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PRESENTATO A VEGETALIA IL RAPPORTO 2008 SUI TRAGUARDI DELLA BIOENERGIA IN ITALIA

 

Secondo
gli obiettivi fissati dall’UE, entro il 2020 l’Italia dovrebbe riuscire a
produrre e consumare circa 16,5 Mtep (Milioni di tonnellate equivalente petrolio) di energia elettrica, energia
termica e biocarburanti provenienti dalle varie categorie di biomasse.

Secondo
il Rapporto 2008 redatto da ITABIA (Italian Biomass Association) e presentato
stamattina a Cremona nell’ambito di Vegetalia, il nostro Paese produce solo 5,65 Mtep di energia così suddivisi: 1,35 Mtep di energia elettrica, 4 Mtep di energia termica e 0,30 Mtep di biocarburanti.

Stando
così le cose, l’Italia dovrebbe triplicare gli attuali consumi di materia
prima. Un obiettivo possibile?

La
disponibilità di biomasse in Italia potrebbe fornire potenzialmente tra i 24 e i 30 Mtpe all’anno, ma il
grosso problema da risolvere rimane la raccolta di tutto questo potenziale, che
al momento risulta inefficiente, tanto che solo
il 30-35% è utilizzabile
per la produzione di energia.

Le
cause di questa debolezza del sistema biomasse, a quanto emerso dal Rapporto
2008, sono da ricercare principalmente nella precarietà dei bacini territoriali
di produzione di biomassa e nella difficoltà di arrivare ad accordi di filiera
pluriennali tra i diversi operatori del settore.

Ciò
nonostante, le tecnologie a disposizione del nostro Paese per la produzione di
energia da biomassa sono ormai consolidate ed hanno raggiunto un ottimo livello
sia per quanto riguarda le cosiddette “filiere corte”, vale a dire l’ambito
agricolo, aziendale e domestico, sia sotto l’aspetto delle “filiere
agroindustriali” fondate su una stretta relazione tra agricoltura e industria.

Dal
Rapporto 2008 sulle bioenergie emerge quindi un quadro italiano dell’energia da
biomassa che presume grandi potenzialità ed eccellente know how tecnologico,
che si accompagna tuttavia ad alcuni fondamentali nodi da sciogliere. Uno dei
sistemi proposti dal Rapporto 2008 per analizzare, valutare e risolvere le
principali criticità del sistema è un Piano
di Monitoraggio
che, tramite l’utilizzo di indicatori di efficienza,
fornisce alle Amministrazioni centrali e locali gli elementi per la valutazione
dei risultati ottenuti in rapporto agli obiettivi prefissati. Non resta quindi
che augurarsi che, attraverso il suo grande potenziale, l’Italia riesca
velocemente a recuperare il terreno perso nei confronti del resto d’Europa, che
ci vede ancora fortemente in ritardo in tema di energia da fonti rinnovabili.

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