Rassegna stampa

A Roma i filosofi pensano anche al bar

Ebbene sì, si farà filosofia anche al bar, al secondo appuntamento del Festival filosofia di Roma, che si terrà all’Auditorium Parco della musica dal 9 al 13 maggio. Non solo lì, naturalmente.

Come ogni Festival degno di questo nome proporrà al pubblico il solito imbarazzo della scelta tra nomi di prima grandezza, e non solo di filosofi: Marc Augé, Marco Bellocchio, Remo Bodei, Andrea Camilleri, Luciano Canfora, Franco Cordero, Peter Eisenmann, Carlo Freccero, Umberto Galimberti, Enrico Ghezzi, Giulio Giorello, Edouard Glissant, Hanif Kureishi, Giovanna Melandri, Piergiorgio Odifreddi, Nicola Piovani, Tariq Ramadan, Fernando Savater, Eugenio Scalfari, Peter Sloterdijk, Gianni Vattimo. E se non bastano, aggiungete pure Edoardo Boncinelli, in veste di attore però, in uno spettacolo dedicato a Darwin.

Le sorprese non mancheranno, né gli sconfinamenti o le definizioni dei «Confini», tema generale del Festival, come alla Fiera di Torino, con cui si è gemellato. Ai pensatori di confine – da Alexandre Kojève a Glenn Gould, da Gunther Grass a Philip Dick – è dedicato anche un ciclo di incontri. E poi lezioni di yoga, filosofia per bambini, spettacoli e incontri di ogni tipo.

I due direttori Giacomo Marramao e Paolo Flores d’Arcais sembrano proprio non volerci far mancare nulla. Neppure i Caffè filosofici, appunto, che si terranno al Bart, uno spazio pubblico di incontro in cui la filosofia è chiamata a confrontarsi con il quotidiano: Massimo Donà e Dario Vergassola, Piergiorgio Odifreddi e Armando Massarenti, Felice Cimatti e Roberto Casati ci dovranno mostrare che questo non è un modo minore di filosofare, né meno impegnativo. Al contrario, dovranno farci toccare con mano quanto la filosofia sia sempre più centrale per le nostre vite.

1Info: www.romafilosofia.it

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