Sulla tavola di Natale e Capodanno il gelato artigianale Mig prosegue la sensibilizzazione per il prodotto naturale «È giusto che il cliente sia pienamente consapevole di cosa sceglie»
L’Italia si prepara a fare la spesa per cenoni e pranzi delle festività. Tra Natale e Capodanno non mancherà occasione di portare in tavola anche il gelato, magari da affiancare al panettone o al pandoro come fine pasto rinfrescante. E Mig prosegue la propria sensibilizzazione a favore del prodotto artigianale naturale.
La Mostra Internazionale del Gelato artigianale, quest’anno, ha preso una strada precisa: ha adottato un disciplinare che promuove e valorizza solo il gelato davvero artigianale, quello fatto a partire dalle materie prime naturali. Niente additivi, coloranti, aromi e conservanti, se artificiali. Niente basi pronte e basi liquide complete. La cosa ha attirato l’attenzione della produzione industriale.
«Non è un modo per escludere qualcuno, ma piuttosto per fare chiarezza. In assenza di normativa specifica su cosa è gelato artigianale, abbiamo collegato la definizione agli scritti del maestro Luca Caviezel, tra i massimi esperti in materia, e ricondotto il prodotto artigianale alla ricerca scientifica e alle sollecitazioni del Cnr, presente a Longarone con ben 16 piste di lavoro», spiega il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Michele Dal Farra. «Esistono sul mercato prodotti industriali, prodotti artigianali ibridi e prodotti totalmente artigianali. Tutti sono a loro modo gelato. Poi il consumatore fa le sue scelte. E il nostro obiettivo è informare il consumatore e renderlo consapevole delle proprie scelte in tema di gelato. Continueremo quindi a proporre formazione e informazione su questo tema, con la Mig 2024 che è stata una sorta di anno zero da cui partire. Le risposte ricevute dagli espositori e dai visitatori sono state molto importanti in tal senso, perché è stata apprezzata l’impostazione di cercare la naturalità e l’innovazione, la filiera cortissima, la creatività a partire dalle materie prime senza aggiunte di conservanti, coloranti e additivi artificiali. Come ho detto durante la Mig, l’obiettivo è cercare il gelato come una volta, senza necessariamente avere il gelato di una volta. Ripeto, nessuna esclusione, ma una semplice distinzione, anche per valorizzare le aziende industriali che producono semilavorati puri e di altissima qualità – come le paste pure di nocciola, mandorla e pistacchio – che rimangono partner fondamentali per i maestri gelatieri artigiani e sono ben altra cosa dai semilavorati a base di additivi e aromi artificiali».
Il gelato sta entrando sempre di più anche nel menù delle festività. Secondo dati di Confcommercio, la spesa media degli italiani a Natale 2024 sarà di 207 euro. E tra gli acquisti immancabili ci saranno i dolci e i dessert, panettoni e pandori su tutti. «Ci auguriamo che possa esserci anche il gelato, rigorosamente artigianale» continua Dal Farra. «Durante la Mig 2024 abbiamo assaggiato gusti che si abbinano perfettamente ai menù del Natale, anche per accompagnare piatti salati. Per i più tradizionalisti, ci sono ottimi gusti da abbinare al dessert. L’invito quindi è a rivolgersi al proprio gelatiere di fiducia».