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VERONA, ABITARE IL TEMPO: IN RIPRESA IL MERCATO ESTERO, ANCORA DEBOLE QUELLO ITALIANO

Un mercato che presenta forti dinamiche di cambiamento. E’ quanto ha confermato la giornata conclusiva della 25^ edizione di Abitare il Tempo – Giornate internazionali dell’arredo (100 mila metri quadrati, 8 Padiglioni, oltre 600 espositori da 20 Paesi), nell’ambito del tradizionale convegno dedicato alla distribuzione sul tema “Tendenze e Scenari per il Retail: le forme del cambiamento. Un modello per interpretare i nuovi spazi del retail e progettare concept innovativi”, organizzato da Federmobili e Innova.com.

Nel corso dei lavori sono stati resi noti in anteprima i risultati di un’indagine condotta da un’equipe di docenti e ricercatori del Politecnico di Milano per un’interpretazione dei nuovi spazi del retail e la progettazione del negozio del futuro alla luce delle evoluzioni degli ultimi dieci anni. 

«Nonostante una crisi evidente in molte aziende, in particolar del Nord-Est, si respira un moderato clima di ottimismo – ha dichiarato Mauro Tambelli, Presidente di Federmobili -. Anche se è evidente che passerà del tempo prima che si ritorni a livelli di fatturato e occupazione pre-crisi, l’innovazione si sta rivelando la chiave per costruire un nuovo futuro». 

In questa fase si presentano moltissime opportunità per la distribuzione che può diventare una protagonista attiva dell’innovazione del Made in Italy. Il negozio del futuro si deve configurare, dunque, non solo come vetrina di prodotto ma come piattaforma relazionale, deve trasformarsi in luogo dove non si vendono solo mobili, ma esperienze e cultura dell’abitare e dove il rapporto con il cliente – un consumatore sempre più informato e selettivo – assume un ruolo centrale. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, si sta facendo strada il negozio 3D, un’esperienza virtuale che permette non solo di visualizzare, ma di vivere in prima persona la trasformazione della propria casa. 

Altro elemento portante di un cambiamento in atto nel comportamento dei consumatori è la nascente coscienza ecologica. La nuova attenzione per il rispetto dell’ambiente è confermata anche dal successo degli ecoincentivi 2010, che hanno visto oltre 71mila cucine già vendute con incentivi (i bonus per l’acquisto di cucine in sostituzione dei vecchi modelli, oltre 50 milioni, sono stati i più richiesti). 

Carlo Amadori, ideatore di Abitare il Tempo, nel suo intervento ha sottolineato come “La situazione è difficile, ma molte aziende presenti in Fiera hanno manifestato segnali di ripresa. In particolar modo chi registra un miglior andamento sono quelle aziende che si sono interessate ai progetti speciali, soprattutto nel settore del contract, e che producono arredi di altissima qualità”.  

«Sono sorpreso molto positivamente da questa edizione per la qualità ed internazionalità dei visitatori, che hanno reso possibile nuovi contatti e nuovi contratti – ha dichiarato Leopoldo Cavalli a.d. di Ipe Cavalli srl, che ha presentato ad Abitare la collezione Visionnaire – soprattutto con Cina, Malesia, Russia, Iran e Medio Oriente, senza escludere l’Italia. Decisamente direi che è la miglior fiera di questi ultimi dieci anni».

Un sentiment confermato anche dai primi dati delle affluenze, che registrano quest’anno, al netto di Art Verona (nel 2009 in abbinata con Abitare il Tempo, quest’anno torna in ottobre), una buona presenza estera pari al 25% del totale che supera le 36 mila presenze. 

I dati economici del settore, indicano proprio nel primo trimestre 2010 timidi segnali di ripresa dell’export  con un +1,3%, dopo il duro colpo del 2009 che ha visto precipitare il valore da 9.5 a 7.1 miliardi di euro.

Comunicato stampa del Servizio Stampa Veronafiere

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