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PARMA, GOTHA 2010: SI È CONCLUSA LA DECIMA EDIZIONE RACCOGLIENDO CONSENSI TRA GLI ADDETTI AI LAVORI E TRA IL PUBBLICO

La decima edizione di Gotha, Biennale d’arte e d’antiquariato, si è conclusa domenica sera alle ore 20.00 con un bilancio molto positivo. I 66 espositori internazionali che hanno partecipato alla rassegna sono concordi nel definire questa edizione più fruttuosa della precedente, avendo notato anche un nuovo diffuso senso di ottimismo tra i collezionisti e compratori d’opere d’arte. La mostra, che dal 6 al 14 novembre si è svolta alle Fiere di Parma, ha accolto circa 12.000 visitatori: un pubblico “preparato ed informato sul mondo dell’antiquariato e dell’arte “come è stato definito dagli espositori stessi.

Tra le new entry ricordiamo Pelham Galleries molto soddisfatta della sua partecipazione a Gotha e dell’interesse suscitato dalle pregevoli opere esposte nel suo stand. In particolare l’insieme di Mobilio Italiano Barocco dipinto a Trompe l’Oeil comprendente una cassapanca e due torchères del primo quarto del XVIII secolo. Va ricordato che la cassapanca è una di una coppia e la sua controparte è all’Accademia di Santa Cecilia Roma. Anche i 5 antiquari che fanno capo a Point Art Monaco (Principato di Monaco) si sono mostrati particolarmente entusiasti della loro partecipazione alla manifestazione, in particolare Marietta Vinci Corsini di Maison d’Art che ha dichiarato: “E’ stata un’esperienza molto positiva, una partecipazione interessante sotto tutti i punti di vista. Ho sviluppato contatti molto importanti, ma anche rapporti di amicizia con un bel pubblico” che ha potuto ammirare La Giardiniera uno stupendo olio di Bernrdino Strozzi. Top secret sull’eventuale vendita. Da parte sua anche Thierry Lambert di Monte-Carlo Art Collections ha aggiunto : “Un pubblico concreto, che fa pensare ad un ottima post-esposizione…” Nel suo spazio è stata molto apprezzata la scultura Danzatrice un bronzo di Manzu’ del 1981. Anche Didier Marien della Galerie Boccara di Parigi specializzata in arazzi e tappeti antiche e moderni, si è espresso molto positivamente dichiarando “Partecipiamo a molte fiere internazionali tra le più importanti in Europa ed è la prima volta che veniamo a Gotha. Ci siamo trovati molto bene: ottima organizzazione, pubblico gentile e simpatico, contesto esclusivo. Certo la crisi esiste, tuttavia abbiamo sviluppato diversi contatti e programmato molte presentazioni private”.

Giorgio Salvai, con galleria a Cannes, ha mostrato il suo entusiasmo dichiarando “questo territorio fornisce uno dei pubblici migliori di tutt’Italia per disponibilità economica e per preparazione culturale.” Uno dei pezzi più apprezzati nel suo stand è stato un eccezionale mobile genovese rococo’ a due corpi con ribalta di provenienza principesca la cui elevata qualità delle incisioni evoca la manifattura Remondini di Venezia.

Sebbene importanti transazioni siano avvenute in ogni sezione, per gli antiquari il riserbo è d’obbligo intendendo così sottolineare come le trattative siano assolutamente private. Infatti molti dipinti, pezzi forti in termini di qualità e costo annunciati per questa edizione sono andati venduti. In termini generici si può tuttavia affermare un ritorno all’antiquariato tradizionale dove il mobile e il dipinto si riappropriano della scena. Tanto per fare qualche esempio, tra i pezzi più importanti venduti ricordiamo un’importante credenza veneta del XVII secolo, un cassone intagliato del XVI secolo e ancora due coppie di cassettoncini sagomati sul fronte e sui fianchi, lastronati il legno di noce dei primi del ‘700, oltre a un tavolo a lira del XVII secolo proveniente dalle Botteghe Granducali fiorentine e una panca Luigi XV dorata e finemente intagliata di provenienza romana.

