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Sostenibile, identitaria, eroica. L’agricoltura di montagna si mostra a Longarone Fiere Dolomiti

Aperta ufficialmente la 42. Agrimont

Sostenibilità, identità, eroismo. Ma anche tutela del territorio. Sono questi i caratteri fondanti dell’agricoltura di montagna che si mostra a Longarone Fiere Dolomiti questo e il prossimo fine settimana. Aperta ufficialmente oggi la 42. Agrimont, nel segno di un settore – il primario – che oggi più che mai è fatto di innovazione. E che in quota rappresenta un presidio eccezionale delle “terre alte”, fatto talvolta di eroismo, alleato indispensabile contro la pendenza e la fragilità. «In Veneto abbiamo censito circa 11mila frane, quasi tutte in zone dove il territorio non è curato e dove non lavorano agricoltori e allevatori» ha sottolineato l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, in sede di inaugurazione. «Proprio per questo l’agricoltura di montagna va messa nelle condizioni di poter lavorare. Servono semplificazioni e sburocratizzazione».

«Agrimont è la fiera dell’agricoltura non solo montana, ma in pendenza» ha detto al taglio del nastro il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Michele Dal Farra. «È l’emblema di ciò che vogliamo costruire in questo spazio fieristico, manifestazioni ancorate alla realtà del territorio veneto, ma anche vetrina per l’innovazione e per i prodotti, e formazione. Questa edizione di Agrimont propone una ventina di eventi, convegni specializzati che aggiornano la filiera del primario, e altri momenti di approfondimento». I primi sono andati in scena già prima dell’inaugurazione, con un convegno sul Psr Montagna, organizzato dalle associazioni di categoria agricole. Altri saranno proposti nel corso delle cinque giornate di Agrimont (18-19 e 24-25-26 marzo).

«Dobbiamo lavorare per fare gli interessi del Paese, su temi come agricoltura e agroalimentare non ci siamo mai divisi. E Agrimont rappresenta proprio una grande occasione per fare squadra» le parole del senatore Luca De Carlo, presidente della commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare al Senato. «Il contesto bellunese è quello di un’agricoltura di confine, dove gli agricoltori preservano il territorio. La nostra è a tutti gli effetti un presidio di quella forma di agricoltura sostenibile che l’Europa vorrebbe imporci. Lo è nello scarso uso di fitofarmaci, nell’allevamento estensivo delle malghe, nei prodotti di qualità e biologici. A noi sta valorizzare queste eccellenze. La farina di grilli? Lasciamola a chi la usa da millenni, noi difendiamo la nostra cultura che ha altrettanta storia e altrettanta tradizione». 

De Carlo ha parlato anche dell’iter legislativo per la tutela del gelato artigianale, altro prodotto d’eccellenza dell’agroalimentare bellunese, che sarà celebrato ad Agrimont venerdì prossimo, nella Giornata europea del gelato artigianale. «Ho ripreso in mano il disciplinare – ha detto il senatore De Carlo -. Vedremo di dare a questa provincia un’altra eccellenza, attraverso la centralità di un prodotto straordinario come il gelato artigianale».

Dopo il taglio del nastro, a cui hanno preso parte anche l’eurodeputato Gian Antonio Da Re, i consiglieri regionali Silvia Cestaro e Tommaso Razzolini, oltre a numerosi sindaci e amministratori bellunesi e trevigiani, Agrimont ha mostrato concretamente i prodotti di eccellenza del territorio e li ha fatti anche assaggiare, nel rinfresco curato da Confcooperative Belluno Treviso, che ha proposto un assaggio di formaggi. Nel pomeriggio spazio a erbe spontanee e officinali con Veneto Agricoltura. 

«Agrimont torna alla grande dopo gli anni di chiusura imposta causa Covid» ha detto il sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «Lo fa grazie alla tenacia degli agricoltori e degli allevatori, che rappresentano una delle anime e dei motori della montagna».

Il programma e tutte le altre informazioni della 42. Agrimont su:

www.agrimont.it

facebook.com/agrimontlongaronefiereL

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