
Al Sud è sparita l’economia
Nel calendario politico- economico della Prima Repubblica la Fiera del Levante era il luogo dove il presidente del Consiglio esponeva il pensiero del governo sull’economia alla ripresa dell’attività politica. Non aveva parlato o aveva parlato pochissimo nelle settimane precedenti, la legge Finanziaria o ancora non c’era o il dibattito si accendeva da metà settembre.
Molto del discorso era tradizionalmente dedicato al Mezzogiorno. E i capi dell’industria privata e pubblica erano in prima fila ad ascoltare. C’era molta ritualità e il sapore di un appuntamento importante in quella piccola e affollatissima sala della Fiera.
Oggi sappiamo anche l’ultima delle ipotesi sulle pensioni e sulla manovra economica, ma è più difficile distinguere le scelte di fondo (quando ci sono) dalla tattica e dal chiacchiericcio. Quanto al Sud, gli strumenti di intervento pubblico esistenti all’interno delle norme europee non consentono a chi governa di esprimere una linea meridionalista accompagnandola con scelte operative.
E se l’industria delocalizza, lo fa e da anni nell’Est europeo e in Asia. Quindi, i politici parlano meno di economia e di lavoro a sud di Roma. È più prudente.
Nel frattempo l’economia meridionale si è riorganizzata intorno a poche aziende efficienti e internazionali e diverse medie aziende che reggono, ma si tratta di eccezioni.
Il resto è un tessuto grigio dove molte piccole aziende vivono in bilico, la criminalità attraverso il lavoro nero (non solo quello stagionale) e il monopolio delle attività commerciali entra in zone dove qualche anno fa non c’era, mentre la gente spesso vive al di sopra dei propri mezzi.
Come reagisce la classe dirigente politica? Quella nazionale fa finta di niente, la stagione d’oro dei "Governatori" si è esaurita (Fitto è stato battuto da Vendola, Bassolino non ha più lo smalto del primo mandato dopo i fasti del G7 di Napoli, Loiero sa che in Calabria persino spostare un infermiere è rischioso, Cuffaro porta all’Udc i voti di una Sicilia che ha riportato il Palermo in serie A e poco più). E di sindaci giovani e innovativi se ne vedono pochi.
Di economia si parla poco anche perchè la classe politica locale ha spostato altrove il suo interesse principale. Nuovi insediamenti industriali non ve ne sono, con la leva obbligatoria non vi sono più militari da avvicinare a casa, i fondi per le pensioni di invalidità sono meno "facili" di una volta.
Il grande "business" della politica al Sud oggi è la sanità: indirizzare un malato ad un medico amico vale moltissimo al mercato elettorale, ma la qualità (salvo eccezioni) è pessima. Ma di sanità alla Fiera del Levante non se ne parlava allora, non se ne parlerà oggi.
A. De.