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REINING FUTURITY E COUNTRY CHRISTMAS

La Fiera di Cremona ha tenuto a battesimo lo scorso anno una novità assoluta nel calendario fieristico italiano, nata dalla fusione di due manifestazioni leader nel mondo del cavallo e del country style: Futurity di Reining & Country Christmas. Il pubblico ha da subito decretato senza se e senza ma il successo assoluto di questo grande evento dedicato al mondo western, caratterizzato da due anime diverse e parallele: una è quella con spazi e programmi riservati allo sport equestre americano più “ricco e famoso”, dall’elevato valore tecnico oltre che spettacolare; l’altra, quella divertentissima e spensierata consacrata a musica e ballo country, praticati tradizionalmente nei saloon dell’Ovest americano da ballerini in perfetta tenuta cowboy: la stessa prescritta, da regolamento, per i cavalieri e le amazzoni del reining internazionale.
 
I NUMERI. Reining Futurity & Country Christmas torna a dispensare divertimento da giovedì 17 a domenica 20 novembre. I numeri decisamente importanti registrati nell’edizione 2015 hanno costituito un record assoluto per questo tipo di evento. Non solo per quanto riguarda l’afflusso di visitatori (oltre 30mila) e atleti, ma anche per il supporto fiducioso di tantissimi sponsor e media partner, per l’audience sui social network (sulla pagina Facebook del Futurity in otto giorni i likers sono aumentati da 5200 a oltre 7400, e ogni post ha avuto da un minimo di 3500 visualizzazioni fino a picchi di oltre 100mila), e per la massiccia ripresa in tempo reale delle news pubblicate sul sito della manifestazione da parte dei magazine online specializzati in tutta Europa e negli Usa. All’area fieristica di Cremona, che si estende su un totale di 60mila mq, sono attesi 620 binomi provenienti da 13 nazioni. In netto aumento gli sponsor che hanno ritenuto strategico sostenere questo evento, ben 64 per l’edizione 2016. 28 i media partner da Italia, Europa e Usa, 160 gli espositori. 70 in totale i componenti dello staff che ha reso possibile tutto questo, e per la parte musicale di Country Christmas presenti 100 scuole di ballo e 40 dj, che daranno vita alla più lunga maratona di ballo country mai vista in Italia: 40 ore no-stop.

 

REINING FUTURITY
 
UN PO’ DI STORIA. Il Futurity di Reining, che per questa specialità equestre è apice e celebrazione di tutta la stagione agonistica, affascinante gara di fine anno che apre una finestra sul futuro presentando i migliori puledri e i campioni di domani, con l’edizione cremonese del 2015 è tornato “là dove tutto ebbe inizio”: era infatti la fine settembre del 1985 quando proprio alla Fiera di Cremona si tenne la sua prima edizione. Anche allora, ben prima delle moltissime migliorie ed evoluzioni che hanno portato all’attuale impianto, la città padana era sede di alcune tra le mostre bestiame più importanti in Italia, e offriva un sito perfettamente predisposto per fiere che prevedessero la presenza di animali: spianava così la strada a un’equitazione nascente, quella in sella americana, che non sempre era benaccetta come lo è adesso nei centri ippici che normalmente ospitavano le gare.
Solo a febbraio di quel lontano 1985 si era costituita proprio a Cremona l’Associazione Italiana Cavallo da Reining (Aicr), prima struttura nata in Europa per la promozione di questa “strana” disciplina americana. La fondarono alcuni appassionati che ne avevano assaggiato il fascino direttamente negli Stati Uniti: erano importanti allevatori di bovini nell’area tra il cremonese e il reggiano e si recavano spesso negli Usa proprio alla ricerca di nuove idee e linee di sangue. A settembre, in quel primo Futurity della storia seminascosto tra le classi del IX Concorso Nazionale del Quarter Horse, sedici binomi avevano varcato il gate: la gara fu vinta da Giuseppe “Peppo” Quaini, proprietario di un rinomato allevamento di bovini a Castelverde (Cr) e persona cui si può davvero dar merito, insieme a pochi altri in Europa, se questa magnifica disciplina attecchì anche al di qua dell’oceano. Montava una femmina: la prestigiosa fattrice Miss Buck Ann, uno tra i primissimi soggetti “veramente” da reining importati dagli States.

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