Anche il mobile del ‘900 conferma questa tendenza. A dirlo è Mattia Martinelli di Robertaebasta che dichiara “C’é stato un forte interesse settoriale e di pubblico. Nonostante la crisi, i risultati arrivano e sono importanti. Tra gli altri, abbiamo venduto un tavolo proveniente dell’Eliseo, un pezzo molto significativo,.” Sempre del ‘Novecento sono i preziosi vasi presentati da Roberto Centrella che si dice felice di come siano andate le vendite di cui una in particolare: un vaso di Daum a mola, rosato e verde con garofani del 1903, proveniente da una collezione privata belga.

Altra new entry soddisfatta è Borgolungo Libreria Antiquaria che tra le opere di maggior pregio nel suo stand annovera una lettera di scuse diretta ai parenti di un generale che Garibaldi aveva dimenticato di citare nella prima edizione de “I Mille”. L’ha riportata poi nella seconda, divenuta per questo più preziosa. La lettera viene venduta in abbinamento a quest’ultima. Salvatore Di Sarno, DSV Carpets segnala invece molto interesse per i suoi tappeti ed arazzi fra i quali un raro Oushak (Anatolia) d’inizio ‘700. Rosalia Fornaro Gaggiolo di All’Oratorio ha definito la mostra “ livello con un pubblico mirato e interessato in particolare all’Alta Epoca e agli acquisti importanti”. Tra gli oggetti esposti molto interesse ha destato una Madonna in rilievo, in stucco di Meroccio da Bartolomeno De Landi, scultore senese del 1447.

Anche la Galleria Alessandro Cesati, che ritorna a Gotha dopo qualche anno di assenza, conferma l’entusiasmo generale: ha venduto subito un gallo francese in ferro e rame sbalzato da campanile, lavorato a tutto tondo, del periodo tra ‘700 e ‘800, montato su una palla di cannone. Lo ha voluto un collezionista lombardo che lo cercava da 8 anni, bruciando un importante dentista parmigiano arrivato troppo tardi. Silbernagl Volker ha parlato di “un felice, piacevole ritorno a Gotha, una bella mostra, una vernice molto elegante e movimentata. Ho venduto importanti dipinti dell’ 800, a collezionisti provenienti da un ampio bacino in particolare dal Piemonte, Veneto, Toscana”.

Cristina Buttelli di Asioli Martini ha tenuto a precisare che da sempre viene a Gotha “perché apprezzo la mostra e il suo pubblico”.Tra i pezzi venduti ,una rara tazza da brodo con coperchio, in maiolica policroma a gran fuoco della bottega di Antonio Maria Coppellotti, Lodi metà del ‘700, oltre a una rarissima acquasantiera faentina in maiolica con putti della seconda metà del ‘700.

Delfa Loqui ha venduto una ecuelle, preziosa tazza da purpera di Meissen della metà del ‘700 con decoro a boul de neige e una stauetta Suonatore di violino, sempre di Meissen, mentre lo Studio Antiquario Zora ha ceduto un importantissimo salotto Impero, composto da 2 poltrone e un divano, commissionato dal cardinale Fesc, zio di Napoleone I, il cui pendant è alla Casa Bianca, nella Cross hall.

Altro elemento che ha attratto visitatori qualificati a Gotha è stato il convegno « L’evoluzione del mondo dell’arte » organizzato da ArtNetWorth che ha avuto luogo l’11 novembre. Nel corso dell’incontro, animato da eminenti personalità del mondo accademico italiano, sono stati messi a fuoco diversi elemnti connessi con il mondo dell’arte come il futuro del settore, le prospettive e le potenziali azioni necessarie alla massimizzazione dell’efficienza di un mercato ancora non propriamente regolato. Oltre alle dinamiche assicurative e alle attivita’ di protezione del patrimonio nelle emergenze e calamità, si è trattato il fair value di un’opera d’arte, inteso come un dato oggettivo, indicatore economico scientifico utile per un investitore. Si è inoltre parlato delle particolarità legislative italiane, della “legge di notifica” e della interessante possibilità di quantificare i flussi di reddito che la cultura genera, sui territori, ad uso delle amministrazioni comunali, fondazioni e altri soggetti istituzionali.

La prossima edizione di Gotha si terrà da sabato 9 novembre a domenica 17 novembre 2012

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