
VADEMECUM PER LA CACCIA AI TESORI DI LIBRIDINE & TUTTANTICO
VADEMECUM PER LA CACCIA AI TESORI DI LIBRIDINE & TUTTANTICO:
Da domani in Fiera a Genova oggetti e volumi introvabili, unici, singolari
100 gli espositori complessivi e oltre 40.000 i titoli disponibili
Solo per gli occhi: dalla Cina del 1800 la Bibbia a ideogrammi
Tuttantico & Libridine: da venerdì 30 ottobre a domenica 1° novembre
Fiera di Genova, padiglione C
Il programma degli eventi di domani
Oggetti antichi, pezzi unici, volumi rarissimi, prime edizioni, ma anche tante curiosità. Sono solo alcune delle numerose proposte in esposizione a Libridine & Tuttantico, che si apriranno domani alle 15 alla Fiera di Genova fino a domenica 1° novembre.
L’area del padiglione C è allestita per ospitare, ancora una volta, entrambe le kermesse, che contano complessivamente circa 100 espositori (+13% rispetto al 2008) e oltre 40.000 volumi, un’offerta in grado di soddisfare la “voracità” dei bibliofili e collezionisti più incalliti.
Gli Introvabili
Sono centotrenta, di cui trenta prime edizioni mai più ristampate, i volumi che l’antiquario Danilo Maccioccu propone al pubblico di Libridine. Manuali provenienti dalla storica Casa Editrice Libraria Hoepli, fondata a Milano nel 1870 da Ulrico Hoepli, e tra i quali si “nasconde” un atlante risalente al 1893 le cui tavole preparatorie ricostruiscono l’opera edile dell’acquedotto De Ferrari – Galliera di Genova. Nell’ambito delle prime edizioni si segnalano inoltre la Libreria Tara, che espone le Fotocronache di Bruno Munari (1944) figura leonardesca tra le più importanti del Novecento italiano, mentre Fuori Catalogo Studio Bibliografico propone la prima edizione italiana di Voyage au bout de la nuit (Viaggio al termine della notte): esplorazione semi-autobiografica, cupa e nichilista, nonché debutto letterario di Louis-Ferdinand Céline uno dei maggiori autori francesi del XX secolo. Arriva da oltralpe, e più precisamente da una libreria nizzarda, “La chorographie et l’histoire de Provence”: datato 1664 e scritto a quattro mani da Honoré Bouche e Charles David, è probabilmente uno dei libri più importanti a testimonianza della storia della Provenza.
Curiosando tra i pezzi rari di Tuttantico, è possibile imbattersi nella collezione di bicchierini da rosolio: circa sessanta compresi in un continuum che va dal ‘700 agli anni ’40 del Novecento. Questi oggetti sono mira dei collezionisti italiani, in particolare quelli smaltati appartenenti al XIX secolo, ritenuti preziosissimi. Affascinanti anche le sculture in gesso risalenti ai primi del ‘900 e raffiguranti busti, statue ed animali. Per gli amanti dell’arte pittorica non mancano i quadri di spicco, come la coppia di dipinti “Natura morta con cacciagione” del pittore napoletano Baldassarre de Caro (1689 – 1750), già allievo del pittore “fiorante” Andrea Belvedere. Il repertorio dell’artista, specializzato in nature morte, è caratterizzato da una prima serie di opere eseguite con soluzioni cromatiche tendenti al gusto rocaille (conosciuto in Italia come Rococò), poi evolutesi con influenze dai maestri della pittura fiamminga e olandese, in particolare Frans Snyders e Abraham Bruegel.
Curiosità dal passato
Se è vero che il passato riserva sempre qualche sorpresa, a Libridine e Tuttantico si possono scovare proposte talmente insolite da risultare imperdibili, anche per chi non è un fine intenditore. Suscita simpatia (e ammirazione per l’inventore) il portarotolo per carta igienica, appartenente al periodo Art Déco francese, in legno con specchio: munito di doppio carillon a carica meccanica, al primo strappo di carta suona “I want to be happy” e, al secondo, “Halleluiah!”. Per coloro che amano sbarbarsi alla “vecchia maniera”, da non perdere il rasoio svizzero Thorens meccanico, a carica manuale, antesignano del rasoio elettrico. L´antiquario Guido Rossi è invece l´unico in Italia a raccogliere e vendere portachiavi pubblicitari, compresi in un periodo storico tra i ´50 e ´70. Oggetto di accanito collezionismo in Francia, a Tuttantico ne vengono esposti 60. Un originale gadget alla portata di tutti: per accaparrarsene uno si parte da 1,00 €.
