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QUARTIERI ESPOSITIVI DI INTERESSE STORICO E ARTISTICO: UNA RISORSA PER IL SETTORE FIERISTICO, UN’OPPORTUNITÀ PER IL RILANCIO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA

Milano, 22 maggio 2013 – Sistema fieristico e settore turistico, insieme, possono concorrere al rilancio dell’economia italiana, e valorizzare le sinergie tra città e aree espositive ad elevato interesse storico e artistico è una delle leve centrali del programma 2013 di AEFI – Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, nell’ambito della sua mission di promozione e valorizzazione del sistema fieristico nazionale a sostegno dei suoi operatori e dell’intero sistema economico nazionale.

Nel peculiare contesto italiano dove settori produttivi e aziende sono legati a doppio filo alla cultura locale e alle tradizioni del territorio, il recupero di edifici di riconosciuto interesse storico e architettonico finalizzato alla loro riconversione in spazi espositivi costituisce un immenso valore aggiunto per il sistema fieristico, che riveste un ruolo chiave proprio nel sostegno alle imprese e alla competitività del Paese, oltre ad essere un’importante opportunità per la promozione delle manifestazioni all’estero. Perfettamente integrati nel contesto urbanistico, infatti, questi centri si qualificano come un’estensione dell’esperienza di incontro e conoscenza delle eccellenze del territorio offerta dalla città, aprendo le loro porte anche ad appuntamenti culturali di rilievo che hanno come protagonisti l’arte, la musica, il teatro e la danza.

“Venezia, Firenze e Napoli ospitano tre poli fieristici di riconosciuto interesse culturale e architettonico, armonicamente inseriti nei rispettivi centri storici dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, che hanno saputo fare di questo forte richiamo storico e turistico un veicolo importante di comunicazione e marketing per le proprie manifestazioni e l’intera città. Attraverso la costruzione di calendari fieristici dedicati alla promozione di arte, cultura e passioni tipicamente italiane come la moda, la nautica e il volo, e investendo per trasformarsi in spazi polifunzionali sempre più avanzati e dotati di efficienti servizi di accoglienza, rappresentano tre esempi eccellenti del contributo che le fiere possono apportare alla promozione e alla valorizzazione del made in Italy e del territorio intercettando importanti flussi turistici.” spiega Ettore Riello, Presidente di AEFI.

Expo Venice ha messo in atto un perfetto sistema di integrazione tra spazi fieristici e città. La società fieristica di Venezia infatti non possiede una sede unica ma si è sviluppata secondo un innovativo modello fieristico diffuso, che prevede l’utilizzo di una sede temporanea ad hoc per ciascuna manifestazione in calendario. Fulcro ideale del quartiere espositivo è il complesso monumentale dell’Arsenale di Venezia di cui oltre 7.000mq di aree coperte affacciate sulla Laguna sono adibite a manifestazioni fieristiche. L’Arsenale, edificato a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento, è stato recentemente restaurato anche grazie al contributo di Expo Venice.

“Abbiamo messo in atto tre tipi di innovazione: di processo, di prodotto e di organizzazione” afferma Piergiacomo Ferrari, Presidente di Expo Venice. “Innovazione di processo, perché in mancanza di un quartiere espositivo tradizionale ha individuato un modello di fiera diffusa. Innovazione di prodotto, perché ha articolato il proprio calendario fieristico in sintonia con il programma dei grandi eventi veneziani, evitando sovrapposizioni e integrando dal punto di vista espositivo commerciale manifestazioni come il Carnevale di Venezia, le Biennali d’Arte e Architettura, la Mostra del Cinema. Innovazione dal punto di vista organizzativo, perché ha sempre dato grande importanza alle joint venture e alle sinergie con gli altri enti fieristici veneti che vedono in Venezia una vetrina di rilievo internazionale.”

Un approccio analogo è stato scelto per lo sviluppo del polo di Firenze Fiera, dove l’area espositiva si compone di tre edifici appartenenti a epoche diverse, a testimonianza di una crescita armonica con lo sviluppo turistico e commerciale della città. La cinquecentesca Fortezza da Basso, 100.000mq di cui 55.000 coperti, è la sede principale delle esposizioni e uno dei più importanti monumenti medicei della città, che ogni anno ospita il doppio appuntamento con Pitti Immagine, una delle manifestazioni di moda più importanti al mondo la Mostra Internazionale dell’Artigianato, giunta alla 77^edizione, la prima fiera consumer in Italia dedicata all’artigianato d’eccellenza italiano ed estero. A questa si è aggiunto il Palazzo dei Congressi ospitato all’interno di Villa Vittoria, gioiello di architettura ottocentesca che fonde ambienti allestiti con arredi e mobili di antiquariato fiorentino e sale dal design moderno e funzionale, e il più recente Palazzo degli Affari, struttura moderna e tecnologica progettata dall’architetto Pierluigi Spadolini e inaugurato nel 1974. “Il nostro impegno – spiega il Presidente di Firenze Fiera Antonio Brotini – è principalmente rivolto a operare in sinergia con i partners pubblici per la definitiva ristrutturazione degli spazi espositivi in modo da divenire la location più esclusiva ed affidabile, nel centro Italia, per eventi fieristici e della meeting industry. Puntiamo anche sul potenziamento dell’attività commerciale per l’acquisizione di nuovi eventi orientandosi gradualmente verso un cambio di rotta che porterà Firenze Fiera ad una sempre più ampia programmazione di fiere dirette, come si è verificato già in questo primo semestre 2013 con l’organizzazione di BICIFI e del Florence Fantastic Festival”.

Anche il polo fieristico di Napoli, meglio conosciuto come Mostra d’Oltremare, occupa una location di inestimabile valore storico. Il grandioso complesso architettonico originario, 36 Padiglioni e una serie di edifici monumentali all’interno di un Parco Verde di 29 ettari, fu eretto per volontà di Mussolini per celebrare la presa di Adis Abeba. Ricostruita negli anni ’50 per rimediare ai danni subiti durante l’occupazione tedesca e americana, la Mostra d’Oltremare oggi è un parco polifunzionale che occupa una superficie di oltre 700.000 mq di cui 50.000 dedicati a spazi fieristici. Nel 2012 è stata inclusa tra le aree cittadine che beneficeranno dei fondi stanziati nell’ambito del POR FESR Campania 2013-2017, grazie ai quali la quasi totalità della superficie occupata dalla Mostra verrà recuperata e portata a piena funzionalità.

“Una vera e propria 3° Nascita” – commenta il Presidente di Mostra d’Oltremare SpA Andrea Rea – “che consentirà di restituire all’Italia, all’Europa ed al Mediterraneo, una risorsa strategica perché Mostra d’Oltremare rappresenta una delle più importanti testimonianze del Novecento nel “Vecchio Continente”, un ponte per legittimare un ruolo nel domani, capace di esprimere concretamente e contemporaneamente innovazione ed emozione, cultura e sviluppo.”

“La ricchezza storica e artistica delle città italiane che ospitano spazi espositivi è una risorsa fondamentale. Venezia, Firenze e Napoli sono tre esempi eccellenti di come gli stessi poli fieristici ne siano consapevoli e investano sempre di più in un’ottica di integrazione e collaborazione con il tessuto cittadino. Come Associazione supportiamo i nostri associati nel dialogo con le Istituzioni locali e nazionali affinché possano sfruttare appieno tutto il potenziale che deriva dallo sviluppo congiunto con un settore chiave per il nostro Paese quale è il turismo.” – conclude Ettore Riello, Presidente di AEFI.

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