Rassegna stampa

A Bari i posti di lavoro diventano una lotteria

Un concorso pubblico? Archeologia. Un colloquio? Un’inutile complicazione. Meglio un sorteggio. Meglio affidarsi alla fortuna come con la lotteria. In palio per questo insolito “gratta e vinci” non c’è una rendita a più zeri ma un posto di lavoro. Un posto di lavoro che nella Puglia del tasso di disoccupazione al 13,5% non è esattamente come vincere un vitalizio, ma insomma. Certo il posto è a tempo, dieci giorni, e la busta paga è quella che è, 450 euro lordi, però è pur sempre un modo per mettere un piede nel mercato del lavoro. Accade appunto in Puglia ed accade alla Fiera del Levante che ha scelto di selezionare in questo modo i 242 da destinare all’accoglienza negli stand o alla biglietteria in occasione della campionaria internazionale in programma a settembre.
Così ieri mattina, nella sala Tridente della Fiera, davanti a un notaio e ai giornalisti sono stati stati infilati dentro i bussolotti (metaforici) i 8.702 nomi di coloro che hanno fatto domanda per partecipare. In realtà il sorteggio è stato effettuato con il sistema telematico Random.org che ha permesso di creare elenchi casuali all’interno delle varie liste di domande, sulla base dell’associazione di un numero al nome di ciascun candidato. Quanto al dato sulle domande pervenute «è il segno – ha spiegato Gianfranco Viesti, economista da pochi mesi alla guida dell’ente Fiera – di un momento tragico, tantissima gente, giovani e donne soprattutto, ha bisogno di lavorare e non trova. Tutti così si rivolgono alle pochissime possibilità che ci sono. Per fortuna noi rispondiamo in modo trasparente: che sia la fortuna a decidere e non altro». Sul singolare sistema del sorteggio, Viesti ne difende la scelta pur considerandola un metodo occasionale. «Ma ricorrere ad un’agenzia esterna per valutare le domande in maniera più consona a titoli ed esperienze – ha rilevato – avrebbe comportato costi eccessivi».
Per ciascuna delle figure individuate, come da indicazioni degli uffici dell’Ente, è stata riservata una quota di sorteggio del 25% per chi avesse già lavorato in Fiera agli stand e tra gli impiegati ed un 50% di candidati esperti per il settore delle biglietterie «che è il più delicato – ha sottolineato il segretario generale della Fiera Leonardo Volpicella – e occorre garantire in ogni turno di lavoro un mix tra ragazzi che hanno già operato e i nuovi».
Posti riservati rigorosamente a metà per uomini e donne. E la prima estratta è proprio una donna. Si chiama Caterina, ha 29 anni ed è di Reggio Calabra. «San Nicola aiuta i forestieri», ha commentato ironicamente Viesti che ha aggiunto: «Sarà una Campionaria di transizione» quella che aprirà i battenti il 10. «Cercheremo di offrirla al meglio possibile nel formato che somiglia a quello tradizionale. Poi dall’anno prossimo proveremo a dare qualche ulteriore cambiamento». Sulla presenza dei grandi operatori economici dell’industria e della finanza nazionale Viesti non si nasconde una certa preoccupazione data la difficilissima congiuntura, «i segnali non sono buoni perchè basta leggere i giornali per rendersi conto che le imprese sono tutte molto preoccupante per gli andamenti dei mercati – ha concluso l’economista – dovremmo sostanzialmente confermare i dati di presenze dell’anno scorso e questo sarebbe già un buon risultato, visti i tempi che corrono».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter