
Accelerare sulla fiera unica
Nella lettera inviata al sindaco Goffredo Brandoni dal confermato presidente della regione, Gian Mario Spacca, quest’ultimo ha ribadito che la Fiera sarà ubicata a Falconara Marittima, fugando così ogni dubbio od illazione che nei mesi scorsi hanno pervaso alcuni ambienti regionali o vicino all’Erf.
Credo, però sia giusto ricordare che a titolo di corrispettivo del prestito senza interessi di 2,8 milioni della regione Marche, il comune di Falconara verserà, nei prossimi anni, alla società “Quadrilatero Spa” di cui la regione Marche è socia, risorse finanziarie per circa 6-7 milioni di euro. Inoltre, è bene ricordare che la restituzione del prestito è, ovviamente subordinata a due condizioni. La prima logica è collegata alla grave situazione finanziaria dell’Ente che deve attendere l’incasso degli oneri di urbanizzazione primaria scaturenti dalla costruzione delle opere previste nell’area Leader. La seconda ragione è politica e inscindibilmente legata alla tutela e salvaguardia del territorio di Falconara e dei suoi cittadini in forza della quale il comune è in attesa di conoscere se nell’Area Leader si svolgerà effettivamente attività fieristica e da parte di quale soggetto.
Ogni altra soluzione rappresenterà per Falconara e per Chiaravalle un danno e uno spreco del proprio territorio che l’amministrazione contrasterà in ogni modo.
A tal riguardo, visto la conclusione della campagna elettorale e la conferma del presidente Spacca, mi auguro che il prima possibile si possa accelerare l’iter di costituzione della nuova società fieristica regionale. Ciò, però, deve avvenire attraverso un dialogo costante con le altre istituzioni del territorio al fine di trovare la soluzione migliore tra le esigenze di tutela del proprio territorio dei Comuni e quello della Società “Fiere dell’Adriatico” di operare secondo criteri di economicità e di efficienza.
A oggi l’orizzonte della costituenda società fieristica è limitato dalla modesta ambizione di risparmiare qualche spicciolo sui costi di gestione delle società esistenti mentre tale società dovrebbe puntare a realizzare un sistema di “governance” dell’intero sistema fieristico regionale che abbia la capacità di superare gli attuali limiti dimensionali per sopravvivere e vincere la concorrenza europea ed internazionale.
Per realizzare ciò credo che sia inevitabile, in primo luogo, eliminare i dubbi e le incongruenze dell’attuale forma societaria della costituenda società fieristica regionale e successivamente predisporre un serio e rigoroso piano industriale ad oggi, totalmente mancante.
In primo luogo, quindi, dovrebbe essere impedito all’attuale società di mezzi, l’Erf, di divenire socia della società di gestione evitando il rischio che alcuni Comuni diventino soci di “Fiere dell’adriatico” sia direttamente, sia indirettamente come soci dell’Erf. Al contrario dovrebbe essere consentito, sin da subito, la partecipazione di privati nella compagine sociale.
Credo, infatti, che sia giusto utilizzare tutti gli strumenti offerti, societari e non, del mondo privato e ritengo ancora più giusto e di buon senso, al fine di ottenere dei risultati ed evitare gli sprechi, relazionarsi e incentivare l’imprenditoria privata locale, affiancata da un controllo serio, rigoroso e duraturo nel tempo dell’amministrazione pubblica.
Nell’interesse esclusivo di Falconara, mi permetto di ricordare al presidente Spacca l’impegno preso con la giunta Recanatini, nella riunione congiunta degli esecutivi di Falconara e della regione Marche del 24 giugno 2007, di assicurare a Falconara, visto il suo ruolo di città di servizio per l’intera comunità regionale e come compensazione dei fondi che la città elargisce alla Quadrilatero, nei prossimi anni risorse per circa sei milioni di euro.
Presidente del consiglio comunale
di Falconara Marittima