
A Milano incubo ricorsi sul piano per l’area Fiera
MILANO – Sulla delibera Fiera adottata, a inizio settembre, dalla Giunta comunale di Milano incombe il rischio di ricorsi al Tar. Li minacciano le opposizioni in Consiglio comunale, riunito ieri in seduta straordinaria per discutere il piano di riconversione dell’area. Il Consiglio è stato preceduto dalle polemiche per la decisione della Giunta Albertini di adottare la delibera prima della discussione in aula (l’assemblea, peraltro, ai sensi della legge regionale numero 12/05 non ha poteri deliberativi in materia, ma solo consultivi). Per questo il presidente del Consiglio comunale, il forzista Vincenzo Giudice, ha polemicamente disertato la seduta.
Le opposizioni hanno chiesto di modificare il progetto elaborato da CityLife (la cordata composta dai big assicurativi Generali, Ras e Fondiaria-Sai) e integrato dalle modifiche inserite dalla Giunta comunale. Sotto accusa, in particolare, le volumetrie complessive previste dall’intervento urbanistico e l’indice di edificabilità concesso alla Fiera, «quasi il doppio rispetto all’indice utilizzato in tutti gli altri progetti per la riqualificazione di aree dismesse a Milano». Se la Giunta – minaccia Rifondazione comunista – al termine del processo "consultivo" approverà in via definitiva la delibera senza modifiche, scatteranno subito i ricorsi, sia contro la procedura sia contro le altezze. L’obiettivo è ottenere dal Tar la sospensiva della delibera. La maggioranza invece ha difeso il progetto, parlando di occasione storica per Milano e ha poi presentato un ordine del giorno con una serie di richieste «di cui il sindaco e la Giunta dovranno tenere conto».
Sogemi. Novità in vista per la società che gestisce i mercati all’ingrosso di Milano. Ieri il consiglio di amministrazione della Sogemi, secondo quanto riferisce l’agenzia Il Sole 24 Ore-Radiocor, ha deciso di assegnare a Mediobanca, per l’aspetto economico-finanziario, e a Recchi ingegneria e partecipazioni Spa per quello immobiliare e di engineering, la consulenza per la definizione del progetto di delocalizzazione dell’Ortomercato di Milano, da troppi anni sacrificato negli angusti spazi di via Lombroso. L’operazione immobiliare è di un milione di metri quadrati. «Seguendo gli auspici del sindaco Albertini – dice il presidente di Sogemi, Paolo Lombardi – stiamo stringendo i tempi. Ci vorranno almeno sei anni per realizzare l’opera, ma stiamo compiendo passi decisivi».
Serravalle. L’azionariato della Milano Serravalle, la società che gestisce l’autostrada per Genova e le tangenziali milanesi, muterà ancora. Al Comune di Como, che ha messo all’asta la propria quota nella Serravalle (1,2%), sono giunte ieri due offerte: una del gruppo Gavio, già azionista della Serravalle con il 15%, e l’altra di Abm Merchant, la banca d’affari presieduta da Alberto Rigotti che opera nel settore delle infrastrutture e dei servizi per la gestione delle infrastrutture stesse. Oggi l’apertura delle buste; il valore della quota in base al prezzo d’asta è di 10,8 milioni di euro.