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PORDENONE, AD ORTOGIARDINO SI MISURA IL POLSO DEL SETTORE DELL’ORTOFLOROVIVAISMO DEL NORDEST

Ortogiardino, Salone della floricoltura, orticoltura vivaismo in corso alla Fiera di Pordenone fino a domenica 10 marzo, vetrina privilegiata del settore della floricoltura e del vivaismo a Nordest, diventa un’occasione per verificare quali sono le tendenze e gli umori del comparto. “Se le fiere sono il termometro dell’andamento economico di un settore, posso affermare che in quello dell’ortoflorovivaismo non si può parlare di crisi – esordisce così Alvaro Cardin – presidente di Pordenone Fiere commentando il successo del primo weekend di Ortogiardino, Salone della floricoltura, orticoltura e vivaismo in corso alla Fiera di Pordenone fino a  domenica 10 marzo – il numeroso pubblico registrato nei primi due giorni di manifestazione e la soddisfazione dei nostri espositori è un segnale in controtendenza rispetto al difficile momento economico che il nostro paese sta attraversando”. “La gente cerca di creare attorno a se un ambiente confortevole – continua Alessandro Zanetti Amministratore Delegato di Pordenone Fiere – abbellendo la propria casa con fiori,  piante, arredi e decori: anche questo è un modo per superare il momento difficile che stiamo attraversando. E’ un Ortogiardino anticrisi!”. 
Quali sono e le richieste e i gusti che emergono dalle richieste degli appassionati dello shopping verde, la parola agli espositori:  “La cura del giardino e dell’orto è un’attitudine molto radicata nelle famiglie friulane e venete a cui anche in periodo di crisi nessuno intende rinunciare – il commento di Stefano Borselli paesaggista – le più richieste sono le piante autoctone tipiche di questo territorio: gelsi, carpini, alberi da frutto che richiedono meno attenzione e manutenzioni”. “In un periodo di crisi come questo le famiglie riscoprono l’orto, non che fosse mai stato dimenticato soprattutto in Friuli  – spiega Claudia Pavoni, agronoma – ecco quindi che anche in terrazzo o in piccoli appezzamenti di verde le zucchine si alternano alle violette e alle camelie e le piante aromatiche, belle e profumate come quelle ornamentali ma meno care e più utili compaiono sempre più spesso su terrazzi e davanzali”. C’è chi ha veramente poco spazio a disposizione per il giardinaggio o addirittura nessun terreno ma non intende rinunciare al verde e ai fiori. Si rivolgono proprio a loro i tanti vivaisti che in fiera propongono la parete vegetale: una tecnica che permette di posizionare i vasi uno sopra all’alto lasciando comunque spazio per le piantine che possono crescere ed essere annaffiate in tutta sicurezza. C’è chi ci mette fiori, piante rampicanti ma anche erbe officinali o i sapori dell’orto. Il giardino dal titolo Hortogonale dell’arch.Paolo Zuliani utilizza la parete vegetale per ricreare un ricordo infantile: “il muro ricoperto di edere scavalcato da un bambino per cercare  canne di bamboo per andare a pesca , un muro che protegge dal rumore della strada e dal “fuori”.  “Colore, old style e riciclo”, sono le parole d’ordine all’interno del Giardino dei desideri,  la mostra mercato che raccoglie le ultime tendenze nell’ambito dell’arredo da esterni e delle decorazioni in corso al padiglione 9 di Ortogiardino “Il vintage è quello più di moda – il parere di Lucia Minotto, organizzatrice di questo evento – in giardino va molto anche il British style con il ferro battuto per cancelli e corrimano lavorati a ricciolo e dipinti di bianco, le gabbie da uccelli trasformate in fioriere. E poi tanto colore nei tessuti per la casa, nelle tende, tovaglie: fiori e geometrie che richiamano la natura”. Quanti oggetti che non ci servono più ma hanno per noi un valore affettivo, rappresentano un ricordo? Il riciclo creativo proposto nei nostri stand consiste nel riutilizzare oggetti vecchi dando loro una nuova funzione, in una parola green decor. Un esempio direttamente da Ortogiardino? Vecchie finestre diventano una serra, una botte si trasforma in un vaso di fiori, un tronco in una panchina. 

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