
Alleanze con Vicenza e il sistema bancario
Eccola qui la cordata veneta che prenderà il controllo di Padovafiere e di conseguenza metterà a sistema tutto il comparto veneto. Si tratta di una nuova società, deliberata dai consigli di amministrazione delle fiere di Vicenza (presidente Manuela Dal Lago) e di Verona: della newco fanno parte Veronafiere con il 40%; Vicenzafiere con una quota uguale del 40%; la finanziaria regionale Veneto sviluppo con il 5% e il sistema bancario veneto. Fino a ieri sera erano sicure le partecipazioni del Banco Popolare di Verona e Novara del presidente Carlo Fratta Pasini; della Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin, della Abm Network, banca d’affari legata a Infracom e Serenissima, ma altre banche venete si stanno aggregando. Entro oggi a mezzogiorno verrà presentata la nuova offerta, di cui non si conoscono tutti i dettagli, che verranno svelati in giornata. L’operazione dovrebbe portare a respingere l’offerta dei francesi GL Events per tenere il sistema fieristico veneto sotto controllo forte del ruolo internazionale della Fiera di Verona e delle capacità della finanza veneta. Grandi tessitori di tutta questa operazione sono stati da un lato i veronesi Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere che ha portato in pochi giorni il consiglio di amministrazione a intraprendere con coraggio questa strada; il presidente del Banco Popolare Fratta Pasini che ha messo a disposizione le risorse per questo progetto; il sindaco Paolo Zanotto che ha sempre sostenuto il progetto come socio maggioritario della Fiera, convinto della necessità di un sistema fieristico e su questo punto ha sempre dialogato con il sindaco di Padova Flavio Zanonato. Dall’altro, soprattutto il presidente della Regione Giancarlo Galan che quindici giorni fa in un incontro a Padova aveva chiesto un piano industriale per creare il sistema veneto delle fiere. Sono seguiti incontri con il cuore economico del Veneto, con i banchieri di Verona e Vicenza, con le associazioni industriali delle città interessate per ottenere una mobilitazione e un sostegno convinto, che significasse anche sborsare un po’ di soldi. Inoltre, proprio l’altro giorno, il consigliere regionale Iles Braghetto (Udc), presidente della commissione Affari istituzionali, aveva presentato un progetto di legge per riunire le fiere venete in un unico polo regionale, con la partecipazione diretta della Regione Veneto, e di investitori pubblici e privati, comprese eventuali società estere, ma come soci di minoranza.