
Tutelare le famiglie partendo dall’alimentazione a km zero
La capacità reddituale delle famiglie italiane è drasticamente ridotta, la tassazione è tra le più alte d’Europa e il welfare sociale viene limato sempre di più. In un quadro di contesto come questo le associazioni dei consumatori cercano soluzioni e accordi per alleviare questo fardello.
“Le difficoltà delle famiglie italiane hanno raggiunto un livello esasperante. Ci sono una serie di concause, che agiscono contemporaneamente ad erodere il reddito e di conseguenza a ridurre i consumi. Una famiglia media italiana ha un reddito medio di 1.400 a fronte di una famiglia tedesca che dispone di 2.500 euro. La forbice della tassazione è altissima, basti pensare che se il fisco italiano erode più del cinquanta per cento del reddito, quello tedesco il 35-38 per cento”, spiega Lamberto Santini, presidente nazionale dell’Adoc alla Fiera del Levante per il convegno La tutela dei consumatori al tempo della crisi.
“Vogliamo educare i giovani consumatori, e lo facciamo con una serie di iniziative finanziate dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tra queste La Puglia tutela il consumo, progetto finanziato dal ministero per lo Sviluppo economico, che mette in rete le esperienze e le buone pratiche di Puglia, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo. Il progetto si propone di tutelare i nostri prodotti eno-gastronomici, tutelando al contempo i consumatori – sostiene Giulia De Marco, responsabile tutela dei consumatori della Regione Puglia – bisogna creare un circolo virtuoso tra produttori e consumatori”.
In questo quadro si inserisce la sinergia tra associazioni dei consumatori e Coldiretti, “Il fine di Campagna Amica è quello di fare incontrare i produttori locali direttamente con i consumatori, eliminando tutti gli intermediari, ottenendo così prezzi più bassi per le famiglie e assicurando la sicurezza sull’origine e sulla qualità dei prodotti” spiega Toni De Amicis, direttore generale di Campagna Amica.
L’assunto è semplice e lo riassume Sandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari, “Tutelare i consumatori significa tutelare le imprese”, e in quest’ottica “bisogna coccolarli in tutti i modi possibili, perché da loro dipende il futuro di tutte le aziende”. Dello stesso avviso è Loredana Capone, assessore regionale allo sviluppo economico, che tuttavia amplia il discorso, “i consumatori sono attenti alla qualità dei prodotti e al loro costo che grazie alla riduzione dei passaggi della filiera, si è ridotto. Il binomio tutela dei consumatori-promozione dei prodotti a km zero è un ottimo punto di partenza per portare avanti due battaglie meritevoli. Da un lato si aiutano i consumatori la cui capacità reddituale è diminuita drasticamente, a causa di un fisco sempre più invasivo e dei costi delle vita sempre più alti, dall’altro si migliora la qualità della vita, diffondendo una alimentazione sana, combattendo la battaglia contro l’obesità infantile che sta diventando una piaga per questa regione”.