Rassegna stampa

All’Ente Fiera di Messina è arrivato l’anti-Papatheu

Tre telefonate per ricucire i rapporti con le istituzioni. E pure una promessa: se Buzzanca dovesse tornare in carica, io rimarrei al mio posto. Ecco i primi passi di Nino Bartolotta

Nino Bartolotta è un fedelissimo dell’assessore Carmelo Lo Monte. Tanto che al primo giorno d’insediamento negli uffici dell’Ente Fiera di Messina, il politico, già sindaco di Santa Teresa Riva e pure assessore per un mese e mezzo della giunta del sindaco decaduto di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha dimostrato fedeltà alla causa: ´Se Buzzanca dovesse tornare in carica (si attendono a giorni le decisioni della Corte costituzionale sulla legge approvata dal parlamento che salva la poltrona di sindaco dell’esponente di An finito nelle maglie della giustizia per peculato d’uso, ndr), io rimarrei al mio posto’. Ovvero sulla poltrona di commissario straordinario dell’Ente Fiera. Una poltrona scomoda quanto rovente viste le polemiche accesissime che hanno messo uno contro l’altro l’assessore Lo Monte da un lato e i suoi stessi colleghi di partito, a cominciare dal battagliero capogruppo dell’Udc al comune di Messina, Carmelo Santalco. Il più agguerrito nella battaglia anti-Papatheu. Urania Giulia Papatheu è la commissaria che ha diretto l’Ente Fiera per tre anni di filato e che Lo Monte ha messo alla porta dopo aver ricevuto sulla sua scrivania almeno una trentina di lettere di proteste, compresa qualche minaccia non tanto velata di revoca della delibera che assegnava 50 mila euro a un progetto per la redazione di un piano d’impresa da parte della provincia regionale. Il presidente della provincia di Messina, Salvatore Leonardi, pacato e sobrio per Dna, pare abbia lasciato intendere che a coprire e difendere la commissaria non si sarebbe più prestato. E così, Lo Monte a più di dieci mesi d’anticipo dalla scadenza dell’ennesima proroga, firmata poche ore prima di essere trasferito d’assessorato dall’ex responsabile della cooperazione Michele Cimino, ha dovuto disdire il contratto. Per non incappare in errori viste anche le ripetute sollecitazioni, trasversali, provenienti dalla Casa delle libertà come dal centrosinistra e dai sindacati, l’assessore ha spedito in città Nino Bartolotta. Che da politico doc ha subito preso la situazione in mano, aiutato dal fatto che il suo insediamento non ha avuto necessità di alcuno scambio di consegne. La commissaria infatti, non si è fatta trovare in ufficio e Bartolotta ha chiamato subito a raccolta i dipendenti insieme alla decina di co.co.co. assunti nella precedente gestione per definire i dettagli della manifestazione che si terrà da giovedì 16 al 18 dicembre nei viali del quartiere fieristico. Si tratta della seconda edizione della kermesse dedicata all’infanzia che lo scorso anno la Papatheu organizzò a Taormina. Ma non solo: Bartolotta ha pensato anche a ricucire i rapporti con le istituzioni. E così lunedì scorso, giorno del suo primo impegno ufficiale nei locali dell’Ente Fiera, ha alzato la cornetta e ha chiamato il presidente dell’Autorità portuale di Messina, Enzo Garofalo, per chiedere un incontro, il commissario straordinario del comune, Bruno Sbordone e il presidente della provincia, Salvatore Leonardi. Con ciascuno Bartolotta dovrà affrontare una grana diversa: con Garofano, quella della diffida inviata nei primi giorni di novembre alla commissaria Papatheu con cui l’Autorità portuale intimava il pagamento di oltre 1 milione di euro per i canoni concessori dell’area fieristica non riscossi. E su cui, come aveva sottolineato anche l’ex commissaria, sono in corso le verifiche dell’Agenzia delle entrate per l’applicazione degli sgravi del condono. Con Sbordone, Bartolotta dovrà perorare la causa della richiesta di concessione: dall’avvio del contenzioso con l’Autorità portuale sull’uso dei terreni dell’Ente Fiera, è stato sempre il comune a ricevere dall’Authority l’autorizzazione per poi girarla all’ente regionale. Ma, soprattutto con il commissario, Bartolotta dovrà discutere della nuova area da destinare alle attività istituzionali e pare abbastanza chiaro che, per non correre rischi, il commissario straordinario dell’Ente Fiera di Messina potrebbe ´accontentarsi’ dell’area ex Sanderson di Pistunina, messa in vendita meno di un mese fa dall’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo. Infine l’esponente dell’Udc dovrà convincere Leonardi a non revocare il finanziamento di 50 mila euro che con i 200 mila assegnati dalla regione nell’ambito di una misura europea costituiscono la base per un piano industriale effettivo dell’Ente Fiera di Messina. Anche in vista del recepimento da parte della regione della legge 7 nazionale che regolamenta la trasformazione in società per azioni di questo tipo di enti pubblici.

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