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Passo decisivo per il rilancio della Fiera del Levante

Contrastare la crisi della Fiera del Levante e rilanciarne il futuro, sostenendo il piano di ristrutturazione. A queste  conclusioni si è giunti al termine della riunione tenutasi alla Regione Puglia. Dopo mesi di intenso lavoro da parte della presidenza della Fiera del Levante e dell’intero Consiglio di Amministrazione, l’Ente è salvo ed anche i posti di lavoro dei 64 dipendenti.
“Tutti hanno fatto la loro parte -dichiara Ugo Patroni Griffi, al timone  della Fiera da quasi un anno – i dipendenti che hanno sottoscritto un contratto di solidarietà al 50%; le organizzazioni sindacali che hanno condotto la trattativa con senso di responsabilità; i soci, rappresentati dai loro livelli apicali:  il sindaco Antonio De Caro, il presidente della Provincia Francesco Schittulli, il presidente della Camera di Commercio Sandro Ambrosi, i quali hanno mostrato grande lealtà e disponibilità. Grazie alla capacità di coordinamento della Regione Puglia e del suo presidente Nichi Vendola  si è potuto fare un passo decisivo verso il compimento di un percorso per la riqualificazione di uno dei maggiori punti di riferimento economico, culturale, sociale e politico del Mezzogiorno”.
E, mentre tra pochissimi giorni sarà erogato il 60% dei fondi previsti nel bilancio regionale 2014 (totale 4,5 milioni di euro) e quindi circa 2,7 mln di euro, c’è già chi manifesta interesse per l’attività della Fiera del Levante. La Ria Grant Thornton, una delle principali organizzazioni di Audit e Consulenza a diffusione mondiale, presente in più di 120 Paesi, giungerà in Fiera con lo scopo di acquisire informazioni per conto di imprenditori interessati alla gestione delle manifestazioni fieristiche.
“Li riceveremo e daremo loro tutti i ragguagli necessari” -commenta Patroni Griffi – che sottolinea anche i risparmi già ottenuti nella gestione ordinaria: “1,2 milioni per il 2014, 2,4 milioni per il 2015; prepensionamenti e mobilità abbatterebbero la spesa di altri 1,4 milioni. La Fiera – conclude- ove i soci adempiano agli impegni assunti anche per quanto riguarda la mobilità – tornerebbe addirittura in utile”.

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