Tra i volumi insoliti, vale la pena citare la prima edizione de “Il ghiottone errante – Viaggio gastronomico attraverso l’Italia”, interessante titolo edito nel 1935 da Treves, scritto da Paolo Monelli e illustrato da Giuseppe Novello. Si tratta di un reportage gastronomico arguto e brillante pubblicato a puntate dalla Gazzetta del Popolo di Torino, prima di apparire in libro. Il ghiottone era Monelli, mentre Novello non amava i ristoranti ed era addirittura astemio.
Piacere per gli occhi
Notevole, ma solo da ammirare, la selezione del Monastero Olivetano di San Prospero in Camogli, che espone una decina di libri tratti dalla propria biblioteca, tra cui un raro esemplare di Bibbia del 1859 scritta in cinese tradizionale (sistema di ideogrammi, oggi rimasto in uso solamente a Hong Kong, Macao e Taiwan) e ritrovata a Shanghai. A questa si aggiunge un album di figurine settecentesche, con centinaia di xilografie, ricavate dal “Concordia Quatuor Evangelistarum Domini Nostri Jesu Christi Historiam” scritto dal monaco Sébastien Leroux (1699).
Sfruttando l’innegabile allure che solo il vintage sa suscitare, quest’anno parte del padiglione C verrà trasformata per dare vita ad un vero e proprio garage dal sapore Sixties. L’idea è quella di ricreare nei particolari un’autorimessa, a cavallo degli anni 50’-60’, con una decina di auto d’epoca. Tra i mezzi, forniti dal club genovese Scuderia Autoclassica – Bulova Accutron ,i visitatori potranno ammirare gli storici modelli come Fiat Topolino, 600, 1100 ,Lancia Fulvia,Kadett e due blasonati esemplari di Roll Royce e Bentley.
Gli eventi di domani
Alle 15.00, in occasione dell’apertura di Libridine & Tuttantico, si inaugura l’esposizione di libri provenienti dalla collezione di Mimmo Guelfi curata da Franca Guelfi. Sarà presente l’assessore alla cultura della Provincia di Genova Giorgio Devoto. Si tratta di 27 titoli e di alcuni “Ex libris” della casa editrice Tarasca fondata a metà degli anni ’20 da tre giovani poco più che ventenni: Domingo Solari, Caro Ferrari e Mimmo Guelfi e della sua prosecuzione in “La Stamperiuola della Tarasca”, mandata avanti da Guelfi. Un’attività dai piccoli numeri, le varie tirature non superarono mai le ottanta copie, ma una notorietà conquistata per la scelta della carta, per l’impaginazione e per la rilegatura a mano. Notevoli anche le illustrazioni: acqueforti, chalcographiae naturalis e xilografie, alcune firmate da Mariaelisa Leboroni.
Alle 15.45, Enrico Tallone già editore e tipografo, presenterà ai bibliofili la sua opera “Omaggio al futurismo tipografico“, di prossima pubblicazione sulla rivista Matrix. I manifesti futuristi furono strumento di discontinuità culturale anche per quanto riguarda la tecnica tipografica e Tallone presenta una suggestiva collezione di caratteri d’epoca, utilizzati per edizioni futuriste (prima dell’avvento della rivoluzione post-modernista), scelti da una collezione personale contenente richiami alle storiche tipografie Urania di Milano, Augusta-Nebiolo di Torino e Raysper di Genova.
Alle 16.30 Alessandra Cenni, ricercatrice di Letterature comparate all’Università di Salonicco parlerà dell’opera e della vita della poetessa Antonia Pozzi, morta suicida all’età di 26 anni, la cui lirica trae ispirazione dal crepuscolarismo di Sergio Corazzini e dall’espressionismo tedesco.
Alle 17.30 Guido Zibordi Marchesi, autore dei disegni, e l’editore Stefano Vablais (Sagep) presentano e commentano un viaggio all’interno dell’architettura genovese con il volume “La misura della bellezza: i 42 palazzi dei Rolli”. Una preziosa collezione di stampe d’arte dedicate alle dimore storiche genovesi entrate a far parte della World Heritage List dell’Unesco. Ai disegni sono affidate le ricostruzioni degli affreschi di facciata, oggi in parte perduti o molto deteriorati, o gli ineguagliabili particolari della decorazione a stucco, che sovente, l’esiguità della strada, non permette di godere. Questo viaggio tra le dimore dei rolli si trasforma in un viaggio variegato e mai monotono nell’architettura genovese, alla ricerca di modi e forme in cui la città ha assorbito e trasformato culture differenti, per produrre infine una propria autentica cultura costruttiva ed abitativa, ricca di novità ancora profondamente ignote alla storiografia ufficiale.
Orari di apertura
La caccia ai tesori introvabili di Tuttantico e Libridine, sarà aperta venerdì 30 ottobre dalle ore 15 alle ore 19.00, sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre dalle 10.00 alle 19.00.
L’ingresso è gratuito.
Parcheggio in piazzale Kennedy. Per informazioni: Fiera di Genova Spa Tel. 010.5391265 www.fiera.ge.it