
Alle imprese piace la fiera
22.11.2007 -. La fiera è una vetrina importante per le imprese che vogliono far conoscere i propri prodotti e servizi sia in Italia che all’estero: tra i vantaggi che ottengono spiccano soprattutto la maggiore visibilità sul mercato (indicata dal 40,8% degli intervistati), la possibilità di incontrare nuovi clienti (35,8%), di stabilire una rete di contatti utili (16,8%) e far conoscere i nuovi prodotti (4,5%). È quanto emerge da un’indagine effettuata su un campione di 751 imprese lombarde che hanno usufruito dei servizi di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali. Ed è di 80 miliardi di euro, il volume di affari che ruota intorno al settore fieristico in Italia, più del doppio dell’export nazionale con il mondo nel settore dell’abbigliamento. Sono state 966 le manifestazioni (166 di carattere internazionale) in Italia, 7,5 milioni di mq le superfici affittate; 159.000 le aziende espositrici e 21,7 milioni i visitatori. Alle manifestazioni hanno partecipato circa 160.000 imprese, di cui oltre un quarto estere, che, durante le Fiere, hanno concluso affari per circa 60 miliardi di Euro. Questi sono alcuni dati che emergono da uno studio del Cermes (il Centro di ricerca sui mercati dell’Università Bocconi), condotto nel 2005, con dati relativi allo stesso anno, presentate in Camera di commercio di Milano. Mentre secondo i dati Censis, nel 2005 il fatturato delle otto maggiori Fiere italiane (tra cui Rho-Pero di Milano) é stato di circa 600 milioni di Euro. La sfida della qualità totale, in una prospettiva di responsabilità sociale. L’estetista e la beauty-farm, il parrucchiere uomo – donna, il cinema, le strutture attrezzate per la custodia dei bambini, la cappella o i luoghi di culto: sono solo alcuni dei servizi che l’ente fieristico dovrebbe gestire all’interno della sua struttura per accrescere il livello di qualità, soprattutto nei confronti della collettività. Proprio per questo motivo potrebbero essere adottati anche dei provvedimenti per le persone disabili, come, per esempio, semaforizzazione acustica, presenza di personale specializzato, che conosca il linguaggio dei segni (LIS), percorsi tracciati e promozione di strutture adeguate esterne (alberghi, mezzi di trasporto, ecc.) attraverso accordi e convenzioni. Ma un Polo Fieristico che si propone come centro propulsore di vita economica e sociale, può fare di più. Ad esempio, può organizzare mostre e manifestazioni ad hoc, dedicate alle tecnologie più avanzate nel campo degli ausili e degli strumenti compensativi delle disabilità. Emerge da una ricerca ISPESL, presentata in Camera di commercio di Milano. La Camera di Commercio partecipa alla Fiera Campionaria dal 22 al 25 novembre. La Camera di Commercio di Milano partecipa con uno stand insieme ad altre istituzioni, al sistema camerale e alla Regione Lombardia, alla Fiera Campionaria, fiera delle qualità italiane allestita presso il polo fieristico di Fieramilano a Rho e gratuitamente visitabile da oggi fino al 25 novembre. Un evento che è parte del percorso milanese di candidatura all’Expo 2015. Oggi l’inaugurazione a cui ha partecipato tra gli altri Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano. “I tempi rapidi della globalizzazione – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – hanno incrementato la competizione di sistema, quella cioè che coinvolge i territori e le città. A partire da Milano, da sempre città europea e internazionale. E sempre di più oggi siamo chiamati ad investire in quelli che sono i luoghi simbolo della nostra città partendo dalle grandi infrastrutture, quelle che poi con il tempo diventano centri di aggregazione, cardini delle identità collettive, dalla Scala allo Stadio di San Siro. E la fiera di Milano ha sempre giocato un grande ruolo in questo, un patrimonio, una tradizione su cui la città, a partire dalle istituzioni, è chiamata ad investire”. Rif. CdC Milano, Ufficio stampa, 0285155224/5298.