolgeranno in collaborazione con Ceip Piemonte (Centro estero per l’internazionalizzazione del Piemonte), istituito con la Lr 13/2006, e sulla base del protocollo d’intesa approvato con la Dgr n. 70-6602 del 30/7/2007, ma anche in raccordo con le azioni unitarie e di collaborazione (Italia ed estero) con tutte le strutture della Regione, Ima Piemonte, Unioncamere Piemonte, le camere di commercio, le Province.
(Omissis)
Partecipazione alla fiera biennale Vinexpo di Bordeaux (19-23 giugno 2011),una fiera internazionale importantissima, la cui partecipazione vuole essere anche un tentativo di dare una presenza più unitaria e coordinata di preesistenti e tradizionali, ma sparse, presenze di rappresentanze istituzionali e produttive piemontesi;
Progetto Scandinavia. Esecuzione secondo anno (2011) del programma di promozione sui mercati di Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, coordinato dall’Ice con Piemonte e altre 4 Regioni;
Per un totale complessivo di spesa di 160mila euro.
Progetto Promozionale in India
Nell’ambito della convenzione Ice-Regione Piemonte sull’India è previsto un progetto paese a sostegno delle imprese piemontesi dei settori mezzi di trasporto, meccatronica, agroalimentare e vino e gomma, rivolto a responsabili acquisti e tecnici di case costruttrici indiane di mezzi di trasporto, a responsabili acquisti e tecnici commerciali di buyer del settore meccatronica, a trader settore agroalimentare, a trader settore moda e gioielleria e a agenti. In particolare sono previsti workshop con incontri B2B previa una specifica attività di formazione propedeutica.
In tale ambito si inserisce l’intervento dell’Assessorato Agricoltura a sostegno delle aziende e del sistema agricolo e agroalimentare piemontese per lo sviluppo della promozione commerciale sui mercati dell’India.
L’intervento prevede anche la creazione di una Piattaforma di supporto in loco che svolga attività continuative di monitoraggio del mercato locale e promozione allo scopo di consentire alle aziende piemontesi del settore un accesso facilitato ad un mercato vasto, complesso e articolato come quello indiano.
La gestione della piattaforma potrebbe essere supportata in loco da una istituzione nazionale pubblicamente riconosciuta a livello governativo ed erogherà esclusivamente alle aziende piemontesi i seguenti servizi:
attività di indagine e ricerche di mercato e studi di fattibilità;
attività di consulenza e servizi di supporto alle aziende e al sistema piemontese;
azioni promopubblicitarie e informative da svolgere con i mezzi di informazione;
azioni per lo sviluppo dei rapporti con la piccola e grande distribuzione e altri canali.
A sostegno delle aziende agricole e agroalimentari piemontesi interessati all’iniziativa, anche per usufruire dei servizi erogati dalla Piattaforma, la Regione Piemonte – Assessorato Agricoltura mette a bando la concessione di un contributo sotto forma di voucher con procedura pubblica di selezione analoga a quella avvenuta con le recenti misure sui voucher per la partecipazione a fiere e progetti integrati di promozione all’estero.
La spesa complessiva utilizzabile è prevista in 450mila euro.
(Omissis)
7.2. Concessione contributi a sostegno attività promozionali soggetti terzi per progetti e manifestazioni.
Questo rappresenta il secondo filone degli interventi con la concessione di contributi a sostegno di progetti e manifestazioni per la promozione agricola e agroalimentare 2011 svolta da soggetti terzi.
Come ricordato nella premessa di questo documento, tale azione farà leva sulle risorse disponibili sulla misura 133 del Programma di sviluppo rurale del Piemonte 2007-2013 (Attività di informazione e promozione riguardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare: Dop, Igp, Biologici, Doc, Docg), secondo il bando per l’anno 2011 riportato al paragrafo 4.1
Altra misura su cui si farà leva sono le risorse disponibili per la promozione dei vini sui Paesi terzi (extra Ue) dall’Ocm Vino di cui al regolamento Ce 479/08 e 555/08, al Dm 3890 dell’8/5/09 e della Dgr n. 1-11406 del 18/5/09, il cui bando per l’anno 2011 è riportato al paragrafo 4.2.
I fondi regionali previsti nel bilancio di previsione, saranno inoltre impegnati, ai sensi della Lr n. 63/78, articolo 41, per le seguenti iniziative e attività:
250mila euro, come contributi per mostre e rassegne zootecniche anno 2011, ai sensi dell’articolo 17 della Lr 63/78;
(Omissis)
10mila euro, come contributo alla Provincia di Alessandria per la realizzazione del Salone del biscotto piemontese, in programma ad Alessandria dal 30 settembre al 2 ottobre 2011. Si tratta di una fiera che coinvolge le Province e che, dopo 6 edizioni itineranti, dal 2011 assume una forma stabile e permanente, con cadenza biennale, ad Alessandria, coordinata dalla Provincia e in collaborazione con le altre Province e l’insieme degli assessorati regionali interessati e della filiera produttiva;
(Omissis)
60mila euro, come descritto nelle pagine precedenti, al Consorzio La Venaria Reale, come contributo per la promozione agroalimentare del Piemonte nell’ambito delle iniziative celebrative del 150° Unità d’Italia.
Programma Promozionale di Ima Piemonte
In relazione al potenziamento delle attività di Ima Piemonte, istituito con la Lr n. 29/2002, e che con la Lr n. 17/2008 è stata trasformata in società a totale capitale pubblico (in house), è prevista una assegnazione a Ima Piemonte di Euro 325mila euro, in base ad un programma di interventi promozionali diretti, di compartecipazione e sostegno ad eventi e progetti di promozione e valorizzazione dell’agricoltura e dell’agroalimentare piemontese. In coerenza con le indicazioni del presente documento la Direzione Agricoltura, con appositi provvedimenti, procederà nelle modalità di definizione e attuazione di tale programma da parte di Ima Piemonte. Tali provvedimenti potranno essere estesi anche ad iniziative di promozione agroalimentare di filiera.
Come già ricordato in precedenza, nel corso dell’anno, all’istruttoria e verifica su tutte le iniziative, risultassero economie da una parte o maggiori esigenze dall’altra, potranno essere effettuate variazioni e compensazioni finanziarie, a modifica dei suddetti riparti. Modifiche e compensazioni potranno anche essere effettuate tra capitolo di spesa e capitolo di contributo, anche in relazione alla possibilità di finanziare iniziative promozionali eccezionali, contingenti, attualmente non programmabili, comunque coerenti con il presente documento.
8. Rafforzare l’immagine del Piemonte e delle sue produzioni di qualità presso i punti vendita e la grande distribuzione.
(Omissis)

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