Rassegna stampa

Alleanza italo-americana con numeri da colosso

Tra quelle in gara è stata la prima ad aver manifestato ufficialmente, nel giugno 2003, l’intenzione di prendere parte alla competizione per la trasformazione dell’area della Fiera di Milano. La cordata Aig-Lincoln Italia, in tandem con Immsi è costituita da due società: la prima, con una forte esperienza internazionale nello sviluppo immobiliare, la seconda, il cui controllo fa capo a Roberto Colaninno, con una consolidata competenza nella gestione di patrimoni immobiliari. Se il bid bond richiesto è di Banca Intesa (la lettera di rilascio del performance bond e dell’eventuale finanziamento porta il nome di Hypo International), la cordata non ha fatto riferimento ad alcun advisor perché Aig/Lincoln è un gruppo finanziario e ha all’interno le strutture che possono coprire i servizi di advisory. Le due società, quindi, hanno deciso di unire le diverse conoscenze, professionalità e risorse per realizzare il progetto di riqualificazione. Un’occasione importante dato che, per la prima volta, è in gioco la riqualificazione di un’area così ampia nel centro del capoluogo lombardo. Aig-Lincoln Italia appartiene al gruppo Aig-Lincoln International, uno dei maggiori operatori immobiliari a livello mondiale, nato nel 1997 dalla partnership tra il Gruppo Aig, (American International Group, leader nel campo assicurativo, finanziario e dell’asset management, presente in 130 Stati con più di 55mila dipendenti e asset gestiti per oltre 194 miliardi di dollari) e Lincoln Property Company (una delle società private americane più importanti nello sviluppo e nella gestione immobiliare). Con 40 uffici e 5mila dipendenti, ha sviluppato immobili a uso commerciale e residenziale per oltre 15,5 miliardi di euro. Sede a Berlino e uffici in Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Spagna e Italia, Aig-Lincoln International opera in Europa attraverso le filiali Aig-Lincoln Eastern Europe e Aig-Lincoln Western Europe. Ha realizzato progetti di sviluppo che includono parchi logistici, aree residenziali, city centers, interi quartieri di uffici, cittadelle del business. Gli interlocutori? Clienti corporate, in particolare società multinazionali, che richiedono qualità, servizi ed elevati standard di costruzione. Le attività offerte dalla società sono quelle tipiche di sviluppo immobiliare built-to-suit (un servizio rivolto a tutti i clienti alla ricerca di spazi costruiti secondo specifiche necessità) e property management che puntano a ottenere il massimo valore dell’immobile e a soddisfare appieno le necessità dei clienti. Aig-Lincoln Italia è impegnata attualmete nell’Alfa Business Park, un’operazione che coinvolge il recupero dei terreni e di parte degli edifici dell’ex area ex-industriale dell’Alfa Romeo di Arese, e nel Fiano Logistic Park, a Fiano Romano, a 15 chilometri dal raccordo anulare di Roma, un’operazione che prevede la costruzione di nuovi capannoni per un totale di 200mila metri cubi.
Immsi è una holding di partecipazioni industriali e di servizi immobiliari quotata alla Borsa di Milano, il cui controllo fa capo, attraverso Omniainvest, a Roberto Colaninno. L’attività nel settore immobiliare è rivolta in prevalenza alla locazione di beni immobili di proprietà e alla valorizzazione e commercializzazione degli stessi beni. Nel marzo 2003 l’oggetto sociale di Immsi è stato modificato. In tal modo ha potuto dare il via a un processo di valorizzazione e di ampliamento delle attività, affiancando a quelle nel settore immobiliare l’acquisizione, la gestione e lo sviluppo di partecipazioni in aziende industriali e di servizi (di recente, Immsi ha acquisito il controllo della gestione del Gruppo Piaggio). Quanto al progetto presentato della cordata per la riqualificazione del quartiere fieristico è davvero difficile entrare nel dettaglio. La gara è nel vivo e non trapelano indiscrezioni. Tutti i particolari, le idee e le proposte sono rigorosamente custoditi nella documentazione consegnata agli uffici di Sviluppo Sistema Fiera il 31 marzo scorso. E che saranno oggetto di valutazione proprio in queste settimane. «L’obiettivo è quello di creare un progetto architettonicamente avanzato e stimolante per la città – dice Miles Jones, amministratore delegato di Aig-Lincoln Italia -. É una grande occasione per proiettare Milano in un futuro di nuovi spazi ad elevata qualità ambientale destinati all’abitare, al lavoro e alla cultura».
La parola d’ordine che si sente pronunciare più spesso è: qualità della vita. Ci sarà grande spazio per il verde, dunque, con parchi e giardini disegnati con la massima attenzione (almeno il 50% di tutta l’area) ben distribuiti e integrati fra le abitazioni e gli uffici che verranno costruiti. I costi dell’operazione? Per ora nessuna stima ufficiale, cifre e valutazioni verranno espresse in caso di aggiudicazione della gara. É certo, invece, che ai blocchi di partenza c’è un gruppo di architetti eterogeneo e internazionale che riunisce in sé tutte le competenze specialistiche richieste dal progetto. Il team è stato costruito ad hoc pensando alla città di Milano, ai suoi bisogni e anche al fatto che da oltre vent’anni non veniva realizzata un’opera architettonica così importante. Così alla guida della squadra è stato chiamato David Chipperfield, eclettico e superpremiato architetto londinese.

Newsletter