
UDINE FIERE, AGRIEST TECH: LA NUOVA AGRICOLTURA CON UNA FORTE PRESENZA DELLA MECCANICA AGRARIA E DELLA TECNOLOGIA
Si è aperta oggi (giovedì 24 gennaio) a Udine Fiere la 48^ edizione di Agriest che, – come ha esordito nel suo intervento di apertura del convegno inaugurale il Presidente della Fiera Luisa De Marco – «insieme a Casa Moderna, non è solo tra le più “longeve” del calendario fieristico di Udine e Gorizia Fiere, ma è anche tra le più importanti per il settore che rappresenta e per l’attività della Fiera. Tra le più tradizionali, quindi, ma con qualcosa di più e di nuovo: infatti da quest’anno, e negli anni dispari, Agriest è e sarà Focus Tech, ossia maggiormente specializzata sulla meccanizzazione e sulla tecnologia applicata al settore primario. E a dimostrarlo concretamente e in maniera molto evidente sono i padiglioni stessi, completamente saturati da numerosi e giganteschi macchinari di ultima generazione».
Prima dell’avvio dei lavori del convegno organizzato dalla Regione su “Tipicamente Friulano. Tipicamente Europeo” ossia sul nuovo Programma di Sviluppo Rurale (PSR) in prospettiva tra innovazione, produttività e sostenibilità, il Presidente De Marco ha ringraziato la Regione e i partner storici di Agriest, la Federazione delle Banche di Credito e la Confcooperative del Fvg, e poi ha mantenuto la promessa lanciata durante la conferenza stampa dei giorni scorsi, ossia che a cominciare da Agriest 2013, ogni inaugurazione prevederà, accanto agli interventi ed ospiti istituzionali, anche il contributo di un imprenditore per dar voce a chi concretamente e quotidianamente lavora nel settore di riferimento della manifestazione inaugurata. Così è stato e oggi la parola è passata ad un imprenditrice donna, Luisella Bertolini, che nella sua azienda agricola di Bertiolo ha continuato l’attività della madre e della nonna con colture cerealicole, frutticole e con l’allevamento di api. Concrete e dirette – come si addice a chi conosce e lavora la terra – le richieste lanciate alla politica: più investimenti nella ricerca, più infrastrutture, poter disporre della banda larga, semplificazione e sburocratizzazione delle pratiche, migliorare l’accesso al credito e potenziare gli impianti di irrigazione. Punto quest’ultimo che è ritornato a galla nel corso degli interventi del convegno e che lo stesso Assessore regionale Claudio Violino ha evidenziato come urgente poiché l’acqua non solo consente di produrre, ma di produrre meglio mantenendo alti gli standard di qualità. La siccità del 2012, infatti, ha penalizzato fortemente le produzioni non solo in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi. L’intervento conclusivo di Violino sul nuovo strumento di programmazione PSR 2014-2020 ha puntato dritto su un punto: le risorse dell’Unione Europea non dovranno essere indirizzate solo come sussidi ai redditi minori, ma anche e prima di tutto a chi produce bene e a chi produce qualità. Da qui l’importanza di valorizzare maggiormente le produzioni tipiche locali, ossia ridare valore alle agricolture regionali il cui insieme, nella forza della diversità, da vita ad una agricoltura europea. Ma esiste un’agricoltura friulana? Sì, nella misura in cui andremo sui mercati con una precisa “fisionomia culturale e colturale” che necessariamente non può competere sulla quantità, ma sulla specificità della qualità.
Il taglio del nastro di Agriest Focus Tech ha aperto “ufficialmente” le porte dei padiglioni dove fino a domenica 27 gennaio saranno presenti 250 aziende con una offerta merceologica che oltre al settore prevalente delle macchine, propone anche viticoltura ed enologia, zootecnia, sementi, vivaistica, mangimi e foraggi, edilizia rurale, editoria specializzata.
La visita inaugurale non poteva non prevedere la tappa nello stand della Regione F.V.G presente ad Agriest con l’E.R.S.A. nel padiglione 1 con l’obiettivo di presentare e spiegare tutto ciò che è rurale nella nostra regione. Il particolare allestimento della struttura è stato pensato proprio per far vedere al pubblico dove nascono e da dove provengono le nostre eccellenze ma, allo stesso tempo, l’idea è anche quella di far vedere come viene gestito il territorio rurale.
Durante il fine settimana di Agriest, la Regione ospiterà non solo le principali organizzazioni che operano nel settore, ma sarà anche illustrata la struttura gestionale attraverso la quale la Regione amministra il settore primario. L’intera area, gestita dalla Regione, è suddivisa in spazi dedicati non solo all’attività dell’ERSA e al PSR, ma anche all’associazione Floricoltori regionali, al CRITA – Centro Ricerca e Innovazione Tecnologica in Agricoltura.
Aperta con orario continuato dalle 9.30 alle 18.30, Agriest Focus Tech affina la sua specializzazione anche con un solido programma di convegni, seminari e incontri di approfondimento: ben 15 gli appuntamenti in quattro giorni con argomenti e contributi di rilievo che mettono a fuoco la zootecnia friulana, le filiere agro-energetiche, la filiera del latte, le gestione della fermentazione nei vini, i giovani e l’imprenditorialità in agricoltura, il biogas, risultati di sperimentazione sulle colture varietali di mais e soia, apicoltura, il ruolo dell’agricoltura e la questione ambientale….
Info, novità e tutto il programma convegni su www.agriest.it