
A Firenze Taste ospita le eccellenze gastronomiche
È nato nel 2006 come un salone di nicchia “ibrido”, che mescola gli appassionati del cibo di qualità con i buyer di alta gastronomia che, anche quest’anno, arriveranno dall’Europa e non solo. Ed è con questa filosofia che vuol continuare a crescere Taste (dal 12 al 14 marzo alla stazione Leopolda di Firenze), il viaggio con le diversità del gusto organizzato da Pitti Immagine, che ha applicato al food la creatività e le contaminazioni sperimentate nel settore moda. In mostra saranno le “collezioni” di 247 produttori gastronomici artigianali, cresciuti del 20% rispetto al 2020 e selezionati come sempre dal gastronauta Davide Paolini, ideatore del salone che, sull’esempio di quanto avviene nella moda, aspira ora a diventare il “polo del lusso” nel campo del cibo. Il cammino sembra ben avviato, a guardare i nomi degli espositori di ogni categoria merceologica – dalla pasta ai sughi, dai formaggi ai salumi, dal caffè alla birra, dal cioccolato all’olio e al vino – e le presenze di pubblico e compratori, che l’anno scorso hanno raggiunto quota 10mila. «Il nostro obiettivo è potenziare la presenza di operatori professionali – spiega Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – e infatti stiamo lavorando sull’estero. Ma il salone è destinato a restare aperto al pubblico, perché questo vuol dire un rapporto più stretto con la città». Ad attirare, oltre all’eccellente qualità dei prodotti, c’è un ricchissimo programma di iniziative che abbraccia percorsi di degustazione, dibattiti, progetti editoriali sull’enogastronomia, mostre fotografiche, presentazioni di collezioni di food design. E, come ormai s’addice a ogni manifestazione di livello, un programma di eventi fuori-salone, battezzato FuoriDiTaste, con decine di eventi in ristoranti, boutique, gallerie, teatri e musei.
© RIPRODUZIONE RISERVATA