
Alla Fiera di Canton arriveranno in 400
Obiettivo raggiunto. Nel grande spazio espositivo riservato al nostro Paese alla Fiera internazionale delle Pmi di Canton saranno presenti 400 imprese italiane. Quelle auspicate da Confindustria e Ice e dagli stessi cinesi che all’Italia hanno offerto quest’anno il ruolo di Paese coorganizzatore (l’anno scorso era stata la Francia), onore che anche la Germania avrebbe voluto vedersi riconoscere, e non certo disinteressatamente. All’esposizione nella capitale della ricca Provincia del Guangdong arriveranno infatti cinesi dai quattro angoli del gigante asiatico. Grande è inoltre l’interesse del Governo di Pechino per la piccola e media industria e per i distretti: non solo per porre un argine al fenomeno dell’urbanizzazione accelerata con conseguente impoverimento delle loro campagne, ma anche ai fini dello sviluppo dell’immenso occidente della Repubblica popolare.
Nel loro incontro di ieri a Palazzo Chigi ne hanno parlato il presidente del Consiglio Romano Prodi e il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, che il 15 settembre saranno presenti all’inaugurazione della Fiera di Canton, uno degli eventi più importanti della missione congiunta che si svolgerà in Cina dal 12 al 18 settembre e che toccherà anche Nanchino, Shanghai, Tienjin e Pechino. Nella capitale Prodi incontrerà i vertici cinesi e dovrebbe marcare una svolta nella politica dell’Italia nei confronti della Cina. La missione congiunta di settembre sarà in ogni caso l’occasione per fare il punto sui progressi registrati nei quasi due anni intercorsi dalla missione Ciampi-Confindustria, nel corso della quale il Sistema Paese si ripropose di recuperare il colpevole ritardo accumulato su questo mercato in espansione accelerata.
E una svolta si può registrare anche nella collaborazione tra Palazzo Chigi e il resto del Sistema, compresa Confindustria. A partire da una maggiore frequenza e programmazione delle azioni sui principali mercati. In novembre la scena di un’altra importante missione congiunta dovrebbe essere il Nord Africa. E poi c’è la grande sfida dell’India dove, nel febbraio 2007, l’Italia giocherà una partita importante a livello istituzionale come a livello di individuazione dei campi dove meglio potrà svilupparsi la cooperazione economica nel subcontinente asiatico come nel nostro Paese. La delegazione imprenditoriale, oltre alla capitale New Delhi, potrà visitare anche altre città.
S.Cr.