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TECHNODOMUS – MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO:-2,2% LA PRODUZIONE NEL 2008

 

Inaugurata oggi a Rimini
Fiera
la prima edizione di Technodomus, Salone delle
tecnologie per la lavorazione del legno e componenti per l’edilizia, che fino a
sabato 14 marzo occuperà sei padiglioni del quartiere fieristico.

Complessivamente, 25.000 metri quadri di esposizione e 140 marchi della filiera del legno in rappresentanza dei settori delle macchine
per la lavorazione, edilizia, arredo e architettura
ecosostenibile.

Obiettivo
di Technodomus
è infatti quello di rivolgersi
all’intera filiera del legno, con un’attenzione particolare ai moderni impieghi
nel settore edilizio, nell’architettura ecosostenibile e in tutto il vasto
comparto del mobile.

Technodomus ha come target di visitatori: serramentisti, mobilieri, distributori, artigiani, carpentieri e progettisti.
La nuova manifestazione ha ottenuto l’adesione di aziende leader:
fra le altre
Biesse, Cefla Finishing e Scm. Completa il Salone un fitto calendario di
convegni, workshop e business meeting internazionali.

 

A questi, molto atteso l’intervento di Ambrogio Delachi, presidente di Acimall, l’associazione fra imprese
che producono macchine per la lavorazione del legno aderente a Confindustria
che
rappresenta le
220 imprese che realizzano il 90 per cento della produzione nazionale.

 

“Le tecnologie per il legno – ha detto Delachi – sono una eccellenza del ‘made in Italy’, forti di 12mila
addetti, una produzione pari a 1,85 miliardi di euro nel 2008 e una quota
export dell’84 per cento.

Il 2008, secondo i dati a
preconsuntivo elaborati per il periodo gennaio-novembre, dovrebbe concludersi
in leggera flessione.
Preoccupazione
per i prossimi mesi per il calo degli ordinativi già evidenziatosi nel
 terzo trimestre ed esploso nell’ultimo periodo. Una situazione
congiunturale estremamente complessa, che farà sentire il proprio peso sul
fatturato di settore per il 2009″.

 

Ambrogio
Delachi ha poi diffuso i dati dell’indagine congiunturale Acimall relativa al
quarto trimestre 2008.

“I dati vedono una contrazione degli ordini del 38,8 per
cento (estero -39,2, Italia -7,8 per cento) rispetto allo stesso periodo del
2007. Complessivamente, nel 2008 i prezzi sono aumentati in media dell’1,3 per
cento”.

 

Una
indagine qualitativa sui primi mesi del 2009 e condotta fra le industrie del
settore ha inoltre offerto queste risposte:

il
63% degli intervistati prevede una ulteriore
contrazione
della produzione, il 30% stabilità,
il 7% una crescita.

 

Sui rimanenti temi:

Occupazione: 50% stabilità, 47% contrazione,
3% crescita;

Giacenze: 47% stabilità, 30% contrazione.
23% crescita.

Ordini esteri: 33% stabilità, 67%: contrazione, nessuno prevede una crescita.

Situazione analoga per il mercato interno.

 

“Innegabile
ha concluso Delachi – il pesante
effetto dell’andamento dell’economia mondiale nel comparto delle tecnologie per
il legno. Il pessimismo già rilevato nel periodo luglio-settembre 2008 è stato
confermato e nel 2009 la situazione
non potrà che essere ancora più difficile. Oggi è
assolutamente impossibile prevedere la fine di questo ciclo. Non avere alcun
riferimento temporale rende estremamente difficile per le aziende programmare
correttamente le azioni necessarie a superare l’attuale congiuntura.
L’assenza di una incisiva politica di sostegno a favore
della meccanica strumentale, accompagnata da una cronica incapacità del sistemo
creditizio di interpretare le necessità del nostro settore, non facilita certo
le cose. Ancora una volta, dunque, dobbiamo contare quasi esclusivamente sul
nostro spirito imprenditoriale.

Da
parte nostra è comunque doveroso fare una ampia disamina anche dei nostri
errori e trarne i dovuti insegnamenti, così da evitare di ripeterli. Il tutto
nella piena consapevolezza che, alla fine di questo ciclo negativo, il contesto
in cui ci troveremo a operare sarà profondamente mutato e, pertanto,
profondamente cambiate dovranno essere le nostre aziende e il modo di
condurle”.

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