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RIMINI FIERA E’ IL PRIMO QUARTIERE FIERISTICO A LIVELLO INTERNAZIONALE A SCEGLIERE SOLO MONOUSO COMPOSTABILE PER LA RISTORAZIONE

Il Gruppo Rimini Fiera conferma la leadership nel campo della sostenibilità con la scelta delle stoviglie monouso compostabili per tutti i suoi eventi fieristici. Novamont SpA, Rimini Fiera spa e Summertrade (società del Gruppo Rimini Fiera che si occupa di ristorazione, catering e banqueting) hanno firmato un accordo di collaborazione pluriennale, che coinvolge anche partner quali Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica), Seda SpA (azienda internazionale nel settore del packaging) e Hera Rimini (società operativa territoriale per la gestione dei rifiuti urbani).
 
L’obiettivo è quello di sviluppare l’attuale sistema di raccolta differenziata e di potenziare la comunicazione nei confronti di espositori e visitatori che permetta di avviare al compostaggio frazioni crescenti di rifiuti organici della ristorazione fieristica raggiungendo importanti risultati in termini di riduzione della CO2.
 
 La collaborazione prevede che nel polo fieristico di Rimini tutti i punti di ristoro utilizzino prodotti di catering biodegradabili e compostabili in Mater-Bi, la bioplastica sviluppata da Novamont contente risorse naturali di origine agricola, abbinata alla carta/cartoncino e altri materiali certificati.
 
Tutte le stoviglie monouso sono infatti biodegradabili e compostabili naturalmente ai sensi della norma internazionale UNI EN 13432. Il Mater-Bi, accoppiato alla carta, è in grado di garantire resistenza e tenuta utilizzando risorse rinnovabili. Diminuisce le emissioni di gas ad effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili, completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti.
 
Lo scopo è quello di ridurre progressivamente l’impatto ambientale delle manifestazioni che si svolgeranno presso il polo fieristico riminese, sviluppando nuovi scenari sostenibili di consumo e di gestione degli scarti, rendendoli utilizzabili per altri processi e conferendo loro un nuovo valore economico. Novamont e Rimini Fiera provvederanno anche ad effettuare un LCA (Life Cycle Assessment) del sistema con il supporto del Kyoto Club e di AzzeroCO2.
 
In particolare, sarà estesa la raccolta differenziata della frazione organica a tutti i punti di ristoro e, grazie alla collaborazione con Hera, i rifiuti saranno conferiti e trattati in impianti di compostaggio. Inoltre, sarà definita con Rimini Fiera una campagna di comunicazione, che coinvolgerà anche il Comune di Rimini, per valorizzare la scelta effettuata e sensibilizzare i visitatori rispetto all’importanza di un corretto conferimento dei rifiuti.
 
Saranno quindi sostituiti piatti, posate, bicchieri e tazzine in distribuzione nei punti ristorazione presenti a Rimini Fiera e sin qui prodotti in materia plastica.
 
La portata di questa ‘buona pratica’ è chiaramente rappresentata dai numeri del consumo: Rimini Fiera dispone di due ristoranti, tre free-flow, nove bar, una gelateria e due pizzerie-kebab. Ogni anno vengono utilizzati circa 2,5 milioni di oggetti tradizionali e realizzati in materiale plastico tradizionale. Da oggi, tutto ciò non sarà più un rifiuto indifferenziato, ma potrà contribuire a incrementare la percentuale di rifiuti avviati al compostaggio e sottratti alla discarica.
 
L’iniziativa prende il via in occasione della manifestazione Sapore, in programma dal 21 al 24 febbraio prossimi all’interno del quartiere fieristico riminese.
 
Ecozema e GierreTrading, fornitori di Summertrade con tutti i prodotti monouso compostabili, saranno presenti a Sapore: padiglione B3, stand 71.
 
 
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Novamont SpA, partecipata da Banca Intesa San Paolo e Investitori Associati, è leader nella produzione di bioplastiche ricavate da materie prime rinnovabili di origine agricola. Con 170 dipendenti (il 30% dei quali operativo nelle aree R&S), ha destinato oltre il 10% del proprio fatturato 2008 (pari a 62 milioni di euro) al settore ricerca e sviluppo. Vanta una capacità produttiva complessiva di 80.000 tonnellate annue. La società detiene un portafoglio brevetti che comprende 90 famiglie brevettuali e 800 depositi internazionali. Ha sede a Novara e stabilimenti produttivi a Terni. È presente direttamente o attraverso distributori in Germania, Francia, Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.
 
Rimini Fiera SpA fa parte di E.M.E.C.A., l’Associazione dei Grandi Quartieri Fieristici Europei e di UFI (l’Union des Foires Internationales). L’assetto societario della SpA riminese vede quali soci pubblici Comune di Rimini, Provincia di Rimini e CCIAA con quote eguali e per il restante 14,88 % contempla soci privati. Rimini Fiera è certificata ISO9001:2000; ha inoltre la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2004. Rimini Fiera SpA chiude il 2009 con un preconsuntivo di 48,7 milioni di euro di ricavi. Il consolidato del Gruppo porta ad un preconsuntivo del valore della produzione complessivo di 78,5 milioni di euro. Rimini Fiera ha in calendario (tra annuali e biennali) 37 manifestazioni, 11 delle quali con la qualifica  internazionale. In totale nel 2009, Rimini Fiera Spa ha registrato 11.209 espositori, 1.895.980 visitatori e 1.153.482 metri quadrati venduti.

 
 
 
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